Apparecchi termici, l’importanza di rilanciare il comparto

Il 18 dicembre 2024, presso la sede ANIMA di Milano, si è tenuta la presentazione dei dati relativi alle rilevazioni statistiche di Assotermica per l’anno 2024. Ciò che emerge è la necessità di politiche e strumenti a favore del rilancio di un comparto strategico del Made in Italy.

Dopo il benvenuto da parte di Giuseppe Lorubio, Presidente di Assotermica, che ha sottolineato la necessità di rivedere le politiche relative agli incentivi fiscali per il settore del riscaldamento e l’importante ruolo delle caldaie a gas per l’efficienza e il risparmio energetico, Marcello Chiriacò, responsabile dell’Ufficio Statistica di Anima Confindustria, ha illustrato l’andamento del mercato per i principali prodotti rappresentati dall’associazione.

Le rilevazioni 2024

Il quadro illustrato è diversificato in base alle diverse merceologie prese in considerazione dal rapporto: la vendita di caldaie murali è pressoché in linea con lo stesso periodo del 2023 (-0,1%), mentre si registra una flessione per le caldaie a basamento (-9,3 %) e le caldaie soffiate (-12,2%).

Numeri positivi, invece, per i bruciatori (+2,1%), e gli scaldaacqua a gas (+13% in volume e +14% a valore).

Le tecnologie basate sull’uso di energia rinnovabile hanno registrato una maggiore flessione: per gli apparecchi ibridi factory made la riduzione è del 64,7%, per i pannelli solari termici del 36,3% e per le pompe di calore per la sola produzione di acqua calda sanitaria del 22,7%.

Un approccio multitecnologico

Assotermica, come ha sottolineato il Presidente Giuseppe Lorubio all’inizio della conferenza stampa, non è soltanto sinonimo di caldaie: l’approccio multitecnologico e le tecnologie a disposizione non mancano. «Se è vero che le caldaie rappresentano il cuore del nostro comparto – ha spiegato Lorubio – , la maggior parte dei gruppi merceologici rappresentati è focalizzata sulle tecnologie rinnovabili. Noi crediamo fermamente nell’efficienza energetica e nello sviluppo delle rinnovabili e abbiamo un ventaglio di soluzioni tecnologiche allineato a questo scenario evolutivo».

Le performance negative di alcune tecnologie, in diversi casi, risentono dell’andamento altalenante degli incentivi. «Il taglio degli incentivi alle caldaie a condensazione – ha dichiarato Valentina D’Acunti, Capocomparto e capogruppo Caldaie a gas residenziali, commentando le recenti notizie sulla legge di bilancio 2025 – è una decisione che va contro l’industria italiana, e che dimostra poca visione e ancora meno strategia. Non si può prescindere dalle specificità e dalle esigenze del Paese. L’eliminazione degli incentivi alle caldaie a condensazione avrà un effetto boomerang sugli obiettivi di efficientamento energetico, sull’industria e sul sistema Paese».

Per Mauro Farronato, Vicepresidente dell’associazione e Capogruppo ibridi: «Gli apparecchi ibridi factory made non sono una soluzione di transizione, ma di lungo termine. Questa tecnologia, fiore all’occhiello dell’industria italiana, è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, e lo dimostra il fatto che è stata fra le prime a essere incentivata con il Conto termico».

Per Paola Rossoni, Gruppo “Climgas” Pompe di calore a gas, anche se spesso si parla di pompe di calore, non sempre ci si ricorda dell’esistenza delle pompe di calore ad attivazione termica. «La pompa di calore a gas è una tecnologia ideale in un Paese come l’Italia dove la rete del gas è capillare e la filiera è forte e competente: è molto probabile che il gas sarà ancora strategico per anni. Inoltre, da quest’anno sono disponibili sistemi che abbinano gas ed elettricità totalmente in pompa di calore».

A proposito di scaldaacqua a pompa di calore, sebbene il mercato italiano sia in affanno, quello europeo è in crescita e mostra una forte resilienza della tecnologia e del comparto produttivo. Secondo Mauro Romaldini, Capocomparto e capogruppo Scaldacqua a pompa di calore: «Questi prodotti finalmente non sono più una nicchia di mercato, e i produttori italiani ed europei hanno sempre di più un ruolo decisivo nel guidare la transizione nel settore dell’acqua calda sanitaria, anche considerando il ruolo crescente che questa avrà sui consumi di edifici sempre più efficienti».