Pompe di calore, più accessibili grazie agli incentivi fiscali. La guida Panasonic

Le pompe di calore di ultima generazione della gamma Aquarea di Panasonic rappresentano una soluzione efficiente per garantire, da un lato, comfort climatico in casa e acqua calda sanitaria tutto l’anno e, dall’altro, consumi energetici ridotti. L’investimento iniziale si ripaga con le agevolazioni fiscali e il “raffreddamento” delle bollette del gas.

Sebbene al momento le temperature più rigide appaiano ingannevolmente lontane, molti italiani già guardano all’inverno preoccupati per le incognite che gravano sulle spese per il riscaldamento. In questo senso, l’aumento del 4,8% della bolletta del gas per i consumi di settembre rispetto ad agosto comunicato da ARERA*, suona come un campanello d’allarme per i bilanci delle famiglie.

In ogni caso, il Green Deal, il piano di sviluppo sostenibile dell’UE, fornisce l’indicazione di una soluzione in grado di garantire il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, liberarsi dalla morsa dei rincari del gas e, allo stesso tempo, contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici: passare alle pompe di calore.

Vantaggi concreti per gli utenti
Una soluzione questa, che rispetto ad altri sistemi di riscaldamento tradizionale, permetterebbe agli utenti di perseguire un netto calo nelle bollette grazie all’elevata efficienza energetica che nei modelli più performanti raggiunge la classe A+++. Inoltre, oltre ad un risparmio economico nel lungo periodo, esistono diverse agevolazioni fiscali, che permettono al cittadino di recuperare in fretta l’investimento iniziale. A seguire, Panasonic offre una breve guida per districarsi tra le principali opzioni disponibili e le relative condizioni di accesso.

Quali vantaggi per l’ambiente?
I vantaggi delle pompe a calore non sono solo economici, ma anche ambientali: in Europa il riscaldamento degli edifici e la produzione di acqua calda sanitaria sono responsabili di circa il 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni dirette di CO2**. L’alta efficienza energetica delle pompe di calore può svolgere un ruolo chiave nel limitare consumi ed emissioni. L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) stima che le pompe di calore abbiano il potenziale per ridurre le emissioni globali di anidride carbonica di almeno 500 milioni di tonnellate nel 2030, pari alle emissioni annuali di CO2 di tutte le autovetture oggi circolanti in Europa***.
Pompe di calore, un investimento accessibile a tutti. Ecco come.
A fronte di questi indiscutibili vantaggi, le pompe di calore comportano, d’altro canto, un investimento iniziale superiore rispetto ai sistemi tradizionali per il riscaldamento. Si tratta, tuttavia, di un ostacolo non insormontabile: prima di tutto perché l’efficienza energetica delle pompe di calore di ultima generazione porta a un risparmio in bolletta tanto maggiore quanto più alto è il valore di SCOP (coefficiente stagionale di prestazione in riscaldamento); in secondo luogo, l’investimento “rientra” nel tempo anche grazie a contributi e alle diverse forme di detrazione fiscale che la normativa associa all’acquisto di una pompa di calore anche una volta superato il periodo del superbonus 110%. Vediamo quali sono e quali le condizioni per accedervi.
Ecobonus – l’incentivo premia l’installazione di una pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione dell’impianto di riscaldamento preesistente, restituendo ai cittadini il 65% dell’investimento nell’arco di 10 anni. Oltre al costo dell’impianto, sono detraibili tutte le spese che riguardano i lavori (come quelle amministrative e della stesura del progetto). Il limite di spesa detraibile è pari a 30.000 euro (65% di 46.154 euro).
Bonus Casa – Se l’intervento effettuato sull’immobile non è associato alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una pompa di calore ad alta efficienza, questo non rientra nella riqualificazione energetica, ma si può usufruire della detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni edilizie come intervento tecnologico che comporta risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili, sempre rimborsabile in 10 anni e applicabile a lavori eseguiti su abitazioni o su parti comuni di edifici residenziali.  Il limite di spesa detraibile è pari a 48.000 euro (50% di 96.000 euro).
Conto Termico – Esiste una terza via per ottenere un incentivo, che segue però una strada totalmente diversa. Innanzitutto, non si parla di una detrazione fiscale, ma di un rimborso effettuato tramite bonifico erogato in unica rata entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori per somme fino a 5.000€, oppure in rate suddivise su 2 o 5 anni per somme superiori****. Il conto termico, valido per privati, aziende o pubblica amministrazione, rimborsa al massimo fino al 65% del costo di un impianto a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione ad un impianto di riscaldamento a gas, con l’obiettivo di promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di riscaldamento. Il rimborso dato dal Conto Termico viene calcolato in base all’energia termica prodotta e all’efficienza del generatore e non in base alle spese sostenute per la sostituzione di un impianto. Quanto più si punta su una pompa di calore efficiente e performante (con un COP alto), maggiore sarà l’incentivo che si potrà ottenere.
È bene precisare che Ecobonus e Conto Termico sono accessibili solo in caso di sostituzione di impianto di riscaldamento esistente e che tutti gli incentivi statali non sono cumulabili fra di loro. Inoltre, per accedere a tutti gli incentivi, le pompe di calore devono eccedere i requisiti minimi di efficienza (indicati nel D.lgs. 199/2021, Allegato IV per le detrazioni fiscali e nel D.M 16 febbraio 2016 per il Conto Termico).
Questi incentivi sono stati studiati per promuovere l’efficientamento energetico degli edifici anche attraverso la diffusione di impianti di riscaldamento più sostenibili rispetto alle tradizionali caldaie e per adattarsi alle differenti esigenze dei cittadini: per esempio, i proprietari di casa che stanno realizzando lavori di ristrutturazione, attivi professionalmente e con una capienza fiscale adeguata, potranno scegliere tra le diverse opzioni che prevedono un rimborso tramite detrazione, mentre chi non ha sufficiente disponibilità di capienza fiscale perché sta godendo di altre detrazioni, o perché non sta effettuando alcun lavoro di ristrutturazione, ma si limita a sostituire l’impianto di riscaldamento, potrà godere del conto termico.
La scelta giusta
Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning, tra i leader nel settore del riscaldamento e raffrescamento, propone la gamma di pompe di calore aria-acqua Aquarea che non solo è all’avanguardia per efficienza energetica con valori di SCOP fino a 5 (Aquarea serie L 5 kW), per funzionalità evolute grazie al controllo Aquarea Smart Cloud, ma anche per capacità di offrire soluzioni che rispondano alle più diverse esigenze, che si tratti di nuovo edificato o di ristrutturazioni, dalla casa alla villetta, dall’appartamento al condominio. I modelli Aquarea sono inoltre predisposti per la connessione Internet (IoT – Internet of Things) e gestibili, anche da remoto, attraverso il Cloud Panasonic. Inoltre, Panasonic offre diversi pacchetti di manutenzione adatti alle diverse esigenze dei consumatori.
“Nonostante i bassi consumi energetici e i benefici ambientali delle pompe di calore siano sotto gli occhi di tutti, l’investimento iniziale frena ancora molti Italiani nel passaggio verso un sistema di riscaldamento moderno”, spiega Alfredo Meazza, Country Manager di Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning. “ E, proprio in questo senso, lo Stato mette a disposizione dei cittadini un ventaglio di incentivi che hanno un doppio vantaggio: da un lato, favoriscono la riqualificazione energetica degli immobili, nella direzione indicata dalla direttiva degli edifici e, dall’altro, aiutano il cittadino nel passaggio verso una migliore gestione del comfort domestico. Non ultimo, auspichiamo una prossima revisione delle tariffe elettriche dedicate alle pompe di calore. Questo permetterebbe agli utilizzatori finali un recupero dell’investimento iniziale in tempi più rapidi.”