Grazie alla riqualificazione della centrale termica, si stima che la piscina comunale di piazzale Merizzi a Sondrio riuscirà a risparmiare circa il 20% dei consumi energetici. Un risultato di tutto rispetto se si pensa che è stata sostituita solo una delle due caldaie in dotazione all’impianto. Per conoscere i dettagli dell’operazione di efficientamento, abbiamo intervistato l’ingegnere Carlo Bernardi della società AEVV Impianti (Azienda energetica di Valtellina e Valchiavenna), che dell’intervento ha curato sia la progettazione sia l’installazione.
Il progetto di efficientamento
Per prima cosa, è stata scelta una caldaia a condensazione a elevata efficienza – quattro stelle, pluribruciatore ad elevato contenuto d’acqua con modulazione da 30 a 930 kW – che in qualsiasi istante può adeguarsi alle richieste della struttura e avere la massima efficienza stagionale. Le pompe installate sono in classe energetica A, a basso consumo elettrico, anch’esse modulanti. In secondo luogo, è stato inserito un sistema di telecontrollo e regolazione dell’impianto completamente telegestibile, in grado di controllare la temperatura di mandata della caldaia sulla base della maggiore temperatura richiesta tra tutti i circuiti. Infine, è stato migliorato l’impianto acs con l’installazione di un sistema di addolcimento per prevenire la formazione di calcare (in particolare a livello delle docce). Secondo un accordo con il Comune, è stata la società con l’incarico di gestire gli impianti natatori (Progetto Nuoto) a commissionare i lavori.
L’impianto termico
La descrizione dell’ing. Carlo Bernardi inizia specificando che l’impianto termico serve diverse strutture e spazi dedicati all’attività sportiva. “Un’ampia volumetria di 28.600 mc che copre tre piscine e due edifici per gli allenamenti di numerose società sportive e un perimetro che include due palestre.” Prosegue: “L’edificio servito dall’impianto è costituito dalla vera e propria zona-piscina che è formata da due vasche adibite a nuoto: una più grande a otto corsie con l’acqua di circa 2,5 metri e una più piccola di sei corsie adibita prevalentemente a corsi. A queste si aggiunge una terza piscina, per i bambini, con altezza dell’acqua di circa 50 cm e con una superficie di circa 20 metri quadrati. Questo in sintesi per quanto riguarda la parte degli impianti tecnologici natatori.” Sempre secondo il racconto di Bernardi, l’impianto va a servire anche due edifici che sono adiacenti alla volumetria della piscina: Palazzo Balilla, dove vengono svolte le attività tipiche di una palestra da parte di varie società sportive; e una palestra dove un tempo si disputavano le partite di basket/pallavolo. “Dalla centrale termica quindi partono diversi circuiti di cui i principali sono: il circuito che serve la sottostazione della piscina (NdA, di seguito la descrizione dettagliata); i circuiti che vanno a servire Palazzo Balilla; il circuito che va a servire la palestra. Oltre a ciò, esiste un sistema di produzione dell’acqua calda sanitaria centralizzato, che è contabilizzato per ciascun utenza.”
Temperature acqua e aria
In seguito alle diverse destinazioni d’uso sportivo degli spazi, diverse sono le temperature per garantire il comfort dell’ambiente indoor e dell’acqua. Ad esempio, nella piscina la temperatura aria-ambiente è di circa 26°C, mentre nelle vasche è di 28,5-31°C. È invece di 35°C la temperatura dell’acqua nella vasca idromassaggio. È sottolineato che gli impianti descritti gestiscono sia la climatizzazione dell’aria sia il riscaldamento acqua.
“La centrale termica va a servire quattro unità di trattamento aria e i sistemi ad acqua. L’intero complesso presenta impianti a pannelli a pavimento, fan coil per la zona a bar. Nel palazzetto Balilla sono invece presenti radiatori tradizionali, mentre nella palestra adiacente alla piscina sono stati installati aerotermi. In aggiunta a ciò, il sistema prevede scambiatori per il soddisfacimento termico della piscina e il bollitore per la produzione di acqua calda centralizzata.”
Potenza e modularità
“La potenzialità della centrale ordinaria è di circa 2.400 kW grazie a due caldaie”, puntualizza Bernardi. “È stato sostituito solo un gruppo termico la cui installazione risaliva al 1980 e la cui potenza era 1.200 kW. In origine era a olio pesante, poi è stato convertito a gasolio e poi ancora a metano.” Continua Bernardi: “Abbiamo sostituito una caldaia di 1.200 kW con una caldaia innovativa che consta di otto bruciatori con alimentazione premiscelata e modulante, con una potenza che varia da 30 kW fino a 930 kW. Come si può notare ha quindi un campo di modulazione enorme. Partiamo da una potenza pari circa a quella di una caldaia murale domestica fino a 930 kW. L’altra caldaia preesistente è stata mantenuta per contenere il costo di investimento, vedremo quali interventi fare in futuro. L’ipotesi potrebbe essere quella di sostituirla con una caldaia più piccola e un gruppo polivalente di cogenerazione.”
Federica Villa
Scheda lavori
Committente e gestore impianto piscina:
Progetto Nuoto ssd a rl (sedi: Milano e Sondrio)
Progettazione e installazione impianti (fonte informazioni tecniche):
AEVV IMPIANTI srl (Sondrio)
Capo progetto:
Ing. Carlo Bernardi
Collaudo:
gennaio 2014