DOCUMENTAZIONE

Nuovo libretto, gli interventi di controllo e manutenzione

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Proseguendo nel nostro consueto percorso rivolto alla corretta compilazione del nuovo libretto di impianto per la climatizzazione, siamo arrivati alla sezione 11 – sostanzialmente differente dalle precedenti – in quanto raccoglie tutti i dati registrati durante gli interventi di controllo e manutenzione. La prima colonna deve essere compilata dall’installatore a seguito della messa in servizio di un impianto nuovo o modificato, mentre le successive vengono compilate dal manutentore o dal terzo responsabile in occasione dei periodici interventi di controllo di efficienza energetica o nel caso quest’ultima venga modificata a seguito di interventi straordinari.

I controlli sui gruppi termici

In particolare la scheda 11.1 è dedicata ai controlli eseguiti sui gruppi termici e deve essere compilata per ognuno degli apparecchi individuati precedentemente nella sezione 4.1. Si ricorda che tutte le misurazioni devono obbligatoriamente riportare la data e la firma dell’operatore, mentre la numerazione dei singoli moduli è prevista solo nel caso di generatori modulari per i quali siano previste più analisi dei fumi per lo stesso gruppo termico. Tutti gli altri campi devono essere compilati con i valori registrati eseguendo, per i combustibili liquidi e gassosi, l’analisi dei prodotti della combustione secondo la norma UNI 10389-1, utilizzando come valore finale la media di tre misurazioni significative. Per i generatori di calore a combustibile solido è invece ancora in preparazione la seconda parte della norma UNI 10389-2 pertanto al momento non è possibile redigere i rapporti di efficienza energetica. Nella parte dedicata ai valori misurati devono essere riportati la temperatura dei fumi, la temperatura dell’aria comburente, le percentuali di O2 e CO2, evidenziando quale dei due dati sia il valore calcolato. Invece, la misurazione dell’indice di Bacharach, che permette di determinare la fumosità, deve essere eseguita solo per i combustibili liquidi. Dove viene richiesta la quantità di CO nei fumi secchi, il valore da riportare è quello del CO diluito, che, nella pratica, è il valore più basso tra i due valori di CO resi disponibili nella stampa degli apparecchi multifunzione. Infine la portata di combustibile deve essere quella effettiva della prova e deve essere compatibile con il dato della potenza termica effettiva riportato in precedenza.

Per quanto riguarda i valori calcolati vengono richiesti il valore di CO nei fumi secchi e senz’aria ed il rendimento di combustione. Il primo è in pratica il valore di CO non diluito, ovvero il valore più alto tra i due valori di CO resi disponibili nella stampa degli apparecchi multifunzione, mentre il secondo è il valore di rendimento misurato alla massima potenza termica effettiva del focolare nelle condizioni di normale funzionamento. Il valore da riportare è quello indicato dallo strumento di misurazione maggiorato di 2 punti, secondo quanto prescritto dalla normativa. L’ultima parte della scheda è dedicata alle verifiche, ovvero richiede di indicare se i valori già raccolti rientrano nei limiti di legge. Per indicare l’esito positivo è necessario crocettare la casella “Sì”, mentre, per quanto riguarda il rendimento, è necessario riportare anche il limite minimo di legge per lo specifico apparecchio.

I controlli sulle macchine frigorifere

La scheda 11.2 è dedicata ai controlli eseguiti sulle macchine frigorifere e deve essere compilata per ognuno degli apparecchi individuati precedentemente nella sezione 4.4. Anche in questo caso le misurazioni devono riportare la data e la firma dell’operatore, mentre la numerazione dei singoli circuiti è prevista solo nel caso siano presenti più circuiti per lo stesso gruppo frigo. Inoltre, se la prima verifica è stata effettuata in modalità “Raffrescamento”, tutte le verifiche successive dovranno essere eseguite nella stessa modalità e viceversa.

Si procede poi a registrare la presenza di perdite di refrigerante ed i valori richiesti di surriscaldamento, sottoraffreddamento, temperature di condensazione ed evaporazione, ovvero le temperature manometriche rispettivamente dal lato di alta pressione e dal lato di bassa pressione, le temperature del fluido in ingresso ed in uscita. Se sull’impianto sono presenti torri di raffreddamento, raffreddatori a fluido o scambiatori di calore intermedi devono essere compilate anche le pertinenti sezioni che raccolgono i dati relativi alle specifiche temperature del fluido.

Si riporta infine la potenza assorbita dall’apparecchio, lo stato di pulizia dei filtri e il risultato positivo o negativo della prova.

I controlli sugli scambiatori di calore

La scheda 11.3 è invece dedicata ai controlli eseguiti sugli scambiatori di calore della sottostazione di teleriscaldamento o teleraffrescamento e deve essere compilata per ognuno degli apparecchi individuati precedentemente nella sezione 4.5. Si ricorda che tutte le misurazioni devono obbligatoriamente riportare la data e la firma dell’operatore.

Nella parte dedicata ai valori misurati devono essere riportati la temperatura esterna, la temperatura di mandata e di ritorno al primario ed al secondario, la portata del fluido primario e la potenza termica nominale totale. L’ultima parte della scheda richiede di indicare se la potenza misurata è compatibile con quella di progetto, ovvero se la potenza termica desunta dai dati di targa è uguale al valore calcolato all’inizio della scheda ± 10%. Viene altresì richiesto di indicare l’idoneità delle coibentazioni e l’assenza di trafilamenti dalla valvola di regolazione. In tutti i casi si ha la possibilità di rispondere “Sì”, “No” oppure “NC” nel caso il controllo non potesse essere eseguito o non fosse pertinente.

I controlli eseguiti su cogeneratori o trigeneratori

La scheda 11.4 si concentra infine sui controlli eseguiti su cogeneratori o trigeneratori e deve anch’essa essere compilata per ognuno degli apparecchi individuati precedentemente nella sezione 4.6. Si ricorda che tutte le misurazioni devono obbligatoriamente riportare la data e la firma dell’operatore. Viene richiesto di indicare la temperatura dell’aria comburente, la temperatura dell’aria in ingresso ed in uscita, la temperatura dell’acqua motore, la temperatura dei fumi a monte ed a valle dello scambiatore, la potenza elettrica ai morsetti, e le emissioni di monossido di carbonio. Tutti questi valori devono poi essere confrontati con i valori limite indicati sulla scheda 4.6 per verificare l’esito positivo del controllo. Segue poi una sezione dedicata alla verifica del buon funzionamento della protezione di interfaccia con la rete elettrica. Per ogni voce devono essere indicati tre distinti valori, uno per ogni fase (L1, L2, L3). Vengono richieste le misurazioni riguardanti la frequenza ed il tempo di intervento per sovrafrequenza, sottofrequenza, sovratensione e sottotensione.

I sistemi di ventilazione meccanica controllata

La sezione 10 del libretto di impianto raccoglie le informazioni relative ai sistemi di ventilazione meccanica controllata, ovvero quei dispositivi in grado di gestire il ricambio dell’aria di un ambiente con l’esterno tramite apposite condotte di ventilazione forzata. È necessario compilare una scheda per ogni apparecchiatura presente sull’impianto, identificandolo con un numero progressivo, partendo da uno, inserito nel campo VM. Quindi, nel caso ci trovassimo di fronte ad un impianto dotato di due apparecchi, dovremo compilare due schede (VM1 e VM2). La compilazione dei campi che seguono è poi abbastanza intuitiva. Dove viene richiesta la data di installazione, deve essere indicata la data di messa in servizio, mentre la data di dismissione non dovrà, chiaramente, essere indicata fino a quando l’apparecchiatura non verrà sostituita o rimossa. In questo caso verrà riportata la data in cui si esegue tale operazione e dovranno essere compilati i campi della sezione relativa alla sostituzione del componente con i nuovi dati di targa. Devono poi essere riportati il nome del fabbricante ed il modello, oltre alla tipologia di estrazione applicata (sola estrazione, flusso doppio con recupero di calore tramite scambiatore a flussi incrociati, flusso doppio con recupero termodinamico o altro). Viene infine richiesto di indicare quale sia la massima portata d’aria in mq/h e il valore del rendimento di recupero della macchina tramite il COP.

Nel prossimo articolo verrà presa in esame la compilazione delle sezioni 12 (Interventi di controllo efficienza energetica) e 13 (Risultati delle ispezioni effettuate a cura dell’ente competente).

Luca Marcenaro, Professional Team

 

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