2018 positivo per Italtherm, aumentano fatturato e dipendenti

Restare fedele al proprio territorio, scommettendo sul Made in Italy e sui giovani. Quelle di Italtherm si sono dimostrate scelte vincenti: l’azienda emiliana, specializzata nel riscaldamento autonomo e centralizzato, ha chiuso infatti il 2018 con oltre 33 milioni di euro di fatturato, vale a dire il 35% in più rispetto allo scorso anno.

La storia di un marchio

Italtherm è nata nel 2011 per volere di Paolo Mazzoni e di un gruppo di ex-dipendenti Hermann, l’azienda fondata nel 1970 da Mazzoni stesso a Pontenure, in provincia di Piacenza. Nel 2007, con l’intenzione di aprire al mercato estero, la Hermann era stata venduta a un gruppo internazionale che tuttavia aveva poi optato per la chiusura della produzione italiana, con conseguente delocalizzazione e licenziamento dei dipendenti dello stabilimento di Pontenure.

“Dopo la chiusura ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo avviato un nuovo progetto, coinvolgendo il personale rimasto disoccupato e riaprendo lo storico stabilimento di Pontenure (PC). Grazie all’esperienza decennale, abbiamo messo a punto prodotti innovativi e dato vita ad una nuova azienda di successo”, racconta Paolo Mazzoni, fondatore di Italtherm.

Investire sul personale

Gli sforzi sono stati ripagati e nel 2018 Italtherm ha toccato quota 65.000 caldaie vendute. Inoltre, dal 2012 al 2018 l’organico dell’azienda è più che triplicato, passando da 30 a 100 dipendenti. In particolare, tra il 2017 e il 2018 la crescita del personale è stata pari al 25%, grazie all’arrivo di 20 nuove risorse.

E c’è tutta l’intenzione di crescere ancora: Italtherm infatti ha annunciato di aver aperto 5 posizioni in area tecnica e di essere alla ricerca di ingegneri elettronici e termotecnici per lo sviluppo di nuovi prodotti legati alle energie rinnovabili.

Focus sull’efficienza energetica

Un interesse, quello per i prodotti votati all’efficienza, testimoniato anche dall’ultimo lancio dell’azienda, vale a dire la caldaia a condensazione City Top, caratterizzata da un elevato campo di modulazione che le consente di adattarsi all’effettivo fabbisogno termico dell’abitazione, riducendo il numero di accensioni e spegnimenti e diminuendo il consumo di gas e le emissioni inquinanti.

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