Edificio Salubre: un evento di successo a Tecniche Nuove

Progettare, costruire e vivere in un ambiente sano, questi gli argomenti al centro del convegno “Edificio Salubre” al quale hanno partecipato numerosi professionisti tecnici (architetti, impiantisti, geometri e ingegneri). L’evento è stato organizzato da GT e dalle riviste Come Ristrutturare la Casa e Imprese Edili il 19 settembre presso la sede del Gruppo Tecniche Nuove a Milano.

L’inquinamento domestico

Agenzie governative e istituti di ricerca concordano: l’85% dell’inquinamento dell’aria nel nostro pianeta è all’interno di abitazioni, scuole e uffici cioè dentro i cosiddetti ambienti confinati. Come può succedere? Le fonti di inquinamento domestico sono molteplici: basti pensare ai prodotti chimici da materiali da costruzione e arredamento, oppure quelli utilizzati per le pulizie o di pitture e solventi, o ancora muffe, batteri, acari, fumo di sigaretta, senza dimenticare il monossido di carbonio o i gas di combustione fossile da camini e stufe.

Per rimediare, come ha spiegato l’ingegner Elena Formenti, è importante una progettazione fatta seguendo i criteri della bioclimatica (ovvero l’architettura che mira a controllare il microclima domestico, ad esempio con accorgimenti per la localizzazione e l’orientamento dell’immobile) e all’utilizzo di filtri naturali. Tra i metodi attivi, invece, un sistema di ventilazione e di ricambio e pulizia di aria progettato correttamente, o ancora la VMC (ventilazione meccanica controllata) o l’aspirazione centralizzata. Si possono anche utilizzare purificatori d’aria o deumidificatori.

La salubrità nel processo costruttivo

Nel corso del dibattito è stato ricordato che l’Oms definisce “sana” un’abitazione se è in grado di promuovere il benessere fisico, sociale e mentale (psichico) dei suoi occupanti attraverso una progettazione, costruzione, manutenzione e collocazione territoriale in grado di supportare un ambiente sostenibile e una comunità coesa.

Gaetano Settimo dirigente esperto della qualità dell’aria outdoor-indoor dell’Istituto Superiore della Sanità, ha affermato che «tra le politiche generali occorre inserire la diffusione alla popolazione delle informazioni relative alla qualità dell’aria indoor e ai rischi correlati insieme alle modalità per prevenirli. Accanto alla definizione di linee guida per la qualità dell’aria indoor e di standard di ventilazione, occorre promuovere l’impiego di prodotti ecologici e di edilizia sostenibile (reach, ecolabel, regolamento 305 sui prodotti da costruzioni) sviluppo di politiche urbane e risparmio energetico compatibili con la salubrità indoor».

Ed è con questo scopo che i lavori sono proseguiti lasciando ampio spazio anche al processo costruttivo, grazie anche ad alcune interessanti case history. Come quella portata da  Regina De Albertis (Impresa Borio Mangiarotti) e Paolo Cresci (Arup Italia) che hanno illustrato il processo di progettazione integrata della riqualificazione urbana di SeiMilano che si propone come un intervento innovativo che riduce l’impatto sulla natura e diventa promotore di un miglioramento delle condizioni dell’ambiente naturale e costruito nel quale si colloca.

Un risultato possibile considerando tutti gli elementi in gioco: energia, acqua, materiali, mobilità, beni e servizi. L’ambizioso obiettivo, che vuole diventare una best practice di rilievo internazionale, è quello di garantire la qualità della vita ai futuri abitanti e fruitori di SeiMilano facendo diventare veri e propri valori la Sostenibilità Ambientale, la Qualità della Vita, l’Innovazione Utile e l’Economia Circolare.

«Il miglioramento delle condizioni abitative può salvare vite umane – ha affermato quindi Paola Allegri, Presidente dell’Associazione Donne Geometraprevenire malattie, migliorare la qualità della vita, ridurre la povertà e aiutare a mitigare i cambiamenti climatici. L’impegno degli addetti ai lavori della filiera edilizia è quello di promuovere un alloggio sano per un futuro sostenibile ed equo. Da numerose indagini in edifici in cui erano stati segnalati problemi di salute o di comfort, il problema (in quasi la metà dei casi) era costituito da una ventilazione inadeguata e materiali nocivi. Altri studi condotti sugli uffici hanno accertato disturbi fino al 50% dei casi che hanno inciso sulla produttività. Alcuni studi italiani hanno focalizzato l’attenzione sui costi economici delle malattie legate agli edifici malati confermandone l’elevato impatto sociale, una riduzione del Valore degli immobili e le responsabilità civili e penali degli addetti ai lavori».

La manutenzione... questa sconosciuta
MARCO VIEL, ingegnere

Si è parlato nel dettaglio di salubrità dell’acqua, dell’aria e delle necessarie manutenzioni con l’ingegner Marco Viel: Quali sono gli elementi dell’acqua dannosi per chi abita la casa? Quali provvedimenti adottare? «L’acqua del sindaco è buona e ben controllata, ma a chi non è mai capitato di aprire il rubinetto di qualche casa di vacanza e vedere uscire acqua rossa? Abbiamo sporcato l’acqua con le tubazioni del nostro edificio, gli edifici vecchi sono tanti, così come le tubature, tubi con curve in acciaio non zincato che la ruggine aggredisce: noi beviamo dell’acqua non controllata a causa del nostro edificio.La filtrazione è una delle prime soluzioni, filtrare l’acqua all’ingresso dell’edificio può essere utile perché comunque ferma buona parte del particolato solido, ma se la sporco dopo il filtro (con le tubazioni) allora me lo prendo. Tra le soluzioni ci sono appunto i filtri da montare sotto il rubinetto della cucina, soluzione interessante ma che richiede una manutenzione importante perché non c’è niente di peggio di un filtro sporco. Personalmente rispetto a un filtro sporco preferisco non usare nessun filtro, perché oltre ad intasare (riducendo la portata) può essere la culla di una proliferazione batterica che senza il filtro non ci sarebbe stata. La seconda soluzione può essere un “addolcimento”, procedura standard che spesso non  non viene installata e quando lo è non viene mantenuta. L’addolcitore impedisce che il Carbonato di Calcio (calcare) si depositi, ma ha bisogno di una rigenerazione che in tante soluzioni tecniche avviene con il sale. Quando il deposito del sale si svuota mi capita spesso di trovare il manutentore che dice “il condominio ha deciso di non riempire il deposito salino per risparmiare”. Se consuma tanto vuol dire che ha addolcito molto l’acqua… è come non mettere la benzina nella macchina perché non voglio consumare! La manutenzione, questa sconosciuta (per molti edifici), è indispensabile perché non c’è una casa dove non ci siano inquinanti, il primo è il vapore acqueo che produciamo noi».

L’”Edificio Salubre” proseguirà con un progetto dedicato a questi temi durante le giornate di Saie Bari, dal 24 al 26 ottobre dove verranno raccontati i trend in atto, approfondite le tecnologie, soluzioni e sistemi evoluti in grado di migliorare le prestazioni degli edifici e aumentare il comfort di chi lo vive.

Lo scopo di queste iniziative è quello di «creare maggiore consapevolezza nell’utente finale rispetto a un tema importante e complesso come quello del benessere abitativo, grazie al contributo di tutti gli attori del processo, che va dalla progettazione alla costruzione fino alla gestione dell’edificio», così come hanno avuto modo di sottolineare i tre direttori delle testate promotrici, Daniela Dirceo, Livia Randaccio e Marco Cardinetti.

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