MERCATO

Mamoli “pronta a ripartire”

Mamoli Spa, azienda italiana da oltre 80 anni presente sul mercato della rubinetteria e famosa per la forte ricerca estetica e tecnologica, sta vivendo un momento importante della propria storia: è del 5 novembre 2014 infatti la notizia dell’ammissione del Concordato da parte del Tribunale, che sancisce la bontà del piano di risanamento intrapreso.

La società, entrata in crisi negli ultimi anni registrando un declino del fatturato e dei profitti, anche a causa della generalizzata contrazione dei consumi e il proliferare di prodotti realizzati in Paesi con manovalanza a basso costo, ad aprile 2014 era a rischio di chiusura. Ma questa flessione non ha mai smorzato la volontà di reagire; sia da parte della proprietà, del Management e degli oltre 100 dipendenti è stato dimostrato un grande impegno in termini di risorse e di energie per superare il periodo più critico.

I vertici aziendali hanno infatti deciso di affidarsi a una squadra di professionisti ed esperti di crisis management per risollevare le sorti dell’azienda e far ripartire quella che rappresenta una realtà produttiva italiana che vanta una storia di eccellenza. Forte della qualità dei prodotti, dell’unicità di un marchio che ha fatto del “made in Italy” il suo punto di forza e di affermazione a livello nazionale ed internazionale e della capacità di innovare, proponendo sempre soluzioni all’avanguardia, Mamoli è quindi entrata in una fase nuova e ha tutte le caratteristiche per riaffermarsi come un’azienda solida e credibile sul mercato.

Siamo orgogliosi del percorso fatto dalla nostra società, che ha dovuto attraversare momenti difficili ma ha anche dimostrato di essere in grado di reagire” commenta Marco De Tomasi, Presidente del Cda “Grazie alla nostra determinazione e un team coeso e motivato siamo pronti ad affrontare insieme le nuove sfide. Siamo certi di poter contare in questo momento anche sulla fiducia dei nostri clienti e fornitori, già messa in atto da molti di loro, per raggiungere tutti insieme una meta comune”.