Le barriere passive anti-allagamento utilizzano un principio fisico intuitivo per offrire una soluzione semplice, efficace e sostenibile al problema della protezione da allagamenti e inondazioni di edifici e centri abitati.
Da secoli l’ingegneria dei Paesi Bassi è all’avanguardia nella progettazione e costruzione di grandi e piccole opere idrauliche, ma solo dal 2014 Hyflo produce le Self Closing Flood Barrier (SCFB), che proteggono edifici e insediamenti urbani da allagamenti e inondazioni.
Si tratta di barriere passive galleggianti che utilizzano il principio di Archimede per innalzarsi dal proprio bacino ipogeo. Si crea così uno sbarramento a tenuta stagna che innalza la quota di esondazione, evitando la fuoriuscita dell’acqua o riducendone drasticamente la quantità in eccesso, a vantaggio della sicurezza.
In condizioni normali la barriera è completamente celata dal bacino ipogeo ed è quindi invisibile. La pressione idraulica prodotta da precipitazioni eccezionali, da corsi d’acqua in piena e da onde e maree anomale è sufficiente ad azionare la barriera. Le SCFB si attivano senza consumare energia e senza la necessità di sistemi di comando e controllo.
Massima affidabilità
Le SCFB sono un esempio di come il problema da risolvere – l’innalzamento del livello dell’acqua – possa fornire la soluzione – grazie al principio dei vasi comunicanti. Le barriere passive galleggianti sono state sviluppate per adattarsi a numerose applicazioni, ovunque nel mondo, per la protezione dalle esondazioni di fiumi e canali, laghi e per la difesa delle coste. Il bacino ipogeo, ad esempio, può essere realizzato in cemento armato o in acciaio inox, mentre le barriere sono realizzate partendo da profili compositi e tessuto tecnico fibrorinforzato, con riempimento in schiuma poliuretanica, per coniugare resistenza e leggerezza.
A seconda delle esigenze si possono selezionare diverse modalità di funzionamento idraulico e di finitura delle parti visibili. I diversi modelli sono stati sottoposti a oltre 70 test per la valutazione dei carichi statico e dinamico, della forza di galleggiamento, dell’uso con acqua a bassa temperatura e mescolata a sabbia e ghiaia, ecc. Le SCFB hanno sempre funzionato mantenendo la tenuta stagna senza alcun bloccaggio. La durata di vita è di almeno 50 anni, non ci sono costi operativi e la manutenzione è minima.

