«In riferimento alla normativa UNI 9860:2022*, è possibile l’utilizzo di una tubazione in rame a valle del riduttore di pressione di 1° stadio e giunto di transizione, ma a monte di quello di 2° stadio, fuori terra? Il tratto nel riquadro rosso è quello che intendo. Qui accanto un’immagine per chiarire il quesito», chiede un lettore di GT.
Normalmente i serbatoi di GPL vengono dalla Ditta Concessionaria consegnati e corredati di relativa Dichiarazione di Conformità fino al riduttore di pressione di 2° stadio (che normalmente coincide con il punto A inizio dell’impianto interno di competenza del cliente e su cui può intervenire l’installatore).
Tutto l’impianto esistente a monte del 2° riduttore deve essere eseguito e dimensionato con norme per impianti a gas con pressione superiori ai 5 bar. Intervenire su queste parti significa modificare e invalidare la Dichiarazione di Conformità della Ditta Concessionaria.
I serbatoi per GPL e/o le bombole possono essere caricate da 2 a 8 bar, ma “normalmente” non superano i 5 bar per ragioni pratiche di sicurezza e trasporto. Pertanto, se a valle del 1° riduttore di pressione la pressione massima è di 5 bar, la norma di riferimento è la UNI 9860:2022, e per la tipologia delle tubazioni al punto 6.6.2 rimanda alla UNI 9034** dove viene riportato che per il GPL è possibile utilizzare anche la tubazione in rame.
La norma UNI 9860:2022 prevede inoltre al punto 9.1.1, per le tubazioni interrate, una delle seguenti tipologie di protezione: a) Protezione passiva. Tutti i tubi e i raccordi devono essere protetti con rivestimenti costituiti da materiali idonei e prescritti dalla UNI 9034. b) Protezione attiva. Ad integrazione dell’azione protettiva del rivestimento (protezione passiva) deve essere applicata la protezione catodica nei suoi vari sistemi, secondo quanto previsto dalla UNI 12954.
Rispettando quanto elencato, la tubazione in rame è a norma.