Artis Rubinetterie. Innovazione e design per la stanza da bagno

La cura dei particolari, in termini funzionali ed estetici, caratterizza le collezioni di Artis Rubinetterie, che esprime la sintesi “made in Italy” tra qualità costruttiva, efficienza funzionale e stile impeccabile. Sempre più richieste le serie Oggetto e Stilo, particolarmente apprezzate in ambito alberghiero.

Fondata nel 1960 a Collebeato (BS) dalla famiglia Ottelli, che è tutt’oggi al timone dell’azienda, Artis Rubinetterie interpreta il “made in Italy” attraverso il costante impe­gno a coniugare qualità costruttiva ed estetica, dando vita a un’ampia offerta di articoli per il bagno che si caratterizza­no per l’affidabilità funzionale e la piacevolezza visiva.

Un’altra caratteristica distintiva dell’azienda lombarda è la capa­cità di esprimere, attraverso tre generazioni, la propria esperien­za nell’ambito della rubinetteria sanitaria, esplorando le nuove tendenze della produzione e del vivere contemporaneo.

Fattori che hanno agevolato l’evoluzione dei processi produtti­vi e portato le collezioni Artis all’attenzione del mercato globale, come racconta il direttore commerciale e marketing dell’azien­da Fabio Brignone.

Come valuta il trend del mercato ITS, con particolare riferimento al comparto rubinetteria, nel primo semestre 2023? 

Fabio Brignone, direttore commerciale e marketing di Artis Rubinetterie

«Abbiamo notato un certo nervosismo sul mercato globale do­vuto a fattori ben definiti, quali per esempio la guerra in Ucraina, il rialzo dei tassi da parte della BCE e la cessazione del Bonus 110%; Artis fortunatamente sta beneficiando della collaborazio­ne con nuovi grossi clienti (in Grecia per esempio) e di forniture alberghiere importanti, grazie a cui stiamo sentendo molto po­co la contrazione del mercato».

Quale valore assume il “made in Italy” nell’attuale contesto di mercato? 

«Per nostra fortuna, il “made in Italy” vive ancora di grande ap­peal: il mercato globale guarda sempre con interesse cosa pro­pongono le firme italiane, soprattutto quando si parla di design. Il nostro Paese rimane un punto di riferimento ineguagliabile per la capacità di unire qualità costruttiva, efficienza funzionale e sti­le impeccabile; è una garanzia riconosciuta nel mondo, impre­scindibile per proporsi in settori di livello e sempre più richiesto dalla clientela».

Come sono percepiti oggi, lungo la filiera distributore-consumatore, la qualità intrinseca e il design di prodotto? 

«Ormai il concetto di qualità – costruttiva e funzionale – è assolu­tamente prioritario per il consumatore, che considera quest’a­spetto irrinunciabile e necessario; la filiera è sempre più sensibi­le alle proposte di design e, soprattutto, alla firma di chi disegna i prodotti. Gli architetti e i designer di spicco sono sempre uno strumento di grande richiamo per affermarsi nei segmenti di mercato più esigenti».

Ci sono collezioni o novità che in questo periodo registrano un incremento della domanda? 

«Le collezioni Oggetto, nata dalla mano di Simone Micheli, e Sti­lo hanno registrato una forte crescita negli ultimi anni, soprattut­to in ambito contract. Sono le due serie più selezionate per quanto riguarda le fornitu­re alberghiere, un ambito in cui il brand Artis gode di consensi in costante aumento.

Inoltre, nel 2022, dalla collaborazione con importanti studi di progettazione sono nati i programmi Boccaccio7 di Dainelli Stu­dio ed Emozioni da toccare di Luciano Galimberti. Ancora, ab­biamo lanciato una collezione di accessori bagno per accom­pagnare le nostre serie di rubinetterie: il programma si chiama Complementi di design».

Come si è evoluto il trend della domanda nel settore contract? 

«Per noi la voce contract è sempre più importante, perché lavo­riamo con un metodo ben preciso per acquisire commesse e cerchiamo di essere sempre più accattivanti per attirare com­mittenze esigenti. Oggi Artis è tra le poche rubinetterie presenti nell’Albo del GBCI (Green Building Council Italia) e stiamo entrando in diversi pro­getti certificati LEED.

I lavori in ambito contract oggi si prendono se l’azienda possie­de un mix di componenti imprescindibili, che includono design, tecnologia, immagine, affidabilità e infine competitività».

PER IL RESIDENZIALE E IL CONTRACT
Una produzione attenta nella scelta dei materiali, per garantire longevità ed ergonomia, e la ricerca del design, così da donare personalità alle collezioni, rendono i miscelatori Artis la soluzione più indicata per valorizzare gli spazi più intimi e vitali della casa ma anche degli hotel.

La costante implementazione di tecnologie all’avanguardia permette di trasformare in oggetti d’arredo i manufatti progettati per rispondere a esigenze pratiche, mentre l’accuratezza delle finiture e la precisione meccanica (come il rigore nelle fasi di testing della tenuta) assicurano appeal estetico e facilità di manutenzione, per una durata nel tempo ottimale sia nei contesti domestici che in ambito contract.

Spesso innovare non significa creare cose nuove, ma ricombinare in forma creativa e inedita quel che esiste già. Vale anche per voi? 

«Sicuramente sì! Spesso risulta innovativo riproporre sul mercato un “classico”, magari leggermente rivisitato: è quello che abbia­mo fatto con la serie Punta+, oggi disponibile anche con eroga­zioni in linea con i parametri LEED.

Noi, in generale, siamo stati innovativi nel modo di proporre la nostra azienda sul mercato, non solo per quanto riguarda la concezione dei prodotti».

Prevendita e post-vendita: sono previsti nuovi servizi o altre evoluzioni verso i distributori e gli showroom? 

«A garanzia dei nostri clienti, abbiamo un ottimo servizio post-vendita, che comprende anche un’e-mail dedicata per le attività relative all’ufficio tecnico e che gestisce in tempi molto ri­stretti le varie tipologie di richieste (vanno per la maggiore i con­sigli sull’installazione dei prodotti).

Possiamo inoltre contare su una rete commerciale performan­te, che fa da primo punto di raccordo e che, tramite un’apposi­ta interfaccia web, può caricare da remoto gli ordini e inviare ri­chieste di assistenza».

Quali strumenti offrite oggi ai vostri partner per sostenerli nel sell-out? 

«Gli strumenti sono molteplici, dalla dotazione massiccia di espo­sitori e campionature alla forte azione di comunicazione che rende il prodotto Artis richiesto sia da architetti che da priva­ti. Inoltre, tutto il contract da noi svolto viene veicolato sempre attraverso i nostri rivenditori, che non si sentono bypassati da un’azione commerciale spinta dall’attività promozionale sul terri­torio. I nostri rivenditori hanno il vantaggio di essere molto aiutati nella rotazione dei magazzini grazie a un sell-out da noi favorito».

Le strategie distributive sono diversificate rispetto alle linee di prodotto o alle aree geografiche, in Italia o all’estero? 

«Abbiamo avuto la bravura e la fortuna di creare un’offerta gra­dita sia al mercato nazionale sia a quello estero. Al di là di qual­che prodotto tipicamente richiesto in mercati specifici, vendia­mo le nostre serie più rappresentative ovunque, e soprattutto tutti i mercati apprezzano fortemente il nostro ricco programma di finiture».

La gestione degli aspetti logistici si è evoluta in questi anni, attraverso metodi di produzione just-in-time, organizzazione lean e altro? 

«La nostra logistica negli ultimi anni è cambiata diverse volte, per adattarsi sia ai cambiamenti del mercato sia a quelli dell’azienda stessa, che ha dovuto imparare sempre più a gestire commes­se assolutamente disomogenee, basate su parametri opposti a seconda delle diverse situazioni. In meno di cinque anni abbia­mo quadruplicato il numero di ordini e triplicato il numero di co­dici a catalogo, imparando a gestire al meglio ordini da tre pezzi come da 250 bagni completi».

Cosa significa per voi partnership nell’approccio con nuovi, potenziali clienti?

«Tutti i nostri clienti sono per noi partner con i quali condividiamo le strategie di zona, spesso attraverso esclusive (specialmente sui mercati esteri). Riteniamo preferibile investire energie su pochi clienti ben sele­zionati e aiutarli a crescere, piuttosto che disperdere risorse in una molteplicità di rapporti commerciali privi di prospettiva, con il rischio di veder vanificati gli sforzi».

EMOZIONI DA TOCCARE
Si intitola così il nuovo progetto di rubinetteria frutto dell’incontro tra l’autorevole creatività di Luciano Galimberti (presidente dell’Associazione per il Disegno Industriale), lo studio bgpiù progettazione e la flessibilità produttiva di Artis.

Dispositivo dalla forte componente tecnica frutto di processi industriali e standardizzati, il miscelatore ha bisogno di essere valorizzato come strumento privilegiato del rapporto con l’utente nel contesto del bagno contemporaneo, inteso come luogo chiave della casa deputato al benessere. Emozioni da toccare si pone quindi come un programma inedito, in grado di oltrepassare l’aspetto puramente funzionale del rubinetto attraverso dettagli stilistici fortemente evocativi.

Quattro proposte di leve dal carattere poetico, ispirate a forme della natura o della tecnologia, identificano quattro diverse collezioni di design (Precisamente, Leggermente, Sensualmente, Infinitamente) progettate per evocare differenti valori che esprimono la connessione emotiva con il rubinetto.

La meticolosa lavorazione a scanalature che caratterizza Precisamente, in particolare, la rende una delle proposte più apprezzate: alla base della sua concezione c’è il «legame tra la ricerca della precisione da parte dell’uomo e la ricerca dell’assoluto con l’esigenza di risposte inappellabili», come spiega lo stesso Galimberti. Le forme della precisione sono discrete ma autorevoli, sintetizzando con tratti plastici singolari un progetto tecnico solido e approfondito, dalla spiccata vocazione narrativa.

Il nuovo sodalizio tra Artis e Galimberti esalta così la migliore tradizione del design “made in Italy”, mai fine a sé stesso e ideale da personalizzare attraverso molteplici finiture d’effetto: oltre al cromo, sono infatti presenti in catalogo le varianti: nero e bianco opaco; nickel spazzolato; bronzo; rame; oro lucido, spazzolato e opaco; oro rosa spazzolato, nonché gli esclusivi colori Tuscany, nero Etna e grigio opaco.