Filtro per acqua autopulente

filtro WHOF1
WATTS presenta il nuovo filtro per acqua autopulente (WHOF1) con sistema di lavaggio in controcorrente per l’efficace rimozione di sedimenti

Il nuovo filtro proposto da Watts nasce per proteggere il sistema idrico delle unità abitative e commerciali dai sedimenti e dalle impurità presenti nell’acqua di rete.

Watts è da sempre impegnata nello sviluppo di tecnologie contro lo spreco e il miglioramento della qualità dell’acqua nelle abitazioni, negli edifici pubblici e commerciali come hotel, ristoranti e club sportivi. Tra le soluzioni proposte, per una migliore qualità dell’acqua, Watts presenta il nuovo filtro per acqua autopulente (WHOF1) con sistema di lavaggio in controcorrente per l’efficace rimozione di sedimenti.

Per prevenire i depositi di calcare da rubinetti, tubazioni e sistemi, oltre all’odore di cloro, Watts ha a disposizione la gamma completa di sistemi anticalcare Serie OneFlow, il filtro autopulente WHOF1, invece, è in grado rimuovere le impurità grossolane presenti nell’acqua di rete. Può essere installato da solo o abbinato ad uno dei modelli OneFlow in modo da fornire una soluzione completa per rimuovere i sedimenti e il calcare dalle tubazioni e dalle apparecchiature e proteggere così il sistema idrico negli edifici.

Come funziona il filtro autopulente?

Il filtro, di dimensioni ridotte, ha un contenitore in Pet trasparente, cartuccia in rete di acciaio inox 90 mcr e imbuto di scarico con sistema anti-inquinamento da riflusso. Le operazioni di pulizia sono semplici e alla portata di tutti: quando l’elemento filtrante è intasato, il controlavaggio viene attivato con la semplice apertura della valvola posta in fondo al bicchiere. Con questa operazione la cartuccia viene spinta verso il basso e si inverte automaticamente il flusso dell’acqua dall’interno verso l’esterno dell’elemento filtrante. Il flusso di acqua controcorrente pulisce il filtro, portando con sé particelle e sostanze depositate e convogliandole allo scarico. Alla chiusura della valvola, l’apposita molla interna riporta la cartuccia nella posizione di servizio.

Se da una parte l’acqua che scende dai nostri rubinetti, controllata dalle società di gestione, può contenere diversi minerali essenziali, come calcio e magnesio, i problemi dei depositi del calcare e quelli di sedimenti presenti nell’acqua di rete, possono non solo danneggiare nel tempo rubinetti, docce e punti d’uso, ma anche limitarne l’utilizzo. Inoltre, possono arrecare danni al sistema idrico e alle apparecchiature, rendendoli meno efficienti e causando un aumento dei consumi.