Daikin – L’alta tecnologia e la “mano” dell’installatore

La sede italiana di Daikin a San Donato m.se (MI).
La sede italiana di Daikin a San Donato m.se (MI).

La leadership di Daikin sul mercato affonda le radici nella storia e nel costante sviluppo di tecnologie all’avanguardia in tema di sostenibilità, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2. La multinazionale nipponica ha diverse sedi sul territorio europeo. In Italia, il suo sito produttivo sorge poco distante da Roma.

Alessandro Viganò, product marketing manager di Daikin, riferisce in merito alle novità e strategie messe in campo dall’azienda nel corso degli anni.

Come i vostri prodotti hanno contribuito all’evoluzione del settore?
“Nel DNA di Daikin, l’innovazione è da sempre unita alla vocazione per la sostenibilità, che nel corso negli anni si è tradotta in prodotti efficienti e dal basso impatto ambientale. Ad esempio, risalgono al 1958 il primo climatizzatore a pompa di calore, al 1969 il multisplit residenziale, al 1990 il climatizzatore inverter. Nel 2001, invece, fu introdotto il primo modello funzionante con gas R410A, che all’epoca superava il problema dell’impatto sull’ozono. Ancora, Ururu Sarara – sviluppato e commercializzato in Giappone – resta l’unico climatizzatore che controlla l’umidità e il ricambio dell’aria: dal 2013, questo prodotto è dotato del gas R32, che ha un impatto sul potential global warming pari a un terzo di quanto faccia il gas R410A”.

Come si ottiene il giusto rapporto tra efficienza e comfort in un impianto?
“Per Daikin, il comfort rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo dei prodotti: stabilito il suo massimo livello possibile, si lavora per ottenere la migliore efficienza. L’utente finale, oggi, può disporre di prodotti molto evoluti, che è possibile gestire e monitorare in tempo reale. Tuttavia, non basta installare uno dei migliori prodotti sul mercato: occorre creare le condizioni per un utilizzo che sia all’altezza delle sue potenzialità. Ne consegue che il ruolo dell’installatore è fondamentale, ai fini della creazione di un impianto realmente efficiente: in tale ottica, Daikin investe notevoli risorse in formazione”.

Come perseguite la sicurezza degli operatori e, di conseguenza, degli utenti finali?
“I nostri prodotti si spingono ben oltre i parametri stabiliti dalle normative. Esistono infatti degli standard aziendali interni molto più stringenti delle leggi stesse, che trovano applicazione a partire dalle prime fasi del ciclo produttivo. Le persone che lavorano in Daikin, a loro volta, seguono moltissimi corsi di formazione relativi alla sicurezza”.

“Segreti e virtù” del lavoro quotidiano
“Tecnologia, qualità e affidabilità sono gli asset su cui lavoriamo da sempre – spiega Alessandro Viganò -. Dal punto di vista commerciale, ciò si traduce in un’estrema linearità d’azione. Pur non essendo particolarmente inclini alle campagne promozionali basate sul prezzo, riscontriamo quotidianamente la soddisfazione dei nostri clienti, che restano al centro delle nostre strategie. Un altro aspetto importante è l’attenzione alle tematiche etiche, istituzionalizzata attraverso la certificazione SA8000 standard”.

L’azienda “in numeri”
Fondata nel 1924, Daikin Industries Ltd. è la multinazionale giapponese leader mondiale nei sistemi di climatizzazione per applicazioni residenziali, commerciali e industriali. Con oltre 70 siti produttivi, è presente in oltre 140 Paesi in tutto il mondo. Gli stabilimenti produttivi europei, sorgono in Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Turchia, UK e Italia, a Cecchina, poco lontano da Roma. Nel 2002, nasce Daikin Air Conditioning Italy S.p.A. che, con le sue quattro sedi, assicura una presenza capillare sul territorio nazionale. Dal 2006, Daikin produce chiller. Dal 2009, attraverso il marchio Rotex, ha esteso la produzione ai sistemi a combustione, per solare termico ed energie rinnovabili. L’azienda sviluppa internamente tutti i componenti dei propri prodotti. Attraverso Daikin Chemicals, rinforzata nel 2015 dall’acquisizione del ramo d’azienda della Solvay relativo alla produzione di gas refrigerante, fornisce quest’ultima sostanza anche agli altri produttori.

Cosa c’è di nuovo?

Pompa di calore

Rotex HPU Hybrid è la pompa di calore che sostituisce la vecchia caldaia murale con un sistema ad alta efficienza. Non invasiva, si abbina ai radiatori esistenti e non richiede pesanti opere di ristrutturazione.

Sistema HPU Hybrid: unità interna ed esterna.

Il sistema è costituito dall’unità esterna, disponibile nelle due taglie da 5 kW e 8 kW, e da una unità interna che abbina in un unico elemento dal design compatto la caldaia a condensazione a gas (metano o gpl) da 33 kW e l’unità di scambio acqua/refrigerante. Quest’ultima – disponibile anche in versione reversibile – consente di riscaldare e di raffrescare l’abitazione. L’unità interna, da collegare alla pompa di calore esterna tramite due tubazioni come fosse un climatizzatore monosplit, ha le dimensioni di una classica caldaia murale a gas. Al suo interno, integra anche un sistema elettronico di gestione altamente innovativo. Tutti i sistemi Rotex HPU Hybrid hanno ottenuto la più alta classe di efficienza energetica A++ in riscaldamento, ben superiore alla classe A raggiungibile dalla migliore caldaia a condensazione sul mercato. La classe di efficienza energetica in servizio acqua calda sanitaria è A secondo un profilo di prelievo XL, a garanzia del massimo comfort.

Con i giusti settaggi
Rotex HPU Hybrid può minimizzare il consumo di energia primaria e le emissioni di CO2, ed essere utilizzata per massimizzare il risparmio in bolletta. Impostando il costo al kWh di energia elettrica e il costo al m3 del gas, il sistema sceglie in automatico la modalità di funzionamento più conveniente, in base alla temperatura interna richiesta e alle temperature esterna e interna rilevate. In inverno, il comfort è garantito con un’efficienza superiore del 35 per cento  rispetto a una caldaia a condensazione tradizionale: più del 60 per cento dell’energia totale necessaria per il riscaldamento degli ambienti è fornito dalla pompa di calore, riducendo così al minimo il consumo di gas della caldaia. La produzione istantanea di acqua calda sanitaria è del 20 per cento più efficiente. Ciò è dovuto all’esclusiva caldaia a condensazione a doppio circuito che consente di condensare i fumi, recuperando calore, non solo durante il riscaldamento degli ambienti, come avviene con le caldaie a condensazione tradizionali, ma anche durante la produzione di acqua calda sanitaria. Avendo due circuiti separati, quando la pompa di calore è attiva in riscaldamento, la caldaia può inoltre produrre in contemporanea l’acqua calda sanitaria con il risultato di un maggiore comfort.

Perché proporli al cliente
I sistemi Rotex HPU Hybrid garantiscono prestazioni ben superiori ai valori previsti dalla Legge per poter beneficiare delle detrazioni fiscali del 65% per interventi di riqualificazione energetica di impianti esistenti.

La messa in opera
L’installazione è facile e poco costosa. Diversamente dalle caldaie a condensazione standard, la legge italiana consente a Rotex HPU Hybrid di scaricare i fumi direttamente in parete, evitando i lavori di muratura e di rifacimento della vecchia canna fumaria. Il funzionamento può avvenire in tre modalità: sola caldaia, sola pompa di calore o entrambe contemporaneamente. La terza opzione rappresenta il vero carattere ibrido del sistema: l’acqua viene preriscaldata dalla pompa di calore e immessa poi in caldaia, per effettuare solamente il restante salto termico.

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