«Un camino, asservito a un caminetto a legna a camera stagna (Potenzialità al focolare: 8 kW), usato saltuariamente in una seconda casa dotata anche di impianto di riscaldamento autonomo: ogni quanto deve essere pulito il sistema di evacuazione prodotti della combustione?», chiede un lettore di GT.
Come mostra l’immagine, una situazione ambientale tranquilla e “calda” è il posto ideale per la formazione di nidi di insetti (api-vespe) di ogni tipo che ostruiscono il Sistema Evacuazione Prodotti della Combustione (SEPC).
Questa condizione, molto pericolosa, impedisce la fuoriuscita dei fumi di combustione favorendo il surriscaldamento del sistema e ponendo le basi per un possibile incendio dello stesso.
La norma di riferimento, alla quale si rimanda per una lettura integrale, è la UNI 10683:2022 “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi – Verifica, installazione, controllo e manutenzione”. Ai punti 8.1 “Requisiti generali” e 8.4 “Camino” sono indicate tutte le caratteristiche che deve avere il SEPC. Al punto 11 “Manutenzione periodica” sono indicate le periodicità delle manutenzioni. Ferme restando le prescrizioni dell’installatore che ha realizzato l’impianto, le prescrizioni di Legge in materia o le indicazioni del fabbricante dell’apparecchio, nel prospetto 16 sono indicate le periodicità delle operazioni di manutenzione da rispettare.
Nello specifico, nel prospetto 16 è indicato che per gli Apparecchi a focolare chiuso ad aria con potenzialità inferiore a 15 kW la manutenzione deve essere effettuata al massimo ogni due anni. Al punto 11.2 “Operazioni di manutenzione” vengono elencate tutte le operazioni che devono essere eseguite e riportate su un “Rapporto di controllo e manutenzione” di cui alla appendice F che deve essere compilato dall’operatore, firmato e consegnato al responsabile dell’impianto, previa firma per presa visione.