Roberto Rossi, presidente di ASSISTAL, in un intervento legato ai temi dell’efficientamento energetico, ha sottolineato l’importanza del partenariato pubblico-privato per riuscire ad agire efficacemente sulla riqualificazione degli edifici pubblici del nostro Paese.
Partenariato Pubblico-Privato e Intelligenza Artificiale per raggiungere gli obiettivi europei imposti dalle direttive. Questi i temi al centro dell’intervento di Roberto Rossi, presidente di ASSISTAL, al panel dedicato all’efficientamento energetico nell’ambito degli Stati Generali dell’Energia di Forza Italia svoltosi a luglio nella cornice della Sala della Regina, presso la Camera dei Deputati.
Il presidente di ASSISTAL – l’Associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le imprese specializzate nella fornitura di Servizi di Efficienza Energetica (ESCo), Facility Management ed imprese impiantistiche – ha ricordato che oltre il 50% degli edifici pubblici italiani risale a prima degli anni ’70 e consuma enormi quantità di energia. Eppure, in dieci anni è stato riqualificato appena il 2% del patrimonio, ben al di sotto del già modesto obiettivo del 3%.
Numeri che evidenziano l’urgenza di cambiare passo. «Con i soli fondi pubblici è impossibile intervenire su 500mila edifici. Serve il coinvolgimento del privato, attraverso strumenti flessibili come il Partenariato Pubblico-Privato e i contratti a prestazione (EPC) » ha spiegato Rossi.
Le ESCo (Energy Service Company), ha sottolineato, possono guidare questo processo garantendo investimenti iniziali, risultati misurabili e ritorni economici legati al risparmio energetico. Oltre alla leva finanziaria, ASSISTAL ha posto l’accento su un altro fronte decisivo: le tecnologie intelligenti.
I nuovi sistemi BACS/BMS – con il supporto di Intelligenza Artificiale e Machine Learning – permettono di trasformare gli edifici pubblici in organismi dinamici, capaci di ottimizzare autonomamente consumi, comfort e costi. Secondo studi europei, questi sistemi possono ridurre i consumi fino al 30% con tempi di ritorno inferiori ai tre anni. Un esempio? Un edificio di 29.000 m² ha tagliato del 54% i consumi per l’illuminazione e del 29% quelli totali dopo l’adozione dei BACS.
Infine, l’Associazione ha ricordato come la crescente accessibilità di tecnologie ad alta efficienza, come pompe di calore, fotovoltaico e sistemi di accumulo, renda oggi possibile un retrofit intelligente, graduale e modulare anche per gli edifici più datati.
«Efficientare il patrimonio pubblico significa ridurre le emissioni, risparmiare risorse e offrire migliori servizi ai cittadini. È il momento di agire, con una visione concreta e integrata fatta di investimenti, collaborazione e innovazione», ha concluso il presidente di ASSISTAL.