Ariston Group: solida crescita (+37,6%) nel primo trimestre 2023

ARISTON
Paolo Merloni, Presidente Esecutivo Ariston Group
  • Ricavi netti a 760 milioni di euro, con una crescita complessiva del 37.6% rispetto al primo trimestre 2022 (+7% pro-forma)
  • EBIT adjusted a 73 milioni di euro, in crescita del +46,0% rispetto al primo trimestre 2022
  • Free cash flow a -36 million euro, rispetto ai -45 milioni di euro del primo trimestre 2022
  • Posizione finanziaria netta(1 )(debito netto) di 631 milioni di euro, a seguito del pagamento per l’acquisizione di Wolf-Brink (in precedenza “CENTROTEC Climate Systems”) e dell’incremento stagionale del capitale circolante
  • Dimissioni di Laurent Jacquemin dalla carica di Chief Executive Officer con effetto dal 27 luglio – rimarrà nel board come consigliere non esecutivo
  • Maurizio Brusadelli indicato come candidato Chief Executive Officer, con nomina prevista il 3 agosto.

Ariston Group registra una solida crescita (+37,6%) con margini eccellenti (9,6% EBIT adjusted) nel primo trimestre 2023, trainata dalle soluzioni rinnovabili.

«Stiamo cogliendo i frutti dei nostri investimenti: la decisione di focalizzarci ulteriormente sulle rinnovabili sta dando buoni risultati, e beneficiamo della robusta partnership con i nostri nuovi colleghi di Wolf e Brink» – ha commentato Paolo Merloni, Presidente Esecutivo«Per quanto riguarda l’avvicendamento del CEO, conosco Laurent Jacquemin da oltre 30 anni e ho grande ammirazione, oltre che per le sue capacità manageriali e profonda conoscenza del nostro business, per le sua umanità e generosità. Voglio esprimere la mia riconoscenza per la sua dedizione ad Ariston e sono felice che resterà nel Board come membro non esecutivo, ora che inizierà un nuovo capitolo della sua vita. Non vedo l’ora di dare il benvenuto a Maurizio Brusadelli come nuovo CEO di Ariston Group. Maurizio porta in Ariston le capacità professionali, manageriali e umane dimostrate nella sua lunga carriera e nelle prime interazioni con noi. Potrà contare su un team di manager di altissimo livello e sulle capacità e la passione di oltre 10.000 persone di Ariston Group, e sono certo che questa combinazione fornirà un supporto perfetto al nostro trend di crescita profittevole, sostenibile, e sempre più forte. Infine, un ringraziamento al team che ha gestito il processo di succession in linea con le migliori pratiche di corporate governance, assicurando qualità, riservatezza, e le migliori condizioni per il passaggio di consegne».

«Mentre progetto un nuovo capitolo della mia vita dedicato ad attività umanitarie no-profit e alla mia famiglia, voglio esprimere la mia fierezza per quanto Ariston Group ha ottenuto finora. Grazie alla dedizione di un grande team siamo riusciti a sviluppare ed espandere la nostra società, e continueremo a crescere insieme» – ha aggiunto Laurent Jacquemin, Chief Executive Officer – «Ritengo che la scelta di Maurizio Brusadelli come mio successore sia la migliore possibile, e gli formulo i miei auguri per il suo ruolo. Infine, vorrei ringraziare il Presidente Esecutivo Paolo Merloni e il Presidente Onorario Francesco Merloni per il loro supporto, la loro fiducia, la loro amicizia, e oltre trent’anni di proficuo lavoro insieme».

(1) Calculated according to ESMA 32-382-1138 guidelines

Il Consiglio di Amministrazione di Ariston Holding N.V. (MTA/EXM; Bloomberg ticker: ARIS IM) si è riunito oggi e ha approvato la diffusione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive per il trimestre concluso il 31 marzo 2023 (“Q1 2023”)

Risultati consolidati del primo trimestre 2023

I Ricavi netti ammontano a 759,7 milioni di euro, in crescita del 37,6% rispetto ai 552,1 milioni di euro conseguiti nel primo trimestre del 2022.

La crescita più forte è stata registrata in Europa nella divisione Thermal Comfort, anche a seguito dell’acquisizione di Wolf-Brink (“CENTROTEC Climate Systems” nei precedenti comunicati stampa) che ha consentito al Gruppo di cavalcare l’incremento di domanda di soluzioni sostenibili in Germania e altri mercati europei.

I cambi valutari hanno avuto un effetto positivo del +1%, mentre il consolidamento per l’intero trimestre del neo-acquisito business di Wolf-Brink ha rappresentato un’aggiunta del 34,1%. Per consentire una migliore valutazione dei trend di mercato sottostanti, è utile notare che la crescita pro forma (includendo Wolf-Brink anche per il 2022) è stata del 7%.

L’EBITDA si attesta a 97,3 milioni di euro, in crescita del 44,6% rispetto ai 67,2 milioni di euro del periodo corrispondente del 2022, mentre l’EBIT si attesta a 70,4 milioni di euro, in crescita del 51,2% rispetto ai 46,6 milioni di euro del primo trimestre 2022.

Questi margini sono inoltre presentati in forma rettificata (adjusted) più idonea per valutare l’andamento delle normali operazioni di business, con esclusione di costi o ricavi non rappresentativi; le rettifiche più significative nel periodo sono legate a costi di recupero a seguito dell’alluvione di due siti produttivi a settembre 2022, e – relativamente all’EBIT – l’ammortamento della purchase price allocation relativa ad alcune acquisizioni passate.

L’EBITDA adjusted è pari a 98,6 milioni di euro, in aumento del 40,6% rispetto ai 70,1 milioni di euro registrati nel primo trimestre 2022, con una crescita del margine sui ricavi netti dal 12,7% al 13,0%.

L’EBIT adjusted è pari a 73,1 milioni di euro, in crescita del 46,0% rispetto ai 50,1 milioni di euro del primo trimestre 2022. Il corrispondente margine sui ricavi netti è passato dal 9,1% al 9,6%, grazie alla normalizzazione di alcune voci di costo (logistica, energia) e gli incrementi di prezzo implementati nel corso del 2022, oltre che a una notevole performance da parte di Wolf-Brink.

Il Free cash flow del periodo è stato pari a -35,9 milioni di euro, contro I -45,5 milioni di euro del Q1 2022. Il miglioramento è associato a EBITDA più alto e un minore assorbimento da parte del circolante, parzialmente controbilanciati da capex più elevati e una variazione poco significativa della voce “other assets and liabilities” contro una fortemente positiva del primo trimestre dell’anno scorso.

L’Indebitamento finanziario netto a fine periodo (calcolato secondo le linee guida ESMA 32-382- 1138) passa da 60,2 milioni di euro di cassa netta a 630,5 milioni di euro di debito netto, in conseguenza del cash flow negativo ma soprattutto del pagamento, il 2 gennaio 2023, relativo all’acquisizione di Wolf-Brink.

A fini comparativi, applicando il metodo di calcolo utilizzato prima dell’adozione delle linee guida ESMA, la posizione finanziaria netta passa da 98,9 milioni di euro di cassa netta a 592,8 milioni di euro di debito netto. Le principali differenze sono l’inclusione da parte dell’ESMA – tra le passività – di opzioni put & call relative alle acquisizioni, e la neutralizzazione del mark-to-market positivo sui derivati.

Successione nel ruolo di Chief Executive Officer

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì ricevuto le dimissioni di Laurent Jacquemin dal ruolo di Chief Executive Officer, con effetto dal 27 luglio 2023, per motivi personali.

In coerenza con il processo di pianificazione delle successioni di Gruppo, la Società ha individuato Maurizio Brusadelli come nuovo candidato CEO. Il Dott. Brusadelli si unirà ad Ariston come General Manager a partire dal 19 giugno 2023.

Il Consiglio ha deliberato di offrire a Laurent Jacquemin un retention package per supportare il processo di affiancamento e assicurare la continuità della sua presenza nel Board come amministratore non esecutivo.

Ai sensi dei regolamenti applicabili e dello statuto della Società, il Consiglio ha dato mandato all’Executive Chairman Paolo Merloni di convocare un Extraordinary General Meeting il 27 luglio, che includerà all’ordine del giorno la nomina di Maurizio Brusadelli come amministratore esecutivo, e la nomina di Laurent Jacquemin come amministratore non esecutivo.

Dopo l’assemblea, il Consiglio – nella riunione prevista per il 3 agosto – procederà alla nomina di Maurizio Brusadelli come nuovo CEO.

Il Consiglio ha preso atto del fatto che la nomina di un ulteriore consigliere di genere maschile rappresenta una temporanea deviazione dalla diversity policy della Società, come previsto dall’articolo 5.1 della suddetta policy, e si impegna a correggere la situazione entro un periodo di tempo ragionevole.

Alla data di oggi, Laurent Jacquemin detiene 309.090 azioni ordinarie di Ariston Holding NV.

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