Negli impianti centralizzati dotati di pompe di calore alimentate da pozzi geotermici è indispensabile prevedere un sistema di filtraggio, in modo da preservare nel lungo periodo il funzionamento e la corretta gestione dell’intero sistema. In commercio si possono trovare svariate tipologie, il miglior suggerimento è quello di confrontarsi con lo studio di progettazione e il produttore del filtro stesso, per concepire l’applicazione più corretta.
Filtri sui pozzi geotermici, qualche esempio
Molto diffuso l’utilizzo di filtri di tipo ciclonico, il cui funzionamento è dato dalla velocità dell’acqua stessa, che, entrando tangenzialmente nel corpo del filtro, crea una vorticosità tale da proiettare verso l’esterno le parti in sospensione. La struttura del corpo conico fa sì che tali parti vengano trasferite nel serbatoio di raccolta. Le impurità convogliate nel serbatoio di raccolta vengono scaricate tramite la valvola a sfera posta sotto il filtro stesso.
I filtri autopulenti utili per installazioni a elevata domanda d’acqua, particolarmente adatti in grandi edifici residenziali, per la fornitura centralizzata e in applicazioni commerciali e industriali, funzionano con un sistema brevettato di lavaggio in controcorrente, che permette una pulizia rapida e accurata del filtro.
La procedura di lavaggio in controcorrente mette in moto un ugello rotante e genera un getto d’acqua mirato. Tutte le particelle di sporco vengono rimosse completamente. La programmazione dei cicli di lavaggio può essere fatta mediante l’utilizzo di servomotori elettrici, che aprono e chiudono la valvola in funzione del periodo impostato.
Questo genere di filtri solitamente viene dotato di un doppio manometro, lato ingresso e lato uscita, che permettono di verificare il reale intasamento della cartuccia filtrante.
L’impiego di tali filtri sui pozzi geotermici previene l’introduzione nel sistema di corpi estranei, come particelle di ruggine, trefoli di canapa e granelli di sabbia.
La manutenzione ordinaria di un filtro ricopre un aspetto fondamentale per garantire il funzionamento dell’impianto, in quanto un grado di sporcamento elevato può causare una riduzione di portata alla pompa di calore e, di fatto, un probabile fermo dell’impianto di produzione riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria.