Abbattista. Vicini geograficamente, ma non solo

Ernesto Visconti, coordinatore degli showroom Abbattista e Alessandro Anastasi, membro della direzione commerciale di Abbattista

Fondata nel 1966, la società Abbattista Spa trova la sua forza in una rete capillare di punti vendita, sempre pronti a sostenersi a vicenda per venire incontro alle richieste dei clienti, anche tramite la movimentazione di materiale da una filiale all’altra.

Nata oltre sessant’anni fa dall’intuito di Domenico Abbattista, che ha costruito la propria carriera di venditore sul commercio di materiale idrotermosanitario, la società Abbattista Spa, ora guidata dal presidente Elena Abbattista, con sede operativa a Busto Arsizio (VA), conta oggi 39 filiali (di cui 19 con showroom) distribuite in gran parte in Lombardia e nelle province di Novara, Verbania, Vercelli e Torino, per un fatturato pari nel 2022 a 225 milioni di euro e un team di oltre 400 collaboratori.

«Di questi, circa 100 fanno parte della rete commerciale, cosa che ci permette di essere presenti in modo articolato sul territorio, con una filiale più o meno ogni tre Comuni – raccontano Alessandro Anastasi, membro della direzione commerciale del gruppo, e l’architetto Ernesto Visconti, coordinatore degli showroom – Proprio questo è l’aspetto peculiare che ci caratterizza come gruppo: fin dalle origini, Abbattista ha puntato tutto sulla flessibilità e sulla capillarità della rete di vendita, in modo da poter soddisfare quotidianamente e con rapidità tutte le esigenze dei clienti».

Come siete organizzati dal punto di vista logistico?

Alessandro Anastasi (A.A.): «Rispetto ai nostri competitor – che possono contare su filiali di 8.000-10.000 m2 distanti decine di chilometri l’una dall’altra – noi abbiamo preferito strutturarci con punti vendita di minori dimensioni (intorno ai 2.000 m2), ma geograficamente vicini. In questo modo riusciamo a soddisfare i nostri clienti anche quando il prodotto di cui hanno fatto richiesta non è presente in filiale: individuiamo il punto vendita più vicino in cui l’articolo risulta disponibile e lo facciamo arrivare alla filiale dove attende il cliente.

Si tratta di una tattica vincente perché, anche se lo spazio in uno specifico magazzino è limitato, le scorte a disposizione sono virtualmente infinite e il cliente può ricevere il prodotto in tempi rapidi. I nostri addetti hanno anche la possibilità di “impegnare” il materiale, riservando il prodotto per uno specifico cliente: all’arrivo della merce, nessuno potrà riceverla se non il cliente per cui è stata “impegnata”».

Qual è la logica con cui scegliete i fornitori per i punti vendita e gli showroom?

Ernesto Visconti (E.V.): «Sia per la parte estetica sia per la parte più tecnica, in aggiunta ai “grandi nomi”, cerchiamo sempre di avere per ogni categoria di prodotto fornitori alternativi, in modo da offrire la possibilità di scegliere a seconda del mercato di destinazione e del budget a disposizione. In generale, la direzione centrale in collaborazione con l’ufficio acquisti si confronta ogni anno con i fornitori e definisce una strategia aziendale, che si traduce nella selezione di circa una trentina di marchi; all’interno di questa rosa, la scelta dei prodotti viene poi affidata al responsabile del punto vendita.

Secondo la nostra visione aziendale, infatti, nessuno può avere la presunzione di imporre dall’alto quale prodotto esporre e vendere in uno specifico negozio: è piuttosto il responsabile locale ad avere in mano il polso della situazione del mercato e a conoscere quali sono gli articoli e le tendenze di un determinato territorio».

Quali servizi erogate a chi visita il punto vendita?

A.A.: «Il 90% della nostra clientela è rappresentato dall’installatore termoidraulico, cui offriamo la progettazione termotecnica a cura del nostro reparto interno; proprio in quest’ottica, recentemente abbiamo acquistato un pacchetto di licenze per la progettazione in 3D per dieci punti vendita.

Garantiamo al professionista anche supporto all’interno dello showroom, dove può affidare i propri clienti nelle mani dei nostri architetti e/o interior designer. Ci occupiamo infine dell’organizzazione di eventi tecnici formativi, con l’erogazione di crediti per i professionisti».

Quali step intende compiere l’azienda in futuro?

A.A.: «Ragioniamo sempre in un’ottica biennale, per cui attualmente abbiamo reso pubblici i progetti che vorremmo realizzare entro il 2025: nello specifico, abbiamo in programma l’apertura di tre nuove filiali nelle province di Lodi, Milano e Brescia. Ci tengo a sottolineare che si tratta di negozi creati da zero, e non di acquisizioni di altri punti vendita o di conversioni in showroom: prenderemo capannoni che ospitavano supermercati e concessionari, ristrutturandoli completamente e trasformandoli in attività commerciali.

Entro il 2025 è prevista l’apertura di tre nuove filiali in provincia di Lodi, Milano e Brescia. In parallelo, la società sta portando avanti un progetto di consolidamento dei punti vendita già esistenti, che saranno ampliati per ospitare anche la parte showroom

Anche dal punto di vista dei dipendenti, andremo a creare nuovi posti di lavoro, cosa di cui andiamo molto orgogliosi: in generale, come azienda abbiamo un turnover quasi completamente in entrata, i dipendenti che se ne vanno sono pochissimi. Per noi è una conferma del successo della nostra politica aziendale, che da sempre è stata attenta al benessere dei lavoratori. Proprio a conferma di questa politica introdurremo nel 2024 il welfare aziendale per tutti i dipendenti».

Quali invece i programmi per gli showroom?

E.V.: «Stiamo portando avanti un progetto di consolidamento dei punti vendita già esistenti, con l’idea di ampliare e ristrutturare gli edifici per ospitare, accanto al reparto banco, anche la parte di showroom.

Durante il 2023 abbiamo già avuto occasione di rinnovare la filiale di Pogliano Milanese (ora a Nerviano), dov’è raddoppiata la superficie a disposizione, e quella di Cesano Boscone, dove sono stati realizzati un nuovo magazzino e la sala mostra.

Nel 2024, sarà il turno del punto vendita di Cernusco sul Naviglio, che verrà trasferito in una zona commerciale di altissimo livello e di grande passaggio, ampliando la parte di banco e magazzino e creando lo spazio per lo showroom».

La società Abbattista Spa conta oggi 39 filiali, di cui 19 sono dotate anche di showroom: uno spazio dove l’installatore può indirizzare i propri clienti e trovare il supporto di architetti e interior designer dell’azienda

Altre iniziative da segnalare?

A.A.: A partire da quest’anno, stiamo cercando di creare convenzioni con le scuole termotecniche di Gallarate e provincia, con l’idea di dare il nostro contributo alla formazione delle nuove figure professionali (soprattutto banconisti e capo-filiali, di cui oggi abbiamo carenza).

Pensiamo che il lavoro non debba essere solo una questione economica: quello di cui abbiamo bisogno sono persone che lavorano con passione e perché hanno stimoli – e questi stimoli vogliamo crearli nei giovani. Il nostro obiettivo è quindi quello di creare nuovi posti di lavoro e nuovi professionisti nel settore ITS».

Termoidraulica e design in mostra
Da quattro anni l’azienda organizza Abbattista Expo, l’evento dedicato alla termoidraulica e al design che crea nuove occasioni d’incontro tra fornitori e professionisti.

L’edizione 2023 ha coinvolto oltre 50 tra i più prestigiosi marchi del settore ITS, con momenti di formazione, presentazioni e dimostrazioni che hanno offerto ai visitatori una panoramica approfondita delle tendenze più recenti e delle tecnologie all’avanguardia. Non sono mancate neppure le occasioni di networking con la grande cena di gala seguita dallo spettacolo del comico Andrea Pucci.