Si può ritenere che EER e COP siano due facce della stessa medaglia ed infatti l’EER esprime l’efficienza energetica di una macchina frigorifera in raffreddamento mentre il COP esprime l’efficienza energetica di tale macchia frigorifera funzionate a pompa di calore. La prima considerazione che possiamo eseguire e quindi che la stessa macchina frigorifera (per esempio un climatizzatore split a pompa di calore) è caratterizzato da un EER estivo e da un COP invernale.
L’EER è il rapporto tra la potenza frigorifera espressa di una macchina e la potenza elettrica che la macchina assorbe per produrre tale potenza frigorifera ed è ovvio che tale rapporto deve essere espresso tra unità omogenee cioè kW/kW piuttosto che W/W, ma il risultato non cambia comunque. Il COP è invece il rapporto tra la potenza termica espressa da una macchina e la potenza elettrica che la macchina assorbe per produrre tale potenza. Si noti che la potenza termica emessa corrisponde alla somma della potenza termica “estratta” dall’aria esterna e la potenza elettrica utilizzata. Anche in questo caso il rapporto deve essere espresso tra unità omogenee cioè kW/kW piuttosto che W/W ed il risultato non cambia comunque.
Verrebbe quindi da pensare che una macchina che abbia un EER (oppure un COP) maggiore di quello di un’altra abbia un consumo di energia elettrica minore, ma non è sempre così. Basti infatti pensare che sia l’EER che il COP sono riferiti alle condizioni di funzionamento nominali (27 °C ambiente e 35 °C all’ esterno per l’EER e 21 °C in ambiente e 7 °C all’esterno nel caso del COP) ma che a parità di temperatura interna il consumo annuo di energia dipende essenzialmente dall’evoluzione delle temperature esterne. Si può quindi talvolta arrivare ad una situazione apparentemente paradossale che una macchina con un EER (o con un COP) maggiore possa nell’arco dell’anno consumare più energia elettrica di una macchina con un EER (o con un COP) inferiori. In effetti i costruttori più accorti privilegiano energeticamente le macchine sulle temperature esterne medie in modo da generare consumi elettrici minori. Un serio raffronto sulle prestazioni di energetiche una macchina frigorifera non dovrebbe quindi essere eseguito sui valori di EER e di COP ma suoi loro valori medi stagionali riferiti alla località nella quale verranno installate. Il punto dolente della questione e che ben pochi costruttori (specialmente di piccole apparecchiature split) sono in grado di precisare questi valori, mentre fortunatamente la situazione è diversa per i costruttori di gruppi frigoriferi più potenti.