Un nuovo white paper che mira a far chiarezza sul tema della climatizzazione invisibile da tutti i punti di vista. Dall’aspetto legale, a quello tecnologico e applicativo, tutto sulle tecnologie che garantiscono zero impatto estetico e massimo comfort climatico.

Talvolta, l’installazione dell’unità esterna di un condizionatore sulla facciata di un edificio può non essere possibile poiché in grado di incidere sul decoro dell’edificio, impattando negativamente sia sull’estetica del building che sul comfort acustico del vicinato. In certi casi, esistono veri e propri divieti nell’installazione di unità esterne, per vincolo paesaggistico o norme condominiali per esempio, quindi le soluzioni di climatizzazione invisibile diventano l’unica scelta possibile.

In questo scenario, tra le diverse tecnologie disponibili spicca per innovazione e capacità di problem solving la soluzione di una motocondensante senza unità esterna a servizio di unità interne canalizzate, in grado di offrire al contempo massima efficienza e alte performance nel condizionamento degli ambienti di casa.

Si tratta di una situazione che mette d’accordo architetti, interior designer, impiantisti e utenti finali, così come la scelta di split dal design che si inserisce nell’ambiente in modo uniforme, discreto ed impeccabile.

Da non sottovalutare è anche l’aspetto della qualità dell’aria indoor, quindi delle tecnologie che permettono, senza impatto estetico, la rimozione di CO₂ e degli inquinanti, in grado al contempo di aumentare l’efficienza energetica degli edifici.

Infine, alcuni casi applicativi reali gestiti da Tekno Point mostrano chiaramente le soluzioni in grado di rispondere alle esigenze di una climatizzazione invisibile nel migliore dei modi, risolvendo problematiche installative e garantendo la massima libertà progettuale.