MetroQuality. Materioteca d’autore

Lo showroom MetroQuality

Il nuovo spazio espositivo dedicato al mondo bagno dello showroom MetroQuality accoglie rubinetteria, profili, finiture e altri materiali. Una raccolta di moodboard e stilllife attentamente studiate propone accostamenti cromatici e di texture non scontati, nel segno della ricerca di equilibrio e bellezza.

La novità è dello scorso aprile: in occasione del Fuorisalone, lo showroom Metroquality di Milano, specializzato in servizi bespoke per gli studi di architettura, ha ampliato la propria materioteca con uno spazio dedicato al mondo bagno, dov’è possibile trovare una selezione delle soluzioni Arblu e WeAreIB per il settore ITS.

Nello specifico, più di un terzo dell’esposizione si è arricchita con rubinetti, profili, vetri, sanitari e altri materiali, per un totale di circa 500 campioni differenti per installazioni personalizzate.

Salvatore Petrullo e Riccardo Biffi, soci fondatori di Metroquality, ci hanno accompagnato alla scoperta dello showroom e dello spirito che anima questo spazio.

Com’è nata la materioteca?

Salvatore Petrullo, socio fondatore di MetroQuality

Salvatore Petrullo (S.P.): La materioteca nasce (almeno nelle nostre teste) un paio di anni fa quando con il mio socio Riccardo Biffi e l’architetto Michela Oliva abbiamo cominciato a lavorare sullo sviluppo di uno spazio dove i professionisti della progettazione potessero trovare a portata di mano tutto ciò che può servire per la realizzazione di uno spazio residenziale. L’idea è stata quella di creare una sorta di “biblioteca di consultazione”, un luogo dove accogliere gli architetti e offrire loro una serie di spunti e possibili combinazioni di materiali per il proprio progetto di interior design, dando anche l’opportunità di dialogare con i responsabili di prodotto delle aziende per ricevere assistenza su tutti gli aspetti più tecnici.

Dopo l’inaugurazione della prima sezione, che ospita circa 3.500 campioni fisici di materiali per la casa, quest’anno abbiamo deciso di estendere il concept anche al mondo dell’idrotermosanitario e di tutto ciò che è legato all’acqua, con rubinetteria, piatti doccia, lavabi, rivestimenti e altri accessori per il bagno. I primi partner ad aderire al progetto sono stati Arblu, specializzata in box e piatti doccia, e WeAreIB, con oltre trent’anni di esperienza nel settore dei rubinetti di alta qualità, ma la nostra intenzione è quella di dare vita a una vera e propria rete di connessioni tra le aziende per arricchire sempre più l’offerta presente in showroom.

Quali sono le peculiarità del layout espositivo?

Riccardo Biffi, socio fondatore di MetroQuality

Riccardo Biffi (R.B.): Dal momento che non abbiamo una vetrina che si affaccia su strada, abbiamo pensato di allestire uno spazio di esposizione “privilegiato” all’interno dello showroom: si tratta di una sorta di una moodboard gigante che, attraverso una struttura componibile, permette all’architetto di spostare i vari oggetti all’interno (porta-asciugamani, rubinetti, soffioni doccia e faretti, ma anche arredi e altri accessori) in modo da comporre a proprio piacimento il bagno ideale e avere un’idea di come i vari prodotti si combinano tra loro.

È uno spazio in divenire, nel senso che è destinato a evolvere ospitando a rotazione le nuove proposte delle aziende, realizzando focus tematici (in un caso ci siamo ispirati, per esempio, alle architetture milanesi) e lanciando spunti e suggerimenti ai professionisti. Lo stesso concept viene riproposto, su scala diversa, con piccole still-life e moodboard bi e tridimensionali che realizzano associazioni anche audaci tra diversi colori e finiture, stimolando i professionisti a sperimentare con materiali tradizionalmente non associati all’ambiente bagno e a creare accostamenti inediti e non scontati.

Nella materioteca è stata realizzata una sorta di “vetrina” che, tramite un sistema componibile, permette all’architetto di
spostare i vari oggetti all’interno per comporre a proprio piacimento il bagnoideale, accostando tra loro i prodotti

Come si sviluppa la relazione con gli utenti?

La materioteca non è la tradizionale sala mostra del rivenditore, dove gli utenti finali possono vedere i prodotti ambientati, ma uno spazio dedicato ai professionisti: gli architetti possono venire anche con i propri clienti, ma prima di tutto il nostro è uno spazio che dev’essere spiegato e vissuto con chi lo ha creato e organizzato. Per questo, nella materioteca si entra accompagnati e si viene guidati: l’addetto interno è una sorta di “guida” che grazie al proprio bagaglio tecnico e culturale su prodotti e materiali è in grado di seguire il professionista nello sviluppo del suo progetto, lavorando con lui per trovare le soluzioni migliori per lo spazio residenziale.

In questo senso, il consulente alla promozione si configura come un vero e proprio supporto per l’architetto, di cui va a esaudire la visione estetica assicurandosi che alla fine tutto funzioni anche dal punto di vista tecnico – grazie alla capacità di consigliare il prodotto più adatto a seconda della situazione e del contesto. Si tratta di una vera e propria collaborazione: d’altra parte, quel lo che avevamo in mente quando abbiamo creato la materioteca era offrire un servizio per così dire olistico, in cui professionisti e tecnici con competenze diverse si vengono incontro e condividono la propria esperienza. Un vero e proprio laboratorio di idee, insomma, che apre alla nascita di nuove opportunità di business e networking per il mondo dell’architettura e il settore idrotermosanitario.

Non la classica rivendita, quindi.

S.P.: No, perché noi ci occupiamo in particolare della parte di account e relazione con lo studio di architettura, seguiamo le fasi di sviluppo del progetto e la scelta dei materiali. Poi tutto viene finalizzato con il rivenditore, che ha in mano la parte commerciale. È un lavoro di squadra: Metroquality è il punto di riferimento per quanto riguarda la fase creativa, le aziende forniscono il prodotto necessario per la realizzazione dello spazio e il rivenditore segue tutti gli aspetti relativi a installazione e assistenza post-vendita.

Come viene formato il personale che accompagna il professionista in questo “viaggio”?

Il ruolo dei partner che aderiscono al progetto è fondamentale per la formazione degli addetti allo showroom, che per prima cosa vengono invitati in azienda per vedere con i propri occhi il processo produttivo e conoscere in maniera approfondita come vengono realizzati i prodotti presenti nella materioteca e quali sono le loro caratteristiche tecniche.

Il percorso di formazione poi continua quotidianamente in showroom, a mano a mano che il personale si trova a rispondere alle domande dei professionisti e si rivolge alle aziende per ricevere supporto e assistenza in caso di esigenze o necessità particolari: si tratta di un confronto continuo che porta il consulente alla promozione a conoscere i prodotti in maniera sempre più approfondita e completa.

Le aziende sono poi presenti in showroom circa due giorni a settimana, per coltivare in maniera diretta la relazione con i clienti, e sempre disponibili per incontri su richiesta quando si stanno seguendo progetti particolarmente importanti.

Quale feedback avete ricevuto dai professionisti?

R.B.: L’accoglienza è stata ottima, perché con il nostro spazio abbiamo cercato di rispondere alla necessità più apprezzata dall’architetto, che oltre al prodotto cerca un servizio di consulenza e assistenza tecnica che gli permetta di offrire ai committenti un valore aggiunto. Il dialogo con i professionisti oggi richiede un adeguato codice espressivo e con la materioteca vogliamo muoverci proprio in questa direzione.

LE VOCI DELLE AZIENDE
«Nella materioteca abbiamo portato in scena un’esposizione che è il risultato di una selezione mirata dei materiali che contraddistinguono le nostre collezioni, offrendo ai professionisti un’opportunità unica di esplorare materiali, texture e finiture applicabili a ogni elemento della stanza da bagno» – Giuseppe Presotto, titolare e CEO di Arblu


«In occasione del Fuorisalone, abbiamo presentato presso la materioteca la nostra nuova collezione di rubinetteria C- 67, disegnata da Carlo Colombo e realizzata in ottone certificato Carbon Footprint. Il focus è sul dettaglio visibile nella parte superiore del rubinetto, che sottolinea l’incastro tra la manopola e l’elemento mobile per azionare l’acqua» – Andrea Bregoli, amministratore delegato di IB Rubinetterie

COME NASCE L’ISPIRAZIONE
L’architetto Michela Oliva si occupa della parte di direzione artistica della materioteca, per cui cura la selezione dei materiali e la realizzazione delle moodboard. Ci racconta che il processo creativo parte dalle palette cromatiche e dall’osservazione dei materiali:

«Studiamo la parte di prodotto delle aziende e in funzione di quello che abbiamo a disposizione cerchiamo di capire quali abbinamenti si possono fare. Il criterio fondamentale che seguo è quello della ricerca dell’equilibrio, provando a ricreare nelle moodboard quella sensazione universale di bellezza che dona benessere e comfort all’interno dello spazio abitativo».