La visione di Assobagno in vista della sfida Milano-Cortina 2026

Bagno benessere

In occasione dell’assemblea generale di Assobagno, il 21 giugno 2023 si è tenuto, presso il Palazzo delle Stelline di Milano, il convegno “Stanza da bagno e spazi del benessere nei luoghi dell’ospitalità. Scenari e opportunità in vista dei Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026”. L’incontro ha approfondito il tema del sistema bagno e del benessere nel settore dell’ospitalità, con un occhio anche alle occasioni che si apriranno in vista dei prossimi giochi olimpici invernali: protagonisti Mauro Santinato, founder & CEO di Teamwork Hospitality, l’architetto Federico Spagnulo, founder & Senior Partner Spagnulo & Partners, Marco Pratolongo, General Manager Complex Hotels (Starhotels E.C.HO – Anderson – Ritz). In apertura, Elia Vismara, presidente Assobagno, ha presentato gli ultimi dati del comparto arredo-bagno (949 aziende, di cui 145 associate ad Assobagno, e 23.132 addetti).

Una crescita solida per un mercato assolutamente maturo

«Il 2022 si è chiuso con una crescita importante (+9,1%) rispetto al 2021, che già aveva segnato un record in positivo rispetto al 2019 – dichiara Vismara – Andando a esaminare i dati mese per mese, è possibile notare incrementi spaventosi nei primi sei mesi dell’anno, cui è seguito un progressivo rallentamento e appiattimento della curva nell’ultima parte del 2022. Ci aspettavamo quindi che il 2023 si aprisse nel segno di una brusca frenata, ma non è andata così: i dati di settore proiettati sui primi tre mesi dell’anno segnano una crescita del 3,3% del comparto, che può apparire ristretta se messa a confronto con il 2022, ma rispetto alla media Italia-export rappresenta un segnale incoraggiante per un mercato già assolutamente maturo».

Per quanto riguarda la composizione del fatturato per merceologia all’interno dell’associazione, rubinetteria (27,1%), mobili da bagno (18,6%), chiusure doccia (17,1%) e sanitari (12,1%) la fanno da padroni, rappresentando nel complesso circa il 74% del valore totale. La parte mancante si divide, con quote “minoritarie”, tra accessori (10,4%), cabine multifunzione (2%), sedili WC (2,4%), termoarredi (5,5%) e vasche (4,9%).

I dati per l’export 2023

Il discorso è diverso per quanto riguarda la parte di export, dov’è possibile riscontrare sbalzi significativi a seconda della tipologia di merce presa in considerazione: «Quello che ha più propensione all’export è sicuramente il settore dei rubinetti – rileva Vismara – I dati sulle vendite 2022 vedono infatti un 63% di vendite estere contro il 37% di vendite in Italia. La situazione si ribalta, invece, per quanto riguarda il mondo del termoarredo: l’84% del settore si concentra sul mercato nazionale, mentre solo il 16% dei produttori riesce ad andare all’estero».

Tra i prodotti più apprezzati in Italia, ci sono poi nell’ordine la ceramica sanitaria (74% di vendite in Italia, 26% all’estero), i mobili bagno (69% contro 31%), i sedili WC (66% contro 34%), le vasche da bagno (65% vendite Italia, 35% vendite estero) e le chiusure doccia (63% vendite Italia, 37% vendite estero). Nel mezzo si posizionano gli accessori bagno e le cabine multifunzione.

Sono negativi (-4,9%) i dati relativi all’export (che vale comunque 439,7 milioni di euro) nei primi tre mesi del 2023. Alcune nazioni storicamente trainanti mostrano una situazione di crisi (è il caso della Germania, con un calo del -8,6%, e della Francia, con -4,4%), mentre gli Stati Uniti, che storicamente si sono sempre piazzati nei primi posti della classifica dei Paesi d’esportazione, scivolano in basso con un calo del -25% rispetto ai primi tre mesi del 2022.

Aspettative future

Da un’indagine su un campione rappresentativo di aziende, emerge che per la chiusura del 2023 le imprese si aspettano complessivamente un aumento delle vendite per il mercato estero; l’andamento per il mercato italiano si prevede simile a quello del 2022.

«La metamorfosi che ha toccato la stanza da bagno nella casa ha già da tempo coinvolto anche le strutture ricettive, che scelgono prodotti di design estremamente personalizzati e innovativi progetti di wellness e di benessere – conclude Vismara – E il mercato immobiliare di lusso anche in Italia sta crescendo a un ritmo rapido, con un’enfasi sempre maggiore sulla facilità degli acquisti “chiavi in mano”, con standard elevati in termini di design, qualità dei materiali e tecnologie innovative. È una tendenza che oggi coinvolge anche luoghi come edifici pubblici, aeroporti, stazioni, musei, ristoranti, teatri e università».