Con oltre 110 anni di esperienza, Viega è leader nei sistemi metallici a pressare. L’azienda continua a innovare attraverso avanzati progetti di ricerca e un costante impegno per la qualità, che si traducono nella totale cura delle esigenze dell’installatore e dell’utente finale.
Patrizia Fiaccadori, Marketing Manager Viega Italia, riferisce circa le novità e le strategie messe in campo dall’azienda nel corso degli anni.
Come i vostri prodotti hanno contribuito all’evoluzione del settore?
“Con Profipress, Viega è stata la prima a introdurre i raccordi a pressare per tubi di rame. La tecnica di pressatura, che garantisce rapidità, comodità, pulizia e sicurezza per l’installatore, si avvale del funzionamento garantito del dispositivo SC-Contur, che rileva le giunzioni non pressate già in fase di riempimento e/o collaudo. Con i raccordi a pressare Viega Megapress, questa tecnica viene applicata perfino alle installazioni con tubi d’acciaio a parete normale. L’azienda continua incessantemente la ricerca nelle geometrie e nei materiali dei raccordi, nei raccordi speciali e negli o-ring, ma anche nelle soluzioni tecnologiche volte a tutelare la qualità dell’acqua sanitaria. Nel settore bagno, inoltre, si sta esprimendo con soluzioni tecniche e prodotti dal design accattivante come gli scarichi per doccia, con versioni lineari come le Corriacqua che includono la flessibile soluzione Advantix Vario, accorciabile su misura direttamente in cantiere”.
Come si ottiene il giusto rapporto tra efficienza e comfort in un impianto?
“La garanzia di una progettazione e di un’installazione di qualità si ha soltanto con prodotti di qualità, cosa che Viega garantisce. Questo non vale solo per il riscaldamento, dove questi termini sembrano più ovvi, ma anche nell’ambito dell’acqua sanitaria. Viega Smartloop Inliner è una soluzione a ricircolo integrato che abbina igiene, comfort e risparmio energetico, poiché rende l’acqua calda subito disponibile all’apertura del rubinetto, con l’isolamento della tubazione montante grazie all’ubicazione dentro quella calante. Per una massima efficienza, è importante ottimizzare le geometrie dei raccordi. Nell’ambito dell’acqua sanitaria, dimensioni ridotte degli impianti, a parità di fornitura, riducono i tempi e i volumi dell’acqua stagnante, evitando così la proliferazione batterica”.
Come perseguite la sicurezza degli operatori e, di conseguenza, degli utenti finali?
“La pressatura, resa pronta per la produzione in serie da Viega oltre 25 anni fa, ha dato il massimo contributo alla sicurezza degli operatori, eliminando l’utilizzo della fiamma tramite saldatura. Un’ulteriore certezza è offerta dal succitato SC-Contur, di cui dispongono tutti i nostri raccordi a pressare. Se l’operatore avrà pressato ogni raccordo, l’utente finale non si ritroverà con inattese perdite. La severità dei nostri test, che superano gli standard prescritti dalle norme, nonché l’omologazione e la certificazione dei prodotti e dei loro componenti in tutti i mercati di destinazione, contribuiscono ad aumentare la fiducia di operatori e utenti finali”.
“Segreti e virtù” del lavoro quotidiano
Siamo aperti all’innovazione e all’ascolto delle esigenze di tutti i professionisti del nostro settore. Questo è fondamentale per essere veri partner che offrono un effettivo valore aggiunto. Il successo dei nostri clienti è il nostro obiettivo, lo stimolo decisivo per dare il meglio ogni giorno. Soluzioni innovative e uniche nel loro genere, consulenza qualificata, formazione, dialogo costante e logistica efficiente permettono ai nostri clienti di essere sempre vincenti.
L’azienda “in numeri”
Fondata nel 1899 a Attendorn, Germania, Viega getta le basi per la sua internazionalizzazione negli anni ’60. Con una distribuzione basata principalmente su organizzazioni di vendita e di marketing nei rispettivi paesi, oggi i prodotti a marchio Viega sono installati in tutto il mondo. Con oltre 3800 collaboratori a livello globale, il Gruppo Viega è tra i leader nelle tecnologie per l’installazione idrotermosanitaria – settore di competenza e principale motore di crescita per il gruppo aziendale. I circa 17.000 articoli a catalogo sono realizzati in nove siti produttivi, di cui quattro in Germania. Le soluzioni specifiche per il mercato nordamericano sono realizzate direttamente a McPherson, negli Stati Uniti, mentre quelle per l’Asia sono a Wuxi, in Cina. La gamma include sistemi di tubazioni e raccordi, di risciacquo e di scarico, installati in pressoché ogni ambito: negli impianti civili e pubblici, in quelli industriali e navali.
Cosa c’è di nuovo?
Raccordi a pressare
Viega Profipress è un sistema di raccordi a pressare di rame e di bronzo per gli impianti di acqua sanitaria, per il riscaldamento, l’allacciamento di radiatori. Le sue varianti Profipress G e Profipress S – rispettivamente per impianti a gas e solare termico – costituiscono la risposta alla domanda di sicurezza e durevolezza nel tempo.
In base all’utilizzo negli impianti di acqua o a gas, i raccordi sono conformi alla Classe 1 (acqua) e alla Classe 2 (gas) della norma UNI 11065. Profipress, Profipress G e Profipress S: le varianti si distinguono per le differenti guarnizioni di tenuta (o-ring). In quest’ottica, Viega Profipress impiega mescoloe di elevata qualità: il materiale HNBR giallo è la soluzione ideale per gli impianti a gas, mentre le guarnizioni di EPDM nero sono indicate per il trasporto di acqua sanitaria e fluidi termovettori. Le guarnizioni in HNBR sono conformi alla norma UNI EN 549 e UNI EN 682, marcate CE; gli o-ring di EPDM rispondono alla norma UNI EN 681-1, anch’esse marcate CE, con prove di durata estremamente più lunghe rispetto al minimo indicato nella predetta norma. La terza variante di raccordo, dotata di guarnizione di FKM nero opaco, è dedicata al sistema Profipress S per impianti solari-termici. Il cuore delle giunzioni a pressare è costituito dalla combinazione tra o-ring e design del raccordo. Le guarnizioni sono testate attraverso una prova prolungata di compressione, per verificarne l’elasticità nel tempo. La geometria dei raccordi viene continuamente affinata per ottimizzare i flussi, ridurre le perdite di carico e contenere i diametri. Il tutto è certificato dal DVGW e, per il gas, anche con il marchio di sicurezza IMQ-CIG.
In pratica
Alla velocità e sicurezza in fase di installazione, ottenuta mediante la pressatura delle giunzioni al posto delle più laboriose e difficili saldature, Profipress di Viega aggiunge quindi i medesimi vantaggi anche alla fase di collaudo dell’impianto – proprio grazie a SC-Contur, grazie al quale non è necessaria una seconda prova di tenuta a più alta pressione negli impianti a gas.
Perché utilizzarli
La qualità dei componenti dell’impianto è una condizione fondamentale a tutela della sicurezza dell’operatore, dell’utente finale, e mette al riparo da spiacevoli responsabilità. I raccordi a pressare soddisfano completamente questi prerequisiti, permettendo di lavorare in sicurezza e nel pieno rispetto delle normative. Come indicato dagli Eurocodici per la progettazione strutturale, l’aspettativa di vita di un edificio classico deve essere di 50 anni: tutto quel che vi viene integrato, deve mirare a questo obiettivo. Del resto, la UNI EN 806 (parte 2) stabilisce che l’obiettivo di vita degli impianti da progettare sia appunto di 50 anni. Per questo gli impianti, a maggior ragione se si trovano sotto traccia, in cavedi difficilmente accessibili e onerosi da ricostruire, devono essere realizzati per essere duraturi. La tranquillità di chi risiede in un edificio, si riflette nella serenità di chi ha lavorato al progetto e all’installazione.
Per una maggiore sicurezza
Indipendentemente dalla loro destinazione d’uso, i raccordi Viega Profipress, aggiungono un ulteriore vantaggio in termini di sicurezza. Essi, infatti, sono dotati del dispositivo brevettato SC-Contur di Viega. Si tratta di un minuscolo by-pass tra la sede della guarnizione e la guarnizione stessa, che assicura la non-tenuta nel caso in cui sia stata dimenticata la pressatura. In un impianto interamente equipaggiato di raccordi a pressare Viega, basta una sola prova con SC-Contur in un punto centrale dell’installazione, per riconoscere i punti erroneamente non pressati: in un test di tenuta “a secco”, la pressione scenderà da 22,0 mbar a 3,0 bar; nel caso di una prova di tenuta ad acqua effettuata nell’intervallo di pressione da 1,0 a 6,5 bar, l’acqua fuoriuscirà visibilmente nei punti di raccordo non pressati.