Gestione del trasporto. Con mezzi propri o di terzi?

trasportiUna corretta gestione del trasporto per le aziende del settore idrotermosanitario – e non solo – rappresenta una variabile strategica che influisce su tempi e costi di erogazione della prestazione e dal cui esito possono emergere importanti ricadute di ordine commerciale e marketing

Le scelte aziendali condotte nel corso degli ultimi anni per rispondere alle nuove logiche di mercato e consentire un miglioramento della risposta prestazionale in termini di efficienza ed efficacia della logistica hanno portato alla razionalizzazione di numero e dimensione dei magazzini e al contenimento delle scorte dei prodotti. La conseguenza più diretta di questo nuovo modello comportamentale ha complicato e reso sempre più strategica la corretta gestione del trasporto in termini di incremento della sua incidenza sul valore dei beni spediti e di importanza relativa nel garantire un adeguato livello di servizio nella gestione dell’ordine.

Da qui l’esigenza – di un numero sempre crescente di aziende – di dedicare al trasporto una sempre maggiore attenzione, cercando caso per caso soluzioni più razionali, più rispondenti alle specifiche esigenze del cliente, ma con uno sguardo sempre più attento alla sua incidenza economica sul valore della vendita.

Il trasporto come voce di costo

Numerose indagini e studi effettuati a livello nazionale e internazionale ci dicono che la voce trasporto rappresenta oramai per molte aziende il principale costo logistico e la sua corretta gestione rappresenta un fattore strategico della gestione aziendale, in quanto influenza direttamente e pesantemente il servizio al cliente. In passato l’attività di trasporto è stata spesso trascurata – con acquisti dai propri fornitori con resa franco destino e successive vendite alla clientela con resa franco partenza – al contrario oggi viene avvertita l’importanza di una sua corretta gestione, con la necessità di maggiore organizzazione e professionalità nella sua gestione complessiva.

Il dato che emerge analizzando diversi contesti aziendali, è che storicamente il trasporto non è mai stato considerato come una risorsa ma come un costo da sopportare e/o contenere. Nel tempo l’approccio delle aziende di produzione e commerciali al trasporto è stato fondamentalmente limitato all’aspetto costi e quindi al contenimento delle tariffe. In estrema sintesi le aziende si preoccupavano maggiormente dei problemi all’interno dei cancelli per risolvere i problemi di produzione e movimentazione interna e non di quello che avveniva all’esterno dei propri cancelli.

La logistica come fattore strategico

Fortunatamente oggi sono sempre più numerose le aziende che ritengono la logistica un’attività centrale nella distribuzione, per ridurre le inefficienze e farne un arma di differenziazione sul mercato con la qualità, flessibilità e affidabilità nella gestione della consegna al cliente. In alcuni casi il trasporto può addirittura rappresentare per le aziende un fattore strategico per la conquista di nuovi mercati e/o nuovi canali di vendita. Così le aziende esaminano con particolare attenzione tutte le possibili soluzioni, prendendo in considerazione oltre ovviamente ai costi, anche la qualità e l’affidabilità del servizio, i tempi di resa, la flessibilità espressa in termini di capacità di carico e di velocità di consegna ma anche nuove esigenze di rispetto e contenimento dell’impatto ambientale con soluzioni speditoriali alternative al solo trasporto stradale.

1L’Italia, registra a livello internazionale una alta incidenza del costo del trasporto se paragonata al valore del prodotto trasportato, legata alla collocazione geografica, bassa velocità commerciale dei veicoli, scarsa ottimizzazione dei carichi e forte incidenza dei km a vuoto degli automezzi. Ḕ opportuno osservare che l’incidenza del costo del trasporto, che normalmente prendono in considerazione le aziende di produzione e commerciali è una parte del costo complessivo. Molte volte non si tiene conto dei costi amministrativi, costi legati a danni e/o errori di consegna e infine ai costi per furti o rapine. Sotto questo ultimo aspetto, vale la pena di ricordare che ogni anno sono mediamente 8.000 i furti denunciati dalle aziende agli organi di vigilanza.

Infine si segnala la maggiore richiesta da parte delle aziende nel richiedere una maggiore integrazione e comunicazione con gli operatori (trasportatori, spedizionieri, corrieri, ecc.) a cui affidano la spedizione. Questo aspetto può trovare una soluzione con il collegamento informatico diretto o tramite internet che viene offerto dagli operatori più strutturati grazie all’adozione di tecnologie informatiche e di telecomunicazione, che consentono un risparmio di tempo per gli operatori del trasporto ed un collegamento in tempo reale per l’utenza nell’essere informati continuamente su posizionamento e stato di evasione delle consegne.

La domanda in materia di trasporto assume posizioni divergenti

Nella situazione attuale si riscontra una sostanziale diversità nella valutazione  percezione dell’importanza del trasporto. Se, nella vendita franco fabbrica, le aziende sono orientate a disinteressarsi alla spedizione, questo non si registra con la scelta del franco destino. Le aziende sembrano dimenticare troppo spesso, che dalla buona riuscita del trasferimento dipendono sia le condizioni della merce all’arrivo al cliente finale, che le inevitabili ripercussioni sui tempi di pagamento, nei casi in cui si registrano mancanze, rotture di prodotto o mancato reso di imballi come pallet ed altri imballi a rendere utilizzati molto spesso anche nel settore termosanitari.

Conto proprio o conto terzi: cosa scegliere

Appare evidente per quanto detto fin qui nell’articolo che la gestione del trasporto, si dimostra attualmente una leva determinante nel determinare il livello di fidelizzazione del cliente ed anche un forte differenziale nel livello di servizio percepito dal cliente. In sostanza non si vince con il prodotto ma con un equilibrato mix tra prodotto-servizio. Al giorno d’oggi molte aziende si sono interrogate sulla strada da scegliere tra il trasporto in conto proprio e quello in conto terzi. Ciò che appare chiaro – anche nel settore termoidraulico – è che non esiste una regola unica e condivisa, in molti casi le aziende tendono a bilanciare opportunamente tra gli automezzi di proprietà e quelli di terzi. Tentando di fornire una guida che evidenzi i punti di forza e di debolezza delle due possibili soluzioni è bene precisare che nel conto proprio è necessario preoccuparsi che il mezzo viaggi con un carico utile, acquisire carichi di ritorno, saturare se possibile la portata ed il volume di carico dell’automezzo, scegliere gli itinerari che minimizzano la percorrenza, limitare il più possibile le soste durante il percorso, predisporre un sistema di controllo dei costi e delle prestazioni svolte, considerare ed analizzare attentamente le caratteristiche tecniche degli automezzi e delle attrezzature e l’influenza che esercitano sul livello della prestazione logistica erogata al mercato, promuovere ed organizzare una efficiente e costante piano di manutenzione del parco automezzi, migliorare le operazioni di carico e scarico programmando i giri per effettuare le prese e la consegne, in modo da ridurre il più possibile le soste dell’automezzo. Al contrario utilizzando la formula del conto terzi, cioè affidandosi ad operatori specializzati, è necessario raggruppare le partite da spedire in modo da ottenere volumi e levati e quindi economie di scala, ridurre e selezionare il parco dei fornitori per tipologia di servizio (relazione nazionale ed internazionale, dimensione della spedizione e canale di vendita), stabilire degli impegni almeno a breve termine con il fornitore di servizi, programmare la propria attività di spedizione e comunicarla al trasportatore ed infine migliorare la capacità di analisi e di negoziazione del personale dipendente addetto alla gestione del trasporto.

Non esiste una regola fissa, ma solo alcuni principi generali nella scelta tra conto proprio e conto terzi. Certamente scegliendo la logica del conto proprio c’è un maggiore controllo dei flussi, non si subiscono le programmazioni a breve dettate dal fornitore di trasporto, offre la possibilità di creare delle ottimizzazioni (se possibili e facilmente identificabili) ed è possibile rispondere con maggiore reattività alle specifiche esigenze del cliente (vedi possibilità di gestire un ordine con consegna nella stessa giornata).

Agli aspetti positivi legati a una gestione del trasporto con mezzi di proprietà si registra però un rovescio ella medaglia e precisamente: ha costi superiori e fissi rispetto al conto terzi, è più rigido per la necessaria selezione di modalità e mezzi disponibili ed è comunque adeguato ad una domanda costante, quindi mal si presta ad una domanda saltuaria e/o con picchi stagionali.

Al contrario la soluzione del conto terzi consente una maggiore flessibilità e risponde efficacemente nei casi di una domanda saltuaria e consente di trasformare un costo da fisso in variabile (in relazione alle quantità di prestazione ordinate). Inoltre richiede buone capacità di negoziazione con il fornitore di trasporto, conoscenza del mercato ed in molti casi porta a controllare molto il costo, ma poco il livello di servizio. La perdita di contatto con il cliente nel momento della consegna fisica dei prodotti ordinati – nel caso  dei prodotti termosanitari – è una variabile determinante per fidelizzare e soddisfare le esigenze e le aspettative del cliente.

 

Le leve su cui agire per migliorare il servizio e ridurre i costi di trasporto

  • Baricentrare il magazzino rispetto ai luoghi di vendita
  • Individuare la tariffa giusta per singolo rapporto costo/ prestazione
  • Individuare il fornitore giusto per singola prestazione (luogo, canale di vendita, etc.)
  • Semplificare la distribuzione
  • Semplificare le tratte
  • Eliminare i doppi controlli che fanno perdere tempo
  • Creare unità economiche di trasporto
  • Utilizzare specialisti piccole partite (sinergie con altri operatori – multipick)
  • Nel collettame classico (multidrop e accorpamento corrieri): prediligere specialisti per area geografica e prediligere specialisti per canale
  • Quando possibile effettuare consegne dirette (flusso teso)

 

 

 

di Paolo Sartor