
Sono attualmente in inchiesta pubblica preliminare due progetti di norma avanzati dal CIG dal titolo: “Infrastrutture del gas. Stazioni di controllo della pressione del gas alimentate con pressione di monte maggiore di 0,04 bar e minore o uguale a 5 bar. Parte 1 (termini e definizioni) e Parte 2 (progettazione e collaudo)”.
Le norme UNI 8827-1 e UNI 8827-2, attualmente in inchiesta pubblica sul sito dell’UNI – elencano i termini e le definizioni, prescrive i criteri generali per la progettazione, la costruzione e l’installazione degli alloggiamenti e per la progettazione, la costruzione e il collaudo delle stazioni di controllo della pressione.
La norma tratta le stazioni di controllo della pressione e degli eventuali sistemi di misurazione per gas canalizzati, che sono alimentate da condotte con MOPu > 0,04 e ≤ 5 bar, funzionanti con pressione a valle non maggiore di 0,04 bar per gas della prima e seconda famiglia secondo la UNI EN 437, impiegati per alimentare una rete di distribuzione o direttamente utenze diverse da utilizzi esclusivamente tecnologici, intese ad esempio come quelle allocate presso le abitazioni del consumatore che acquista gas per uso proprio (per cottura e/o condizionamento ambientale e/o produzione acqua calda sanitaria).
Inoltre, per i gas della terza famiglia secondo la UNI EN 437, la norma si applica ai sistemi di controllo della pressione del gas, limitatamente agli schemi impiantistici e per una pressione di valle < 0,07 bar, mentre per le attrezzature, gli insiemi e le disposizioni di progettazione, costruzione, installazione ed esercizio del deposito di GPL valgono le specifiche disposizioni contenute nelle regole tecniche di prevenzione incendi.
L’aggiornamento della norma si rende necessario per un allineamento alle nuove edizioni delle UNI 10619 (Stazioni di controllo della pressione e di misura del gas) e della UNI 9860 “derivazioni utenza” nonché per l’aggiornamento degli schemi impiantistici.
La nuova norma consentirà di disporre di uno strumento che definisce i criteri della verifica di sicurezza, oltre agli impianti domestici e similari, anche a quelli di ambiti diversi (di tipo extradomestico e per l’ospitalità professionale), in coerenza con il corpus normativo di riferimento (impianti e derivazioni di utenza).