Agevolazioni pro start-up

Bonus fiscali in arrivo per le imprese innovative

L’Agenzia delle Entrate, come riportato in una recente circolare, intende premiare l’innovazione attraverso un mix di sconti, incentivi e semplificazioni per le start-up innovative e gli “incubatori” certificati. Esenzione dal versamento dell’imposta di bollo, crediti di imposta in favore delle nuove assunzioni, detrazioni Irpef e deduzioni Ires in favore degli investitori, sono solo alcuni dei provvedimenti riportati nella circolare n. 16/E che traccia una mappa completa delle agevolazioni fiscali dedicate alle imprese “proiettate nel futuro”. Vengono di seguito riportati alcuni dei chiarimenti più interessanti forniti dal documento di prassi.

Detrazione Irpef

Il documento di prassi definisce la platea dei soggetti Irpef che possono beneficiare della detrazione d’imposta. Le Entrate precisano, infatti, che, oltre ai soci delle società in nome collettivo e in accomandita semplice, possono usufruire della detrazione del 19 per cento degli investimenti nelle start-up innovative anche le società semplici, le società equiparate a quelle di persone e le imprese familiari. Agevolazioni ulteriori, con una detrazione che sale al 25 per cento, sono previste per gli investimenti nelle start-up innovative a vocazione sociale e in quelle che sviluppano e commercializzano solo prodotti o servizi innovativi ad alto valore innovativo in ambito energetico. Il limite massimo di 500mila euro per periodo d’imposta su cui calcolare la detrazione Irpef riguarda la somma investita nel capitale sociale di una o più start-up innovative. Chi, per esempio, investe in due start-up innovative calcolerà il limite di 500mila euro sommando gli investimenti fatti in entrambe le società.

Deduzione Ires

La circolare fa il punto anche sulle deduzioni degli investimenti, ribadendo che i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società possono beneficiare della deduzione del 20 per cento degli investimenti nelle start up innovative, per una somma non superiore a 1.800.000 euro per ogni periodo di imposta. La deduzione balza al 27 per cento per gli investimenti nelle start-up innovative a vocazione sociale e in quelle che sviluppano e commercializzano solo prodotti o servizi innovativi ad alto valore innovativo in ambito energetico.

Credito d’imposta al 35% per nuove assunzioni

Le start-up innovative e gli incubatori certificati che assumono a tempo indeterminato personale altamente qualificato (in possesso di un dottorato di ricerca universitario o di una laurea magistrale tecnico-scientifica e impiegato in attività di ricerca e sviluppo) accedono “con modalità semplificate” e in regime “de minimis” al credito di imposta del 35% sui costi di assunzioni per un massimo di 200mila euro, a condizione che i nuovi posti di lavoro siano conservati per almeno tre anni (o due nel caso di piccole e medie imprese).