
Nel panorama della transizione energetica, il tema della riqualificazione degli edifici esistenti è sempre più centrale. Sul tema, Innova ha molto da raccontare grazie alla costante attività di ricerca e sviluppo e alla capacità di proporre prodotti innovativi, pensati per rispondere alle nuove esigenze del mercato.

L’approccio di Innova, basato su ricerca, formazione e attenzione alle reali esigenze del mercato in materia di climatizzazione ed efficienza energetica, rappresenta un modello virtuoso per la transizione energetica dell’edilizia italiana ed europea.
Abbiamo intervistato l’ingegner Ilario Zanetti, responsabile prevendita, per approfondire strategie, prodotti di punta e visione futura dell’azienda.
Quali sono oggi i prodotti best seller?
«Innova ha molti prodotti che si adattano al tema del parco immobili esistente, perché la riqualificazione degli edifici sarà il mercato del futuro, soprattutto in ottica di transizione energetica e decarbonizzazione. I nostri due prodotti di punta sono WLHP (Water Loop Heat Pump) e la pompa di calore Støne.

WLHP è un terminale in pompa di calore progettato per la riqualificazione impiantistica degli edifici esistenti con impianti centralizzati, come condomini, uffici, case di riposo, alberghi e ville costruite dagli anni ’60 in poi.
Questi edifici hanno impianti datati, spesso dimensionati per lavorare ad alta temperatura e con radiatori che fanno solo caldo. Con il sistema WLHP, invece, si trasforma l’impianto esistente in un anello d’acqua a bassa temperatura (20-25 °C), sostituendo i radiatori con terminali in pompe di calore che, lavorando sull’anello d’acqua, possono produrre sia caldo che freddo.
Questo sistema, in virtù della bassa temperatura dell’anello, permette una significativa riduzione delle dispersioni della rete di distribuzione, migliorando l’efficienza dell’impianto e offrendo comfort sia in inverno sia in estate, senza interventi invasivi sulle tubazioni esistenti».
La pompa di calore Støne, invece?
«Støne è la pompa di calore che rivoluziona la tecnica e l’estetica del settore, proponendosi come soluzione di design pensata su misura per l’ambito residenziale. Può essere appoggiata o incassata a muro, risolvendo i problemi di spazio e impatto estetico tipici delle soluzioni tradizionali.
È pensata per contesti urbani, villette a schiera o edifici storici dove lo spazio è limitato. Inoltre, tutti i nostri prodotti sono metallici, verniciabili e personalizzabili, per integrarsi al meglio in ogni contesto».

L’innovazione tecnologica nasce da una richiesta di mercato o da un’intuizione interna?
«Assolutamente da entrambe le cose. Innova, come suggerisce il nome, è un’azienda italiana che crede fortemente nello sviluppo di soluzioni che facciano davvero la differenza. Investiamo costantemente in ricerca e sviluppo, con una divisione dedicata (Innova Engineering) che lavora su orizzonti temporali lunghi, indipendentemente dai ritmi produttivi.
Collaboriamo anche con università ed enti di ricerca, per anticipare le esigenze del mercato e sviluppare tecnologie come nuovi refrigeranti (propano), sistemi di accumulo energetico a cambiamento di fase e l’integrazione dell’intelligenza artificiale per l’autoadattamento dei sistemi».
Dove sono maggiormente concentrate le attività di ricerca & sviluppo?
«Il nostro sforzo costante è quello di sviluppare prodotti e sistemi in grado di dare risposte concrete alle nuove esigenze dell’edilizia, sia in termini di comfort sia in termini di efficienza energetica. L’edificio moderno ha bisogno di soluzioni a bassa temperatura, terminali idronici sottili, estetici e silenziosi, capaci di lavorare sia a caldo che a freddo.
La nostra gamma spazia dalla pompa di calore ai terminali, dalla ventilazione meccanica ai sistemi di supervisione, per offrire una soluzione completa con impianti integrati e performanti».
Il manager sottolinea anche l’importanza della formazione tecnica costante, sia in azienda che sul territorio, con programmi di aggiornamento mirati. «Il cliente in visita in azienda viene ospitato in un hotel della zona riqualificato con le nostre tecnologie, che utilizziamo come showroom e luogo di formazione esperienziale».
Quali sono i vostri obiettivi strategici per i prossimi anni?
«Non ci poniamo limiti. L’azienda sta crescendo molto, anche in un contesto di mercato complesso come quello post-incentivi 110%. Il focus resta la riqualificazione dell’esistente e la diffusione delle pompe di calore estetiche, sia in Italia che all’estero. Il mercato americano, in particolare, rappresenta una nuova frontiera di sviluppo.
La soddisfazione più grande? Sentire che di Innova si parla bene, che i nostri prodotti sono riconosciuti per la loro qualità e innovazione e siamo riusciti a portare qualcosa di diverso e utile nel settore».

Quale può essere un caso emblematico di applicazione delle vostre soluzioni?
«Posso fare riferimento a un intervento su un palazzo della Regione Trentino, dove installeremo 100 Water Loop, sostituendo il generatore di base con pompe di calore geotermiche e i terminali interni con le nostre soluzioni WLHP, mentre le tubazioni esistenti rimarranno inalterate.
Un altro caso significativo è quello di un hotel a Bolzano, dove abbiamo riqualificato l’impianto senza interrompere l’attività, offrendo caldo e freddo con rapidità e minimo impatto. Questi esempi dimostrano come sia possibile intervenire in modo innovativo, veloce e poco invasivo anche su edifici abitati e operativi».
Qual è il potenziale dell’azienda oltre i confini italiani?
«L’Europa rappresenta una grande opportunità, con 35 milioni di edifici da riqualificare nei prossimi vent’anni. La chiave sarà una legislazione chiara e incentivi mirati. Siamo già presenti anche negli Stati Uniti, dove stiamo riscontrando un grande interesse per i nostri prodotti all-in-one, semplici da installare e adatti alle specificità del mercato americano».