ANGOLO NORMATIVO

Operatori post-contatore gas, obiettivo qualificazione

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L’Italia è fra i paesi europei più avanzati nell’impiego di gas combustibili ma fino a poche settimane fa, non disponeva di uno strumento di qualificazione per gli operatori del settore che, in altri paesi dell’Unione, è obbligatorio per legge – a ragion veduta, dato che in tema di sicurezza le precauzioni da adottare devono sempre essere ai massimi livelli.

La qualificazione degli operatori, infatti, non può essere considerata come l’ennesima incombenza burocratica. Si tratta invece di una vera e propria necessità, atta a tutelare in primo luogo la professionalità degli operatori del post-contatore gas che, come tecnici specializzati, sono soggetti alla “diligenza qualificata” (art. 1176, comma 2 del Codice Civile).

La nuova UNI 11554:2014

È stata pubblicata in data 11 settembre  2014 la nuova UNI 11554:2014  “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”. La norma definisce i requisiti, in termini di conoscenza, abilità e competenza, relativi all’attività professionale di coloro che operano sugli impianti a gas combustibili della 1a, 2a e 3a famiglia secondo la UNI EN 437, di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, ossia che:

– progettano, installano, rimuovono, ispezionano, sottopongono a collaudo, prova o verifica, mettono in servizio e mantengono in stato di sicuro funzionamento gli impianti alimentati a gas;

– scelgono, installano, rimuovono, sottopongono a prova o verifica, mettono in servizio e manutengono gli apparecchi a gas e loro componenti.

Tre differenti profili specialistici

Nella descrizione dell’attività professionale la norma UNI 11554 definisce tre differenti profili specialistici: responsabile tecnico (Profilo A); installatore (Profilo B); manutentore (Profilo C).

Per ognuno dei profili specialistici sopra elencati, in funzione della portata termica degli apparecchi asserviti e della pressione di alimentazione, sono stati individuati due ulteriori livelli:

1° livello – impianti al servizio di edifici adibiti ad uso civile per l’utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia, a valle del punto di inizio, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale singola maggiore di 35 kW (o complessiva maggiore di 35 kW se installati in batteria) e alimentati a pressione non maggiore di 0,5 bar;

2° livello – impianti domestici e similari per l’utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia, a valle del punto di inizio, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale singola non maggiore di 35 kW.

Per un mercato qualificato

Il grado di diligenza richiesto a un professionista che opera nel settore del gas dev’essere ai massimi livelli, anche perché il quadro di riferimento è quello di un mercato comunitario aperto alla libera circolazione delle persone e, di conseguenza, dei professionisti. Nel caso sempre più frequente di gare d’appalto superiori a 300.000 euro, aperte perciò agli operatori di tutti paesi dell’Unione Europea, è fondamentale che le aziende e i lavoratori italiani possano competere ad armi pari con concorrenti provenienti da altri stati europei, in possesso di adeguate qualifiche perché richieste nel loro paese d’origine. Parallelamente, si dà la possibilità alle nostre aziende e ai nostri lavoratori di proporsi all’estero, in tutti quei paesi nei quali i percorsi di qualificazione e di certificazione sono obbligatori.

Un’occasione da non perdere

Abbiamo chiesto al Cap. Francesco Castorina, direttore tecnico del CIG, in quale contesto si inserisce l’iniziativa.

«In generale, la qualificazione è intesa dal Sistema UNI come un deciso miglioramento delle competenze degli operatori, non limitatamente alle sole capacità lavorative. Come sempre ci si muove sul terreno della “volontarietà”, con l’obiettivo di offrire un supporto a tutte le parti interessate».

Quali sono gli aspetti più significativi della nuova normativa?

«L’aspetto più rilevante è proprio l’aver fatto un importantissimo passo in avanti nei confronti della qualificazione professionale per una categoria specializzata, prevedendo corsi di formazione ed esami teorici e pratici. L’insieme dei documenti consentiranno agli operatori la partecipazione a un percorso comune di qualificazione, in vista della certificazione, allineando la realtà italiana a quella europea».

In che modo la nuova UNI 11554:2014 costituisce un’opportunità per l’intero settore?

«La norma costituisce una vera e propria “pietra d’angolo”, che speriamo sia presto affiancata da altre iniziative. In ogni caso, per quanto rientra nelle sue competenze istituzionali, il CIG continuerà a fare la sua parte e supportare l’iniziativa di qualificazione: la speranza è che un forte supporto possa arrivare dalle Istituzioni. È opportuno sottolineare come alla norma sia stato associato anche un documento para-normativo d’indirizzo (UNI PdR), elaborato da CIG, UNI e Accredia e attualmente in inchiesta, che fornisce raccomandazioni per i percorsi di accesso e mantenimento e le relative procedure di esame da tenere da parte degli organismi di terza parte,  che certificano le figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione».

Pubblicata anche la Prassi di Riferimento

Il 17 ottobre è stata pubblicata anche la prassi di riferimento UNI/PdR 11 2014 “Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554 “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”. Il documento fornisce raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte terza ai requisiti delle figure professionali che operano sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, ossia che:

– progettano, installano, rimuovono, ispezionano, sottopongono a collaudo, prova o verifica, mettono in servizio, mantengono in stato di sicuro funzionamento gli impianti alimentati a gas;

– scelgono, installano, rimuovono, sottopongono a prova o verifica, mettono in servizio, manutengono gli apparecchi a gas e loro componenti, secondo quanto definito nella UNI 11554.