Innova. Crescere attraverso l’evoluzione

Studiata per tutte quelle situazioni in cui non si hanno a disposizione spazi per l’alloggiamento dell’unità esterna, la nuova pompa di calore monoblocco canalizzata 3in1 Mono allarga il range di applicazioni possibili grazie al semplicissimo utilizzo

Innova è giovane, ma si delinea già sul mercato italiano ed europeo come una realtà in forte sviluppo, che sta trasformando il mondo delle pompe di calore alzando l’asticella in fatto di prestazioni e design.

Nata in Italia nel 2004, Innova si distingue nel setto­re delle energie rinnovabili mediante lo sviluppo di si­stemi avanzati per il comfort climatico in ogni sta­gione: pompe di calore, climatizzatori senza unità esterna, fan coil e unità per la Ventilazione Meccanica Controlla­ta. Il leitmotiv è uno: realizzare prodotti funzionali, belli estetica­mente e in grado di garantire il minimo impatto ambientale con un elevato livello tecnologico.

A raccontarci la florida attualità è la voce di Ilario Zanetti, Pre-sales Management dell’azienda.

Nell’ultima intervista abbiamo parlato ampiamente dell’innovativa pompa di calore STØNE. Come sta rispondendo il mercato? 

Ilario Zanetti, Pre-sales Management di Innova

«Con estremo entusiasmo. Si tratta di una soluzione che dà agli installatori la possibilità di applicare la pompa di calore (con le sue caratteristiche di funzionamento a bassa temperatura e di risparmio energetico) in quei contesti dove la tecnologia attuale non riesce a essere così efficace. Progettisti, installatori e uten­ti finali stanno sempre più comprendendo come STØNE sia in grado di stravolgere i canoni a cui siamo abituati».

Può ricordare brevemente ai lettori di che tecnologia stiamo parlando? 

«La pompa di calore utilizza una tecnologia interna assoluta­mente nuova ed esclusiva e si presenta con un’unità esterna dal design unico, che permette un’installazione senza ingom­bri: il layout prevede elementi tecnici non in vista e presa d’a­ria frontale con ventilatore radiale che direziona il flusso vertical­mente sullo scambiatore ad aria collocato all’interno.

STØNE può essere incassata nel muro perimetrale esterno, combinan­do design, eccellenza tecnologica, avanguardia nelle prestazio­ni, flessibilità e facilità d’uso e installazione. STØNE è la “pompa di calore che non devi più nascondere”: rispetto alle tradiziona­li unità esterne ingombranti e antiestetiche, si integra perfetta­mente su balconi, terrazzi e outdoor di condomini e contesti di pregio, senza rinunciare all’efficienza. Il range di potenza va da 5 a 20 kW per le pompe di calore monoblocco, quelle splittate e quelle con unità per la produzione di ACS».

STØNE è una pompa di calore che si integra perfettamente su balconi, terrazzi e outdoor di condomini e contesti di pregio senza rinunciare all’efficienza. Il layout prevede gli elementi tecnici non in vista e presa d’aria frontale con ventilatore radiale, che direziona il flusso verticalmente sullo scambiatore ad aria collocato all’interno

Cosa può dirci invece dei nuovi prodotti sul mercato? 

«C’è la nuova pompa di calore monoblocco canalizzata 3in1 Mono, che allarga il proprio range di applicazioni grazie al sem­plicissimo utilizzo. È infatti studiata per tutte quelle situazioni in cui non si hanno a disposizione spazi per l’alloggiamento dell’u­nità esterna (immagine in apertura).

3in1 Mono è composta da due moduli differenti: un’unità pompa di calore e un modulo ACS completo di bolli­tore da 200 litri; la particolarità del prodotto risiede nel fatto che unità esterna e interna sono condensate in un’unica macchina, con tutti i componenti al suo interno.

Sulla facciata dell’edificio appaiono quindi solo due griglie metalliche verniciabili e i due fori per l’espulsione e l’immissione dell’aria: la mimetizzazione è assoluta in qualsiasi contesto abitativo. La pompa è installabile anche in assenza di balcone o spazio esterno nelle tre differenti configurazioni: singola o con abbinamento dei moduli verticale od orizzontale. Il range di potenze va da 5 a 9 kW con resisten­za elettrica di backup di serie».

Su cosa sta lavorando attualmente il vostro team R&S? 

«Il nostro dipartimento Ricerca&Sviluppo è il cuore pulsante di Innova, poiché l’innovazione è il nostro core business. La direzione è sicuramente quella dell’elettrificazione dei consu­mi termici con sistemi full electric, l’unico modo per poter dav­vero raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il 2050. Inoltre, l’Osservatorio della Comunità Europea ha ri­velato che si sta allargando la forbice tra edifici esistenti e nuove costruzioni, che nel 2050 rappresenteranno soltanto il 20% del totale. È quindi importante concentrare la nostra attenzione sul­le soluzioni per la riqualificazione del patrimonio esistente».

Siete quindi concentrati sulle “soluzioni a scomparsa”? 

«Esattamente. Innova propone nelle diverse gamme soluzioni in pompa di calore e fan coil a totale scomparsa che – oltre a ec­cellere per l’alta efficienza energetica, l’elevato comfort termo­acustico e per l’eccezionale qualità dell’aria – sono in grado di soddisfare, grazie al loro raffinato design minimalista, qualsia­si esigenza di integrazione architettonica ed estetica, indispen­sabile sia nel caso di edifici di pregio, sia nella personalizzazione degli spazi abitati. STØNE, così come tutti gli altri prodotti Inno­va, è disegnata da Luca Papini in collaborazione con il centro R&D, e nel 2021 è stata selezionata per l’ADI Design Index».

Ci sono altri temi chiave? 

«Il nostro team di R&S sta lavorando sul nuovo terminale Wa­terloop Heat Pump, che sfrutta una tecnologia esistente da ol­tre trent’anni nel terziario e nei centri commerciali, ma non utiliz­zata nel residenziale. Il tema fondamentale è la “riqualificazione dell’esistente con il sistema Waterloop Heat Pump”, mentre i protagonisti sono gli edifici alimentati con fonti fossili e con ter­minali ad alta temperatura, dove diversi ostacoli tecnici frenano l’uso delle PdC come diretto sistema di generazione».

Può approfondire i dettagli tecnici?

«Il sistema ad anello d’acqua si compone di un circuito idraulico di tipo chiuso a due tubi (impianto esistente) mantenuto a tem­peratura neutra (circa 20-25° C in estate/inverno) grazie a siste­mi di dissipazione o integrazione termica, con una PdC, primo salto di temperatura, in sostituzione del generatore fossile esi­stente.

Il circuito funge da sorgente per i terminali in pompa di calore acqua/aria (WLHP) posizionati negli ambienti da clima­tizzare in sostituzione dei terminali esistenti. Si tratta del pun­to chiave di questo sistema: in riscaldamento i terminali attin­gono calore dall’anello, mentre in raffrescamento lo riversano.

È un terminale di design ad altissima efficienza con circuito frigo­rifero con R290 (propano) per garantire riscaldamento e raffre­scamento mantenendo le tubazioni esistenti».

INNOVA SUL MERCATO
La svolta a livello commerciale si ha nel 2012, quando Innova decide di investire nella creazione di una rete commerciale in Italia e all’estero, proponendosi sia alla distribuzione sia a partner industriali con le proprie soluzioni per cooperazioni a marchio di livello internazionale. È da sottolineare l’exploit dell’azienda: se nel 2011 i collaboratori erano 15, oggi sono oltre 300, con un fatturato che aumenta in modo esponenziale.

«Oggi abbiamo circa 25 agenzie commerciali in tutta Italia e decine di centri assistenza capillarmente distribuiti e in costante espansione, che seguono la crescita dell’azienda; è fondamentale che insieme al prodotto venga implementata anche l’assistenza, che, del resto, costituisce il 50% della soluzione.

Per quando riguarda il canale distributivo, Innova segue il mercato lungo, quindi il rivenditore idrotermosanitario è il nostro interlocutore di riferimento. È lui la nostra vetrina sul mercato, in grado di interfacciarsi con l’installatore e il cliente finale.

Innova è una freccia all’arco del trade, grazie all’opportunità di offrire prodotti realmente innovativi in grado di fare la differenza in ambito climatico», conclude Zanetti.