Le nuove cupole a un battente per evacuazione di fumo naturale di Bovema (Milano) presentano caratteristiche prestazionali uniche nel loro segmento con un valore di trasmittanza termica (k termico – certificato Fraunhofer Institute) estremamente basso, fino a U=1,1 m2/K.

Questo livello di coibentazione è garantito dal modo in cui telaio e cupola vengono assemblati. Gli strati di policarbonato termoformato che compongono la cupola sono ancorati al telaio con una sigillatura “a scomparsa”, senza bisogno di viti. Come si vede nell’illustrazione, ciascuno strato si inserisce nel telaio grazie a un scanalatura predisposta per accoglierlo in maniera ottimale. Si tratta di una soluzione elegante che non solo permette di migliorare sensibilmente il k termico, ma anche di prolungare la vita della cupola. È noto infatti che l’esposizione prolungata agli agenti atmosferici porta ad un irrigidimento dei materiali che nel tempo può dar luogo alla formazione di crepe e spaccature se l’integrità della cupola è già stata compromessa da forature per alloggiare viti di fissaggio.

Per chi non lo sapesse, la nuova UNI 9494-1:2017 pubblicata a marzo permette di utilizzare evacuatori anche di grandi dimensioni. Negli evacuatori a cupola Bovema il lato maggiore può raggiungere i 300 cm di lunghezza, per una superficie aerodinamica (AA) massima di 3,9 m2.

Questi evacuatori naturali a un battente possono inoltre essere arricchiti da una serie di equipaggiamenti per la sicurezza tra cui reti anticaduta interne ed esterne, e una staffa di ancoraggio della linea vita, particolarmente utile per le operazioni di manutenzione.

Nel 2017 è stata introdotta un’importante novità: l’azionamento da terra 100% elettrico. Si tratta infatti di ENFC senza cilindro pneumatico (e quindi senza detonatori, magneti e altri materiali a consumo), ma solo con motore elettrico da 48 Volt.