SICUREZZA GAS

In quali situazioni si può omettere il giunto dielettrico?

La pubblicazione della quarta edizione della norma UNI 7129 avvenuta nel 2008, ha introdotto importanti novità nel settore impiantistico, tra cui l’opportunità di omettere l’utilizzo, solo in alcuni e specifici casi, del “giunto isolante monoblocco” o “giunto dielettrico”.

Si tratta del componente destinato ad interrompere la continuità elettrica di una tubazione, formato sostanzialmente da due tronchetti, un mantello e un anello isolante, posto all’interno del mantello.  In generale l’argomento “giunto dielettrico” è stato ed è tutt’ora causa di confusione per gli operatori del settore, prova ne sono le numerose domande che giungono in proposito in redazione.

Le norme relative

L’argomento “giunto dielettrico” è trattato molto chiaramente dalla norma UNI 7129 – 2008 nella parte 1 (Impianto interno), ove si evince che l’opportunità di omettere l’utilizzo di questo componente, è in funzione di alcune tipologie di impianto (materiale e sviluppo) previste dalla norma stessa, mentre per altre è obbligatoria l’installazione.

La prima prescrizione la troviamo al capitolo 4 – Impianto interno, comma 4 – Disposizioni generali per la posa in opera, punto 1, numero 16, che riporta: “è OBBLIGATORIO (DEVE ESSERE) INSTALLARE un “giunto dielettrico” immediatamente a valle del punto di inizio sulla linea di adduzione gas costituita da tubazioni metalliche, derivata da altre tipologie di impianto”.

Prima di procedere nel tentativo di chiarire questo argomento spigoloso, di seguito riportiamo uno schema esemplificativo, ma non esaustivo della prescrizione normativa, al fine di rendere più chiara la spiegazione.

Dallo schema si evince che dal misuratore si dirama una linea di adduzione gas principale che alimenta due tipologie di impianto distinte: uno “domestico”, la cui progettazione e installazione è soggetta alla norma UNI 7129/08 e uno “diverso” dall’impianto “domestico”, come ad esempio l’impianto servente una centrale termica la cui progettazione e installazione è soggetta al D.M. del 12 aprile del 1996.

Infatti un contatore non sempre alimenta una sola tipologia di impianto, centrale termica o utenza domestica o viceversa, quindi in questo caso: quando l’impianto “domestico” soggetto alla norma UNI 7129/08 non dirama direttamente dal contatore, ma da una linea di adduzione gas che serve un’utenza “diversa” (esempio schematizzato) e l’impianto “domestico” soggetto alla norma UNI 7129/08 è costruito in materiale metallico (acciaio o rame), È OBBLIGATORIO INSTALLARE immediatamente a valle del punto d’inizio, che è il primo elemento soggetto alla norma di installazione 7129/08, il “giunto dielettrico”.

Quanto sopra esposto vale anche quando l’impianto “diverso” dall’impianto “domestico”, è alimentato ad una pressione non uguale rispetto a quella con cui è alimentato l’impianto “domestico” e quindi si devono applicare le prescrizioni in merito all’installazione del “giunto dielettrico”, come da schema esemplificativo, ma non esaustivo sotto riportato.

Come abbiamo detto la quarta edizione della norma UNI 7129/08, oltre ad aver introdotto importanti novità, ha anche suddiviso gli impianti di adduzione gas in impianti serventi: edificio unifamiliare, che per definizione è l’edificio, singolo o a schiera, corrispondente a un unico alloggio e edificio residenziale/multifamiliare, che per definizione è l’edificio in cui si trovano uno o più appartamenti ad uso abitativo, escluse le aree destinate principalmente ad attività professionali e locali aperti al pubblico.

L’installazione “interrata”

Un’installazione che accomuna le due tipologie di edifici, è l’installazione “interrata” delle tubazioni e sono le prescrizioni in merito a questa tipologia di installazione, che andiamo ad analizzare.

Prima di procedere all’analisi ricordiamo agli operatori del settore che le tubazioni metalliche (acciaio o rame) “interrate”, devono essere sempre rivestite, come prescritto dalla norma:

  • rame le tubazioni devono essere dotate di un rivestimento contro la corrosione conforme alla norma di prodotto UNI 10823, rame e leghe di rame – tubi di rame rivestiti per applicazione gas in zone di interramento – rivestimento esterno di materiali plastici, applicato per estrusione. Inoltre i pezzi speciali, curve ecc., devono sempre essere adeguatamente protetti contro la corrosione con prodotti dichiarati idonei allo scopo dal produttore del prodotto stesso;
  • acciaio le tubazioni di acciaio, devono essere dotate di un adeguato rivestimento protettivo contro la corrosione, realizzato in conformità alle norme: UNI ISO 5256,tubi e accessori di acciaio impiegati per tubazioni interrate o immerse – rivestimento esterno e interno a base di bitume o catrame, o UNI 9099, tubi in acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse – rivestimento esterno in polietilene (PE) applicato per estrusione, o UNI 10191, prodotti tubolari di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse – rivestimento esterno di polietilene (PE) applicato per fusione, così come pezzi speciali, curve ecc., devono sempre essere adeguatamente protetti contro la corrosione con prodotti dichiarati idonei allo scopo dal produttore del prodotto stesso, come da esempio sotto riportato.

La seconda prescrizione

Passiamo ora ad analizzare la seconda prescrizione riguardante l’installazione del “giunto dielettrico”, che troviamo al capitolo 4 – Impianto interno, comma 5 – Criteri di posa negli edifici unifamiliari, punto 1 – Modalità di posa delle tubazioni gas all’esterno della singola unità immobiliare, numero 3 – Installazione tubazioni interrate, sottonumero 7.

Viene espressamente prescritto che un impianto di adduzione gas interrato, realizzato con TUBAZIONI METALLICHE (acciaio o rame) e con lunghezza maggiore di 3 metri (3000 mm.), deve essere provvisto di un “giunto dielettrico”, conforme alla norma di prodotto pertinente.

Ma non basta. Dove e come deve essere installato il “giunto dielettrico”?

DOVE: il “giunto dielettrico” deve essere posato in prossimità della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze; COME: il “giunto dielettrico” deve essere posato ad un’altezza dal piano di calpestio – campagna, compresa tra 30 e 50 cm.

Prima di procedere oltre occorre fare una considerazione su quanto finoraesposto. La norma prescrive obbligatoriamente la posa del “giunto dielettrico” su un impianto di adduzione gas interrato, realizzato con TUBAZIONI METALLICHE (acciaio o rame) e con lunghezza maggiore di 3 metri (3000 mm.), quindi si PRESUME che per un impianto di adduzione gas interrato, realizzato con TUBAZIONI METALLICHE (acciaio o rame) e con LUNGHEZZA INFERIORE a 3 METRI (3000 mm.), si potrebbe omettere l’installazione del “giunto dielettrico”, fermo restando l’osservanza di tutte le prescrizioni in merito al rivestimento delle tubazioni metalliche (acciaio o rame).

Vediamo ora quando invece l’installazione del “giunto dielettrico”, può essere omessa. Anche in questo caso la norma UNI 7129/08 è molto chiara e non lascia adito a dubbi o ad interpretazioni.

Infatti la norma prescrive che l’installazione del “giunto dielettrico” può essere omessa, quando il tratto interrato di tubazione metallica, riguardi solo ed esclusivamente il collegamento alla tubazione in polietilene, quindi il riferimento è il giunto di transizione metallo – plastico.

Ma non basta. Se si omette l’installazione del “giunto dielettrico”, come nel caso sopraesposto, occorre rispettare le seguente prescrizione normativa: la resistenza elettrica della tubazione metallica verso terra deve essere maggiore di 1000 Ohm. Ciò vuol dire che la tubazione metallica deve essere protetta con rivestimento conforme alle norme UNI ISO 5256, tubi e accessori di acciaio impiegati per tubazioni interrate o immerse – rivestimento esterno e interno a base di bitume o catrame, o UNI 9099, tubi in acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse – rivestimento esterno in polietilene (PE) applicato per estrusione, o UNI 10191, prodotti tubolari di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse – rivestimento esterno di polietilene (PE) applicato per fusione, la tubazione in rame deve essere protetta con rivestimento conforme alla norma UNI 10823, rame e leghe di rame – tubi di rame rivestiti per applicazione gas in zone di interramento – rivestimento esterno di materiali plastici, applicato per estrusione, OPPURE la tubazione metallica deve essere inserita in guaina polimerica, a tenuta, di spessore non minore di 1 mm, sigillata alle estremità per evitare l’entrata di acqua, sporcizia ocorpi estranei.

ATTENZIONE, solo applicando rigidamente quanto sopra esposto, si ritiene soddisfatta la prescrizione normativa: “la resistenza elettrica della tubazione metallica verso terra deve essere maggiore di 1000 Ohm”. Infine ricordiamo agli operatori del settore che in ogni caso eventi atmosferici, eventi di altro tipo, non devono rendere inefficaci le protezioni di cui sopra rispetto alla resistenza elettrica tra tubazione e terreno.

Gli edifici multifamiliari

Per quanto riguarda l’installazione interrata all’esterno degli edifici multifamiliari degli impianti di adduzione gas, il riferimento normativo è capitolo 4 – Impianto interno, comma 6 – criteri di posa nelle parti comuni degli edifici multifamiliari, punto 2 – modalità di posa delle tubazioni gas all’esterno nelle parti comuni dell’edificio, numero 3 – installazione di tubazioni interrate all’esterno nelle parti comuni, in cui si cita che le tubazioni possono essere interrate come descritto nel capitolo 4 – Impianto interno, comma 5 – Criteri di posa negli edifici unifamiliari, punto 1 – Modalità di posa delle tubazioni gas all’esterno della singola unità immobiliare, numero 3 – Installazione tubazioni interrate, e relativi sottonumeri, quindi nella posa degli impianti di adduzione gas negli edifici multifamiliari, gli operatori del settore devono rispettare le prescrizioni normative per l’installazione degli impianti di adduzione gas negli edifici unifamiliari. Nello specifico le prescrizioni per l’installazione del “giunto dielettrico”, sono le medesime.

Cesare Speroni