Dove va il trasporto stradale delle merci?

trasporto stradale delle merci
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In materia di organizzazione del traffico stradale delle merci, l’attuale contesto economico richiede risposte sempre più performanti e rispettose dell’ambiente. Ecco limiti e vantaggi del trasporto stradale, quali sono le principali novità tecnologiche nel settore degli automezzi e le modalità più corrette per scegliere il veicolo a seconda delle specifiche esigenze di carico di un’azienda.

Secondo gli ultimi dati forniti da Eurostat, il traffico camionistico nelle reti nazionali e internazionali è aumentato di tre volte e mezzo nel corso degli ultimi trent’anni: l’Italia è attualmente la sesta industria di trasporto merci su strada dell’Unione Europea, con una quota superiore all’80% (quella europea è del 76%). Il trasporto su strada rappresenta la più grande fonte di inquinamento nelle città: è infatti responsabile per il 39% delle emissioni di monossido di carbonio nell’UE, per il 47% delle emissioni nelle aree urbane e per il 10% delle particelle PM2 e PM5.

Nel corso degli anni, il comparto ha subito profonde trasformazioni e innovazioni tecnologiche nella direzione di un minore impatto sull’ambiente, grazie all’introduzione di automezzi sempre più green e meno rumorosi, con minori consumi, minori costi di esercizio, maggiore sicurezza e maggiori performance in termini di portata utile; a tutto questo si sono inoltre accompagnate nuove strategie di allestimento dei mezzi per migliorare e agevolare le modalità di carico e scarico delle merci.

Questi significativi cambiamenti hanno determinato, nel complesso, un progressivo miglioramento dell’efficienza complessiva nella mobilità stradale delle merci, con una progressiva riduzione delle emissioni nocive per l’ambiente. La Commissione Europea ha presentato a inizio 2023 gli obiettivi ambientali per i mezzi pesanti, destinati a rivoluzionare l’attuale ripartizione modale del trasporto terrestre delle merci: si prevede un taglio delle emissioni nocive del 45% entro il 2030 e del 90% entro il 2040.

A tutto questo si sono poi aggiunte le nuove regole Euro 7 per le emissioni di inquinanti, di CO2 e del particolato; le nuove norme – che si applicheranno alle emissioni dai freni, dagli pneumatici e alla durata delle batterie – saranno rilevanti anche per i veicoli elettrici. L’entrata in vigore del provvedimento è prevista a partire dal 1° luglio 2025 per auto e furgoni e a partire dal 1° luglio 2027 per i veicoli pesanti immatricolati in Europa. Si tratta però di una tempistica che Acea (Associazione dei Costruttori Europei) ritiene irrealistica a causa del gran numero di modelli e varianti di veicoli che devono essere sviluppati, progettati, testati e approvati.

I vantaggi strutturali del trasporto stradale

Il trasporto merci su strada offre innumerevoli vantaggi rispetto ad altre modalità di trasporto, come: efficienza dei costi; consegna rapida e programmata; possibilità di effettuare consegne locali, oltre confine, a lungo o breve raggio anche nelle aree rurali; forte flessibilità del servizio; sensibili risparmi sui costi di imballaggio della merce ed elevata tracciabilità del carico e dell’automezzo. Inoltre, il trasporto stradale offre una certa comodità a livello di infrastrutture: a differenza di altre modalità – che hanno bisogno di specifiche infrastrutture per il carico e lo scarico quali porti, aeroporti, scali merci e/o terminal intermodali – è in grado di organizzare direttamente e senza trasbordi la consegna di una merce dal punto di carico a quello di scarico, in virtù della capillarità dei collegamenti della rete stradale e autostradale.

Si tratta poi di una tipologia di trasporto estremamente personalizzabile e flessibile, che viene incontro a qualsiasi richiesta ed esigenza del cliente: prevede varie formule di spedizione (in relazione ai quantitativi di merce da trasportare), servizi parcel per il collettame, servizi groupage, LTL (Less Than Truck Load) e Pallet Network per le partite di merce e servizi a carico completo, denominati FTL (Full Truck Load).

Tuttavia, il trasporto stradale delle merci è in qualche modo limitato dalle dimensioni dei veicoli utilizzati e dalle restrizioni di peso (al massimo circa 30 tonnellate di portata utile in Italia e circa 24-25 tonnellate in Europa). Un’altra limitazione è rappresentata dal fatto che risente delle condizioni meteorologiche e del livello di traffico e congestione della rete stradale.

Il progresso tecnologico degli automezzi

Sicuramente un non addetto ai lavori fatica a vedere le notevoli differenze che i veicoli industriali di oggi nascondono rispetto a quelli prodotti agli inizi degli anni Duemila. Lo sviluppo registrato negli ultimi anni dai mezzi pesanti (il riferimento è a tutti quei veicoli industriali che hanno una portata utile superiore alle 16 tonnellate) è legato fortemente all’innovazione tecnologica.

trasporto stradale delle merciA partire dalla fine degli anni Novanta, infatti, i principali costruttori europei hanno progettato e messo su strada una nuova generazione di veicoli industriali, con una netta distinzione tra la cabina e il pianale tecnico (formato dal pianale e da tutti gli altri organi meccanici) che garantisce un pavimento della cabina completamente piano e il massimo sfruttamento della sua volumetria; bisogna poi segnalare le innovazioni nelle componenti del telaio, degli assali, delle sospensioni, nonché l’impianto frenante e la catena cinematica, che è stata completamente rivista.

Vale la pena ricordare anche il notevole progresso tecnologico legato alla questione ambientale, con il passaggio dai motori classificati secondo le norme Euro 5 fino agli attuali Euro 6 (e già si pensa all’introduzione dei veicoli Euro 7). Proprio il motore, che nella maggior parte dei casi è basato su un’unità a 6 cilindri in linea da 12 litri, rappresenta per gli automezzi l’elemento più innovativo: molto spesso vengono impiegati motori turbodiesel con intercooler, equipaggiati con una testata integrale con 4 valvole per cilindro, albero a camme in testa e iniettori pompa a comando elettronico, con potenze che possono superare tranquillamente i 500-550 cavalli.

A questi propulsori vengono poi accoppiati diversi cambi, con scatole a comando manuale fino a 16 marce, oppure cambi automatici. Nella cabina, inoltre, la vecchia leva del cambio è stata rimpiazzata da un leveraggio retrattile, che permette di rendere più riposante la guida e di guadagnare spazio quando il conducente sta riposando.

Per migliorare le prestazioni del veicolo e al contempo ottimizzare i consumi energetici, molti costruttori hanno previsto una nuova tipologia di accoppiamento tra motore e cambio, dove una specifica programmazione migliora automaticamente le prestazioni del propulsore scegliendo autonomamente il rapporto più favorevole. Anche la catena cinematica ha abbandonato i tradizionali collegamenti meccanici e ora è alloggiata in un telaio ridisegnato secondo una concezione modulare, dove gli elementi sospesi (serbatoi, compressori, contenitori delle batterie) possono avere diverse sistemazioni, secondo le specifiche esigenze dell’allestimento dell’automezzo.

Sul telaio è possibile montare un ponte posteriore a semplice o a doppia riduzione; al suo interno, un nuovo assale ad alta resistenza assicura una maggiore direzionalità e un miglior controllo della guida. Il telaio presenta anche alcune interessanti novità per quanto riguarda l’architettura elettronica e la dotazione dell’impianto pneumatico: nel primo caso tutti i componenti dell’automezzo mantengono un controllo autonomo della parte elettronica, interagendo strettamente tra di loro allo stesso tempo; nel secondo caso, il microprocessore entra anche nella produzione d’aria, governando il compressore.

Il vantaggio principale di questo nuovo sistema è quello di eliminare un serbatoio dell’aria, con evidenti ricadute positive in termini di riduzione di peso e volume dell’automezzo. Sono stati particolarmente potenziati e resi più efficienti anche i sistemi frenanti, grazie all’introduzione del disco integrale.

Il controllo elettronico EBS offre diverse funzioni innovative, tra cui la gestione del freno motore sul bagnato (particolarmente utile nell’evitare pericolose sbandate), l’assistenza all’avviamento in pendenza e la gestione del differenziale. Inoltre, il sistema avverte il conducente in caso l’efficienza dell’impianto frenante scenda sotto il 40% o la temperatura d’esercizio dei freni superi i 550 °C. L’ESP (programma per il controllo della stabilità) ha una doppia funzione: corregge la traiettoria dell’automezzo in caso di sovrasterzo o sottosterzo ed evita il ribaltamento del veicolo.

Come scegliere l’automezzo pesante

Le modalità per la selezione del veicolo pesante più adatto alle specifiche esigenze aziendali sono legate a numerosi fattori (che in linea di principio dovrebbero essere verificati prima dell’acquisto) e alla natura e tipologia dello specifico utilizzo dell’automezzo. Per evitare di fare acquisti errati, ogni azienda dovrebbe prima di tutto mettere i venditori nelle condizioni di sapere quale sarà l’utilizzo del veicolo, così da selezionare gli obiettivi prioritari e stabilire le caratteristiche di base del mezzo: portata utile, relazioni di traffico (come servizi locali, nazionali e internazionali), percorrenze medie annue, volume di carico e altre caratteristiche peculiari delle specifiche categorie merceologiche da trasportare.

Per esempio, il trasportatore che utilizza un mezzo pesante per il trasporto primario di combustibili dalla raffineria al deposito di stoccaggio avrà la necessità di munirsi di un veicolo con minore tara possibile, che gli consenta un carico utile più elevato; il trasportatore di linea internazionale di prodotti industriali punterà la sua attenzione su fattori come l’affidabilità, le economie di esercizio e la capillarità della rete di assistenza; chi utilizza il mezzo per la distribuzione locale privilegerà gli aspetti legati a consumo di carburante, flessibilità di utilizzo, facilità di muoversi nelle aree urbane e nei piccoli borghi sparsi sul territorio nazionale.

Per individuare il veicolo più adatto alle specifiche esigenze aziendali, bisogna anche verificare altre caratteristiche dello specifico modello e della casa di produzione, come l’ampiezza della gamma in termini di offerta per: disponibilità di passi, portate, dimensioni interne, altezza da terra e lunghezza del pianale di carico.

Tra i punti da tenere in considerazione, un altro fattore è rappresentato dalla modularità e dall’ampiezza degli allestimenti possibili del veicolo: nell’ipotesi si voglia acquistare un veicolo con solo telaio, sarà estremamente importante l’ampiezza degli allestimenti compatibili a quello specifico automezzo. Infine, non si può dimenticare il livello di innovazione dei veicoli sotto il profilo della sicurezza attiva e passiva del mezzo e del conducente.

Le ultime innovazioni tecnologiche

Tra le nuove dotazioni e innovazioni tecnologiche dei veicoli industriali si segnalano:

  • sensori intelligenti di adattamento della velocità, grazie a cui una vibrazione sul pedale dell’acceleratore avverte il guidatore quando si supera il limite di velocità consentito;
  • dispositivo per la rilevazione dell’affaticamento e anti-distrazione, che verifica lo stato mentale e di stress dell’autista e lo costringe a sostare in caso di affaticamento;
  • luci di stop adattive, che attraverso il lampeggiamento indicano ai veicoli successivi sulla strada come la macchina precedente abbia dovuto frenare all’improvviso;
  • telecamera posteriore per rilevare la presenza di cose, pedoni e animali a garanzia di retromarce più fluide e sicure;
  • dispositivi per il controllo automatico della pressione degli pneumatici;
  • dispositivo Alcolock (collegato direttamente al motore) con una bocchetta nella quale l’autista deve soffiare prima di mettersi alla guida. Se il livello di alcool rilevato nel sangue supera il consentito, il sistema impedisce al motore di accendersi;
  • sistemi di ampliamento della visione diretta del conducente e di segnalazione, in caso di presenza di persone nei punti ciechi del veicolo.
VALUTARE LA PRODUTTIVITÀ DI UN AUTOMEZZO

MASSIMA DISPONIBILITÀ AL MINIMO COSTO

In linea generale, i veicoli devono possedere un’elevata produttività, un’ottima economia operativa e un’affidabilità assoluta. Il segreto sta nell’ottenere la massima disponibilità riducendo al minimo i costi e soddisfacendo al contempo le esigenze dei conducenti dell’automezzo.

PRINCIPALI REQUISITI 

Nell’ordine i principali requisiti che determinano il rendimento di un camion moderno per l’azienda sono: elevata affidabilità, intervalli temporali il più possibile ampi per effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria, costi operativi ridotti, ridotti consumi di carburante e al contempo elevato valore residuo al termine dell’utilizzo.

NUOVI SERVIZI AL CLIENTE

Oggi è diventato centrale anche fornire un servizio di assistenza e consulenza tecnica e finanziaria al cliente che ricerca la soluzione di acquisto più appropriata alle proprie specifiche esigenze.