Pedrollo, innovazione e qualità, i motori della crescita

croPedrollo SpA, una delle aziende di riferimento nel mondo per il settore delle elettropompe, è fra le maggiori società metalmeccaniche del Nordest. Fondata nel 1974 dal Cavaliere del Lavoro Silvano Pedrollo, presidente della società (affiancato dai figli Giulio e Alessandra nel ruolo di amministratori delegati), ha una vocazione globale ma opera interamente in Italia

Anche se esporta il 90% del prodotto in oltre 160 Paesi, progettazione e produzione di Pedrollo SpA restano a San Bonifacio, nei pressi di Verona, dove gli stabilimenti sono un vero e proprio distretto di oltre 100 mila metri quadrati. Il fatturato dell’azienda, che ha sette filiali dirette nel mondo, è di 159 milioni con 460 addetti. Con le cinque aziende che fanno capo alla Pedrollo, il gruppo ha nel complesso un fatturato di 210 milioni con 650 dipendenti. In 40 anni non c’è mai stato un licenziamento né un solo giorno di cassa integrazione

La Pedrollo produce – in impianti a elevata automazione – 2,5 milioni di elettropompe l’anno, suddivise tra sommerse, sommergibili e di superficie, per usi domestici, agricoli e industriali. Certificazioni e controlli garantiscono competitività a un’azienda che reinveste in ricerca e sviluppo tutti gli utili generati e adotta soluzioni originali in campo meccanico, nel design e nell’elettronica: un patrimonio intellettuale di creatività e tecnologia tutelato da oltre 150 brevetti e da un’assidua lotta alla contraffazione.

Ad affiancare la visione imprenditoriale non possono mancare l’etica e il rispetto, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Di qui le iniziative di responsabilità sociale e un’attività costante per cultura, istruzione, salute e ambiente, sia in ambito locale che nei Paesi in via di sviluppo. La Pedrollo fa della movimentazione dell’acqua, il suo core business imprenditoriale, un impegno sociale rivolto ai popoli più disagiati: grazie al Progetto Acqua ha infatti portato (soprattutto in Africa) 1200 pozzi in grado di dissetare più di due milioni di persone.

Per conoscere meglio questa realtà abbiamo intervistato Silvano Pedrollo, presidente della società.

Quali sono le ultime tendenze del vostro mercato di riferimento?

Il mercato delle elettropompe è sempre più evoluto, con una clientela che presenta esigenze complesse e che richiede la massima flessibilità non solamente in Italia ma anche all’estero. Questo ci ha spinto a modificare il concetto di proposta commerciale, passando dall’offerta del semplice prodotto alla proposta di una soluzione integrata: non più solo la pompa ma un sistema di pompaggio, che consenta all’operatore di avere il massimo controllo sull’utilizzo. In altre parole, per quanto specializzate siano le elettropompe che immettiamo sul mercato, non possiamo immaginare di coprire tutti i possibili utilizzi, e quindi occorre fornire al cliente gli strumenti e i mezzi per farlo.

Solo per citare un esempio: se c’è un’alluvione e ci si sveglia con i garage inondati non basta una buona pompa: ci vuole un cavo di alimentazione di lunghezza adeguata, una manichetta già pronta all’uso, il filtro… così la pompa diventa un sistema, si trasforma in un kit che rappresenta la soluzione al problema del cliente. È la stessa logica per la quale si può fornire la pompa collegata a un sistema di controllo della pressione. Fin qui per quanto riguarda il prodotto. Invece per gli aspetti più organizzativi del mercato ci stiamo orientando da un lato a incrementare il numero dei clienti, e dall’altro a consolidare il nostro servizio post vendita con una maggiore offerta di centri assistenza diffusa sul territorio.

foto 2Qual è la vostra filosofia riguardo la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie?

In Pedrollo è l’innovazione che da oltre 40 anni ci permette di crescere e restare competitivi. Investiamo ogni anno una cifra pari al 15% del fatturato in ricerca e sviluppo e per migliorare i processi produttivi, contro una media di settore che non supera il 2%. Non c’è un reparto nel quale l’innovazione sia prevalente, perché non è la singola macchina a fare la differenza: quel che conta è che la visione di sviluppo sia costante e condivisa a tutti i livelli. Qui si produce per innovare e si innova per produrre, anche nelle piccole cose: non solo tecnologia, prodotto e produzione, ma anche gli acquisti, la filiera della logistica, l’attività commerciale, il design”.

Siamo un’azienda molto verticalizzata e puntiamo alla massima autosufficienza tecnologica: siamo in grado di produrre da soli, o di far produrre su nostra richiesta, tutto quanto occorre al processo produttivo, dalla produzione di motori elettrici alla pressofusione di alluminio, lo stampaggio in acciaio inox, le lavorazioni degli alberi, quelle meccaniche… Un esempio? Uno dei nostri obiettivi è ridurre i tempi di produzione: negli ultimi dieci anni, grazie a una linea completamente automatizzata, la realizzazione di un avvolgimento è scesa da 4-5 minuti a 15 secondi. Moltiplicato per le oltre 2,5 milioni di volte l’anno in cui avviene questo comporta un risparmio di tempo tutt’altro che trascurabile.

Su quali prodotti avete puntato quest’anno?

La nostra area commerciale presidia tutti i settori con prodotti che vengono costantemente aggiornati sia dal punto di vista tecnologico che per adattarli alle necessità specifiche della clientela. In ogni mercato, sia in Italia che all’estero, abbiamo una particolare attenzione nella scelta dei prodotti da indirizzare ai potenziali acquirenti. Non si possono promuovere le stesse pompe ovunque ed è necessario tenere conto dei problemi economici, ambientali e sociali: è evidente che ai Paesi poveri è impossibile vendere prodotti che costano più di quanto possano sostenere col loro reddito. Per quanto riguarda invece l’Italia al momento stiamo puntando sulle pompe sommerse e su quelle per il drenaggio, che stanno raccogliendo molti consensi.

È possibile tracciare un identikit dei vostri clienti?

È abbastanza facile: infatti la quasi totalità della nostra clientela, diciamo il 90-95%, proviene da tre ambiti prevalenti. Il primo è il vasto settore che raccoglie la movimentazione dell’acqua per gli utilizzi idraulici, termici e sanitari, il secondo è il segmento elettromeccanico, mentre il terzo comprende chi lavora nel comparto agricolo, soprattutto nel campo dell’irrigazione. Va comunque sottolineato che un’azienda che aspiri a una posizione di leadership non potrebbe limitarsi a seguire solo i clienti principali, ma deve offrire prodotti adeguati anche alle nicchie di mercato per non lasciare spazi ai competitor e anzi per proiettarsi su nuovi scenari.

Quanto è importante la formazione per voi? Quali sono le vostre iniziative di formazione?

Lo sviluppo delle competenze è uno tra i fattori competitivi cui diamo più importanza, e ciò vale sia all’interno che all’esterno dell’azienda. In Pedrollo per esempio è attiva da anni la Management School, una struttura di formazione che offre corsi destinati ad arricchire il bagaglio tecnico e professionale e a far crescere le conoscenze e la cultura d’impresa. Ben altro discorso, seppure improntato alla stessa logica di sviluppo, è la formazione dedicata al mondo commerciale. Riteniamo infatti necessario che i rivenditori e il loro personale siano in grado di affiancare e assistere il cliente lungo tutto l’arco di vita del prodotto.

La formazione a distanza e addirittura sul posto è anche una caratteristica dei nostri addetti commerciali, che colgono l’occasione degli incontri con i clienti per fornire le spiegazioni e i dettagli sulle innovazioni del prodotto. Un aspetto non meno importante è la formazione in azienda, un approccio opposto ma altrettanto funzionale per lo sviluppo delle competenze: invitiamo in azienda addirittura i clienti dei nostri clienti perché vedano i processi produttivi e imparino a conoscere le innovazioni, le caratteristiche e gli aspetti chiave dei prodotti.

Quali strategie commerciali avete attuato nei confronti del trade?

La risposta in questo caso è semplice ma tutt’altro che scontata: con i clienti, che sono i nostri interlocutori più importanti, bisogna essere sempre più presenti, non lasciarli mai da soli. Guai se un cliente dovesse percepire che l’azienda gli ha voltato le spalle o che è troppo impegnata a fare altro per dargli ascolto: la sensazione di disinteresse è la prima crepa in un rapporto tra l’azienda e il mercato ed è estremamente difficile da sanare. Per questo il nostro impegno è garantire sempre una presenza sul territorio che sia costante e anche personale, mettendoci la faccia. Questo vale sia quando si tratta di fare promozione insieme per i nuovi prodotti che a proposito della formazione, ma il processo inizia molto prima: quando progettiamo le nuove pompe vogliamo che siano semplici, affidabili, che garantiscano performance sempre migliori con consumi contenuti, a prezzi che ne favoriscano la commercializzazione. Immettendo un prodotto nuovo sul mercato, firmiamo con il cliente una sorta di contratto che è un impegno di qualità, e la nostra forza dipende dalla capacità di onorare questo accordo.

Come viene caratterizzata la vostra presenza presso i punti vendita?

Prima di tutto è necessario che la corporate image dell’azienda sia condivisa dai protagonisti a vario titolo della filiera commerciale. Vuol dire esigere e ottenere il rispetto sostanziale non soltanto del brand e delle sue varie declinazioni – dal logo al packaging, dalla pubblicità fino alla presenza a fiere ed esposizioni – ma anche dei nostri principi, dei valori e della visione. Un allineamento che riteniamo indispensabile per trasmettere ovunque un messaggio di qualità e rigore, rispetto e trasparenza, innovazione e sostenibilità. Ma detto questo non escludiamo l’opportunità di adattare la nostra presenza alle preferenze, ai gusti dei mercati in base ai vari territori: la pubblicità perfetta in un continente può non essere efficace in un altro, e anche l’approccio commerciale migliore con il cliente può assumere forme diversissime tra un Paese e quello vicino. I nostri rappresentanti sanno cogliere e interpretare le preferenze dei clienti, così il coordinamento non è conflittuale ma arricchisce entrambi.

ABox1l Quirinale per il Premio Leonardo Qualità Italia 2015

Un riconoscimento al costante impegno nell’innovazione e al contributo per il consolidamento del Made in Italy nel mondo, oltre che per le iniziative di solidarietà sociale: è con queste motivazioni che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato a Silvano Pedrollo il Premio Leonardo Qualità Italia 2015. Alla cerimonia che si è tenuta al Quirinale hanno preso parte anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e la presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini.

“La ricerca della qualità attraverso la ricerca e lo sviluppo del prodotto e del processo è da sempre l’obiettivo della nostra azienda – ha sottolineato l’ing. Pedrollo –. Sono grato al Comitato Leonardo per questo riconoscimento, perché il premio testimonia soprattutto il valore della nostra visione di sviluppo continuo e l’impegno di tutti i dipendenti: la formula che ci permette di competere nel mondo nel segno dell’eccellenza e del Made in Italy, accanto alla costante visione etica e sociale”.

“L’Italia possieda straordinarie risorse che costituiscono un ponte prezioso verso il futuro. Per tornare competitivi – ha detto Mattarella – occorre avere fiducia in noi stessi, oltre a un modello di sviluppo basato su qualità, conoscenze e importanti investimenti nell’industria e in un capitale immateriale fatto di capacità e competenze. Il rispetto dei valori etici per l’impresa è essenziale – ha aggiunto elogiando il Progetto Acqua della Pedrollo -: non solo per la reputazione ma per le ricadute sul sistema e per una corretta dinamica concorrenziale. E l’impegno sociale in Italia e nel mondo come fattore di rilevanza strategica sarà sempre di più un elemento qualificante per le nostre aziende”.

“I Premi Leonardo evidenziano che l’eccellenza italiana poggia su una solida base industriale – ha aggiunto Luisa Todini -. L’export ha un ruolo strategico e il Made in Italy è il traino ideale per un sistema manifatturiero fatto di qualità e di creatività riconosciute anche dai nostri competitor”.

Prodotti all’insegna dell’innovazione

box 2- Plug&DrainPLUG & DRAIN è un kit di emergenza per affrontare allagamenti di garage, cantine e piani interrati in caso di alluvioni. Tutto l’occorrente sta in una cassetta pronta all’uso: una elettropompa sommergibile TOP2 FLOOR con un raccordo rapido per la manichetta, 10 metri di cavo di alimentazione con interruttore a galleggiante, una manichetta in PVC da 15 metri e la cassetta stessa che fa anche da filtro per evitare che i residui ostacolino l’aspirazione dell’acqua.

box 2 -JSW2JSW è una serie di pompe autoadescanti da poco rinnovata nell’intera gamma, composta da modelli da 0,50 e 0,85 Hp (JSW 1), da 1 e 1,5 Hp (JSW 2) e da 1,5 a 3 Hp (JSW 3). I nuovi prodotti presentano un livello di rumorosità e tempi di adescamento ridotti mediamente del 10%, garantiscono un risparmio energetico che arriva fino al 50% grazie a nuove caratteristiche idrauliche e sono più protette contro la ruggine grazie a un trattamento a base di resina epossidica.

PBox 2 - PlurijetLURIJET sono elettropompe multi giranti autoadescanti con corpo pompa in acciaio inox consigliate per aspirare acqua pulita anche in presenza di aria miscelata al liquido pompato. Silenziose, affidabili e a basso consumo energetico sono consigliate per usi domestici e civili, in particolare per la pressurizzazione e distribuzione dell’acqua in accoppiamento a serbatoi autoclavi, il recupero di acqua piovana e sistemi di irrigazione.

Box 2- RX VortexRX e RX VORTEX sono elettropompe sommergibili per il drenaggio di acque chiare, adatte al prosciugamento di emergenza di piccoli ambienti allagati, smaltimento di acque domestiche o svuotamento di pozzetti di raccolta. La versione con la girante RX Vortex è indicata per il drenaggio di acque sporche in cui siano presenti residui solidi in sospensione. Entrambe sono disponibili anche nella versione a funzionamento verticale per pozzetti di dimensioni ridotte.

Box 2 - VX-STVX-ST è consigliata per il drenaggio nel settore domestico, civile e industriale quando siano presenti corpi solidi in sospensione: acque miste fango, acque freatiche e di superficie, prosciugamento di scantinati, parcheggi sotterranei, autolavaggi, svuotamento di pozzi neri e lo smaltimento di liquami. Robustezza e affidabilità sono assicurate da materiali e soluzioni costruttive che garantiscono la massima tenuta e resistenza.

 

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