È fondamentale che si comprenda l’importanza dello smart meter e che anche nel nostro Paese si diffonda una vera e propria cultura di questo strumento, come auspicato anche dall’Unione Europea, secondo cui entro il 2020 almeno il 40% dei consumatori europei sarà dotato di uno smart meter per il gas. Tanti invece i falsi miti che emergono dal confronto tra le Associazioni dei consumatori e il Gruppo GS2M (Gas Static Smart Meters), che fa parte dell’Associazione Componenti e Sistemi per Impianti aderente ad Anie Confindustria.
Per sgombrare il campo da fraintendimenti e paure collegate all’uso di questa tecnologia e affinché il consumatore arrivi finalmente a ricoprire un ruolo centrale all’interno del mercato dell’energia, risulta prioritaria la consapevolezza in merito a consumi e risparmio presso i clienti finali.
Una delle preoccupazioni su cui è urgente far luce, poiché legata alla salute degli utenti, riguarda l’inquinamento elettromagnetico indoor collegato alla trasmissione radio che gli smart meter utilizzano per comunicare. Come dimostrano i dati Anie lo smart meter non inquina e come anche ribadito dai produttori stessi di questa tecnologia, uno smart meter per la maggior parte del tempo “misura e contabilizza” senza produrre nessuna emissione radio. Solo durante la limitata fase di trasmissione, lo smart meter emette un segnale radio con potenze peraltro molto contenute, inferiori a quelle del GPRS. Telefoni cellulari e smartphone, ad esempio, trasmettono a 0,7 watt, tra 700 e 1000 milliwatt, mentre il contatore smart trasmette a 1/10 della potenza (o al massimo 1/5). Inoltre lo smart meter trasmette per soli tre secondi al giorno a distanze notevoli dall’utente (a differenza di uno smartphone, sempre acceso e a stretto contatto) e, a dimostrazione di ciò, la sua batteria dura quindici anni (contro i soli due giorni di un cellulare).
Molteplici sono i vantaggi e le potenzialità offerte da questa tecnologia che consente di ottimizzare la gestione dei consumi. Tra questi: bollette/fatture basate sul consumo effettivo (senza fatture in acconto e conguagli) e quindi maggior consapevolezza dei propri consumi; riduzione dei contenziosi; liberalizzazione della vendita di energia; migliore qualità del servizio.
Un contatore gas elettronico statico, inoltre, è esente da usura e dal decadimento prestazionale. Rappresenta quindi un esempio di innovazione tecnologica che può portare un miglioramento complessivo alla filiera del gas e ai vari attori coinvolti.