Come coinvolgere il cliente dentro il punto vendita

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Per trasformare lo showroom in un’esperienza memorabile, un’opzione è quella di realizzare attività di marketing esperienziale, che coinvolgono il cliente contribuendo a favorire il ricordo dell’acquisto e invogliandolo a ripetere.

La digitalizzazione ha cambiato il rapporto tra il brand e i clienti. L’acquisto non è più semplicemente legato al prodotto, bensì a un universo di elementi che permettono di costruire una relazione duratura con l’azienda. Esperienze memorabili, non solo prodotti, sistemi e soluzioni. Valore condiviso, non solo comunicazione unidirezionale.

Il cliente ha una consapevolezza maggiore rispetto al passato: ancora prima di entrare in un punto vendita fisico, nella maggior parte dei casi ha già compiuto ricerche online, confrontato prodotti, letto blog e recensioni. E, nel momento in cui entra fisicamente nello showroom, ha un’aspettativa che va oltre quella di trovare uno scaffale o un corner dedicato.

Il marketing esperienziale prende vita da questa necessità, ossia trasformare l’acquisto in un’esperienza che possa stimolare e coinvolgere il cliente, con lo scopo di essere distinguibile e unica. Questa strategia di successo è stata adottata con ottimi risultati anche da settori a maggiore impatto tecnologico. Anche nel settore ITS il punto vendita ha la possibilità di diventare un luogo di ispirazione e di narrazione per il cliente.

Il mercato è sempre più competitivo, in quanto le differenze di prezzo e le differenze tecniche tra prodotti sono sempre più sottili: la leva che può distinguere un brand è proprio il livello qualitativo dell’esperienza vissuta dal cliente. Lo showroom diventa il cardine di questo momento: non è solo uno spazio espositivo, ma informa, costruisce relazioni, emoziona.

Andiamo a esplorare le leve e le strategie concrete del marketing esperienziale applicate nei punti vendita, con un’attenzione particolare al settore idrotermosanitario, affinché la visita in showroom diventi un momento da ricordare e ripetere.

Corner brandizzati: il prodotto prende vita

Uno degli strumenti di maggiore efficacia è certamente la presenza di corner brandizzati. Si tratta semplicemente di uno spazio allestito in collaborazione con l’azienda produttrice, che richiama visivamente e sensorialmente l’identità del brand. Il corner brandizzato ha lo scopo di raccontare il prodotto, comunicando in maniera coerente i valori del brand.

Gli spazi sono particolarmente curati nei dettagli, non sono solo una parete con prodotti e brochure. Un corner brandizzato ha il potere di trasformare un rubinetto in un angolo di design, una soluzione di riscaldamento in una percezione di comfort.

Non ultimo, tra i vantaggi della presenza di un corner brandizzato si ritrova anche la possibilità di aumentare la permanenza temporale del cliente nel punto vendita, stimolando domande e interazioni con il personale e migliorando la comprensione del prodotto.

Inserire all’interno del proprio spazio espositivo un corner esperienziale dedicato a un marchio premium, con video illustrativi, display digitali che stimolano l’interazione, pareti visivamente accattivanti con il prodotto in azione, può portare a un aumento del 40% di vendite sul brand in tre mesi e un aumento del tempo medio di permanenza in showroom del 30%, come attestano diversi casi studio.

Comunicare con tutti i sensi

Per rendere l’esperienza d’acquisto più coinvolgente, si possono sfruttare le leve sensoriali con l’uso di tutti i cinque sensi. Coinvolgere la persona sul piano emotivo e cognitivo sicuramente contribuirà a favorire il ricordo del brand.
Ecco alcuni esempi pratici per comunicare con ogni senso:

  • vista: esposizioni ordinate, precise e dettagliate, ambienti che simulano la realtà, grafiche posizionate in punti strategici con informazioni esaustive, luci calde, piante;
  • tatto: possibilità di toccare i prodotti, simulare il funzionamento, confrontare le finiture;
  • udito: sottofondo musicale piacevole e rilassante; riproduzione di suoni della natura come quelli di un bosco, di un ruscello d’acqua;
  • olfatto: uso di profumazioni gradevoli, diverse a seconda del clima che si vuole riprodurre (accoglienza domestica, natura);
  • gusto: legato al concetto di accoglienza, consiste nella creazione di un piccolo angolo ristoro dove offrire una bevanda o uno snack.

Non bisogna mai dimenticare che “ogni dettaglio comunica”.

Tour virtuali e strumenti digitali: l’esperienza inizia online

L’importanza della pianificazione strategica degli strumenti digitali nasce dal fatto che il primo contatto tra cliente e prodotto avviene spesso online. Gli strumenti digitali possono creare un’idea nel cliente ancora prima di entrare fisicamente nello showroom.

Per fare alcuni esempi, si può fare riferimento a tour virtuali in 3D, dimostrazioni video sul canale YouTube, schede di prodotto scaricabili in pdf, QRcode accanto ai prodotti sui contenuti tecnici.

Lo scopo finale non è quello di sostituire la visita nel negozio fisico, ma aumentare la curiosità e invogliare a scoprire di persona quanto visto online, con il risultato finale di aumentare le richieste di appuntamento.

Coinvolgere il personale: l’addetto alla vendita è parte dell’esperienza

Le strategie di marketing esperienziale nel settore idrotermosanitario possono raggiungere il loro massimo risultato con il coinvolgimento delle persone: il vero protagonista dell’interazione con il cliente è il personale dello showroom. Il focus è la sua competenza tecnica e la capacità di interpretare i desideri di ogni singolo cliente.

Per rendere il personale più performante e qualificato è importante anche creare delle attività di formazione interna in modo esperienziale: il successo passa dapprima dal valorizzare il proprio team di vendita.

Alcuni strumenti per coinvolgere e rafforzare la competenza del team di vendita sono per esempio simulazioni, aggiornamenti periodici e programmati sui prodotti, aggiornamenti e formazione sulle tecniche di vendita, monitoraggio delle recensioni dei clienti per ogni punto vendita, coinvolgimento attivo del personale nell’allestimento dei corner.

Eventi in showroom: farsi ricordare

Per creare una community forte e distinguersi dai competitor è fondamentale organizzare eventi tematici in showroom. Alcune tipologie di eventi funzionali sono per esempio sessioni pratiche dedicate agli installatori, workshop con i tecnici dei produttori, open day con focus prodotto, incontri formativi con progettisti o giornate “porte aperte” con promozioni mirate e omaggi brandizzati. Per esempio, può essere efficace organizzare “sabati tematici” per aumentare i visitatori, dedicando ogni sabato a un tema diverso, con il supporto di un esperto del settore.

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OLTRE LO SCAFFALE: IL VALORE DELL’ESPERIENZA
L’esperienza di acquisto deve diventare un percorso: il cliente entra nello showroom, dove inizierà il suo piccolo viaggio. Questo viaggio è già iniziato online, con la visita al sito del produttore, la ricerca di recensioni tecniche sul prodotto, recensioni di altri utenti che hanno acquistato presso lo showroom, il confronto dei prezzi di prodotti simili. È quindi nello showroom che si gioca il momento decisivo dell’interazione: la possibilità di toccare il prodotto, parlare con un professionista tecnico o un addetto alla vendita a cui chiedere un consiglio mirato e dettagliato. È nello showroom che il prodotto prende vita, tramite l’accoglienza e l’interazione del personale. Perché, come si dice, “le persone non comprano prodotti, comprano esperienze”.
ESPERIENZE CHE LASCIANO IL SEGNO
Lo showroom che coinvolge il cliente è un luogo che vende. Anche partendo da investimenti contenuti si possono ottenere dei buoni risultati. È importante creare una strategia passo per passo che metta sempre al centro il cliente e che si innovi mese per mese portando valore aggiunto crescente. Più l’esperienza del cliente è positiva e più il cliente è propenso all’acquisto e soprattutto propenso a ritornare. Questo è il centro della sfida: le relazioni che durano. E dura davvero quello che resta memorabile.

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