Sostituzione di un piano cottura e abilitazione ai lavori

sostituzione piano cottura«Dovendo far sostituire un piano cottura potreste indicarmi, in base all’attuale normativa, la procedura corretta? In particolare, il rivenditore/ installatore quali requisiti deve avere? Quale certificazione dovrebbe eventualmente rilasciare a seguito del montaggio? Ed infine, qual è l’organo di controllo per la verifica dell’esatto adempimento dell’intervento tecnico?», chiede un lettore di GT.

Sostituzione di un piano cottura, come procedere

Rispondiamo ai vari quesiti.

  • Il rivenditore/installatore quali requisiti deve avere?

L’installatore che esegue il lavoro di sostituzione di un piano cottura deve essere iscritto alla CCIAA e, nel caso specifico, abilitato alla lettera E; se chi vende ha anche questi requisiti può effettuare anche l’installazione.

  • Quale certificazione dovrebbe eventualmente rilasciare a seguito del montaggio?

L’installatore con lettera E deve rilasciare la Dichiarazione di Conformità del lavoro eseguito, allegando copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali.

  • Qual è l’organo di controllo per la verifica dell’esatto adempimento dell’intervento?

Non esiste un organo specifico di controllo dei lavori eseguiti; l’iscrizione alla CCIAA e la relativa abilitazione ai vari tipi di esecuzione è già la certificazione che l’esecutore eseguirà un lavoro a norma. Il D.M. 37 del 2008 all’art. 8 stabilisce: Il committente è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti indicati all’articolo 1 comma 2 ad imprese abilitate ai sensi dell’articolo 3. Pertanto, il committente DEVE preventivamente verificare ed accertarsi dei requisiti dell’operatore.