«Da 23 anni ho una caldaia a camera aperta che, dopo svariate manutenzioni, è ancora funzionante. Vivo in un condominio con tubo di uscita collegato a canna fumaria “ramificata”. Avrei problemi ad acquistare una caldaia a condensazione (altri condomini dovrebbero fare lo stesso) quindi, a breve, dovrò sostituire la caldaia a camera aperta con una a camera stagna. È fattibile installare una caldaia a camera stagna al posto della vecchia a camera aperta?», chiede un lettore di GT.
Premesso che le caldaie di Tipo C (camera stagna) sono fuori produzione da settembre 2015 e che a nostro avviso è praticamente impossibile trovarne in commercio, si precisa che la loro installazione in canna fumaria collettiva ramificata è vietata.
Una soluzione, come da lei evidenziato, è l’installazione di una caldaia a condensazione a camera stagna, la più indicata per funzionalità, rendimento, ecc., che comunque non può essere collegata a una canna fumaria collettiva ramificata esistente.
Ove anche altri condomini volessero sostituire la loro caldaia esistente con una a condensazione a camera stagna, si ricorda che è necessario il rifacimento della canna fumaria, installandone una adatta a evacuare i prodotti della combustione di caldaie a condensazione a camera stagna a tetto.
Ove solo Lei dovesse sostituire la caldaia esistente con una a condensazione a camera stagna, il suo caso è l’unico che consente un’installazione a norma di una nuova caldaia a camera aperta, come previsto dalla legge n.° 90 del 3 agosto 2013 all’art. 17 comma 9 bis.
Ove Lei volesse sostituire la caldaia a camera aperta esistente con un’altra a camera aperta, la legislazione vigente lo consente, tenendo presente che le maggiori marche continuano a produrle.