Canna fumaria collettiva ramificata

«In un immobile di due piani devo sostituire una caldaia al primo piano. Inizialmente erano state installate due caldaie stagne che scaricavano in una canna fumaria collettiva ramificata. Attualmente vorrei installare una caldaia a camera stagna, ma a condensazione. La cosa è fattibile e conforme alla norma tecnica?», chiede un lettore di GT.

La norma di riferimento, a cui si rimanda per una lettura integrale, è la UNI 7129-3:2015, capitolo 5 “Camini, canne fumarie e condotti intubati” che al punto 5.1 prevede che “Tutti i tipi di canne collettive (ramificate e non, in pressione negativa o positiva) e i sistemi di intubamento multipli devono essere PROGETTATI”.

Nel nostro intervento specifico è indicato che:

“Nel caso di sostituzione di un apparecchio collegato ad una canna fumaria esistente è necessario garantire la compatibilità dell’intervento mediante la conservazione della similarità degli apparecchi allacciati e della funzionalità dell’intero sistema”.

È ammesso però, in caso di canne collettive esistenti, la sostituzione di un apparecchio di tipo C convenzionale con uno a condensazione solo in presenza di verifica dimensionale secondo la UNI EN 13384-2, la UNI 10641 oppure un altro metodo che:

  • preveda la possibilità di sostituire tutti gli apparecchi collegati con apparecchi a condensazione (anche in tempi diversi);
  • garantisca la corretta funzionalità in ogni condizione di lavoro dei generatori di calore.

Deve essere verificato inoltre, prima della verifica dimensionale, anche il corretto funzionamento ad umido della canna collettiva.

Il nuovo apparecchio dovrà avere, come previsto al punto 5.5.3.3 della norma UNI 7129-2015 parte 3, le seguenti caratteristiche:

  • essere dello stesso tipo e dichiarati idonei per operare su canne collettive in pressione positiva;
  • avere condizioni di combustione e caratteristiche equivalenti a quelle riportate sul libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio sostituito;
  • avere portata termica nominale massima non superiore a quella prevista dal progetto o a quella dell’apparecchio sostituito.

L’intervento è pertanto realizzabile ma dopo la stesura di un progetto da parte di un Tecnico Professionista abilitato. Al termine dei lavori l’installatore rilascerà la Dichiarazione di Conformità, completa di Allegati Tecnici Obbligatori e progetto della canna collettiva.