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NORMA UNI 8065 dal 1989 ancora largamente disattesa, ma…

Il nuovo LIBRETTO IMPIANTO, come previsto dall’ Art. 8 – punto 1 – lettera C (La verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di trattamento dell’acqua dove previsti) del D.P.R. n°74 del 2013, ripropone in modo ancora più esplicito il rispetto della norma UNI 8065 e richiede in ogni tipo di impianto termico la verifica della presenza del condizionante chimico.

Le disposizioni riguardanti i condizionanti chimici (punti 5 e 6) però sono ancora scarsamente applicate o non correttamente considerate dagli operatori del settore. Ad esempio: è prevista la verifica della presenza del protettivo, ma la norma dice (punto 6.2) che deve essere accertata la quantità ritenuta SUFFICIENTE dal produttore (a garantire un’adeguata protezione anticorrosiva e anti incrostante fino alla prossima verifica dell’impianto), ma nel caso non vi sia il protettivo va  verificata la quantità  di ferro e rame presenti nell’acqua e comunque va verificato il pH che deve essere superiore a 7 e inferiore a 8 in presenza di alluminio o leghe leggere.

Nella norma UNI non erano stati previsti i trattamenti per gli impianti a bassa temperatura, ma comunque nelle linee di principio (punto 5.4.3) è scritto che i condizionati chimici hanno la funzione di proteggere i circuiti da fenomeni corrosivi e incrostanti, precisando che i termini riportati sono volutamente generici perché i trattamenti devono essere scelti in funzione delle caratteristiche costruttive dell’impianto.

Risulta quindi evidente che la stesura del nuovo libretto di impianto,  nel riportare per ogni singola tipologia di impianto termico (gruppi termici – gruppi frigo –  scambiatori – cogeneratori) e per qualsiasi processo (climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria) la voce “condizionamento chimico”,  intende rimarcare che l’uso di un adeguato condizionamento chimico di pulizia e protezione è fondamentale per il mantenimento delle corrette condizioni di esercizio e per limitare gli sprechi energetici. Va sottolineato che nel libretto di impianto va riportato il nome del prodotto e la quantità  utilizzata.  Pertanto gli operatori del settore (progettisti – installatori – centri di assistenza tecnica) sono tenuti ad utilizzare i condizionanti chimici e sono responsabili dell’efficacia e della compatibilità di quanto immettono nell’impianto.

In questo nuovo contesto FORIDRA s.r.l. , attiva nel mercato italiano dei condizionanti chimici per gli impianti termici, con la gamma di prodotti IDRATERM dà garanzie di efficacia e compatibilità in qualsiasi tipo di impianto termico, perché ha formulato prodotti che non modificano il pH naturale dell’acqua (tra 7 e 8), non hanno effetti corrosivi su nessun componente dell’impianto, sono semplici da utilizzare e non contengono sostanze tossiche o nocive. Inoltre mette a disposizione con le IDRABAG tutti gli strumenti e i kit per eseguire i test di controllo della qualità dell’acqua in ogni  parte dell’impianto, semplici da utilizzare e completi di tutte le indicazioni e informazioni utili per eseguire correttamente le determinazioni, ma anche per dare una corretta lettura ai valori rilevati e quindi dare le giuste indicazioni di trattamento.

A garanzia della qualità e della corretta applicazione dei nostri prodotti, al fine di rendere credibile l’attività di pulizia e protezione degli impianti termici, FORIDRA s.r.l. mette a disposizione degli operatori del settore un servizio di assistenza con propri dipendenti (7 tecnici) e con C.A.T. specializzati (oltre 380)  presenti su tutto il territorio nazionale (isole escluse), oltre ad un servizio tecnico interno e un laboratorio di analisi che entro 7 giorni fornisce le analisi dell’acqua e le indicazioni di trattamento.

FORIDRA s.r.l. 

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