Atlas Copco: prevenzione COVID19 nel campo profughi in Libano

libanoWater for All, organizzazione no profit dei dipendenti del Gruppo Atlas Copco, è impegnata a sostenere le popolazioni che lottano ogni giorno contro siccità e malattie

Si è appena concluso il progetto Wash per la realizzazione di impianti per la distribuzione dell’acqua potabile e servizi igienico-sanitari nel campo profughi di Zahle e Rachaya in Libano, dove Water for All, in collaborazione con la Croce Rossa Svedese, ha fornito supporto a circa 55 famiglie successivamente allo scoppio dell’emergenza COVID-19.

In Libano circa il 30% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, ma la situazione è particolarmente difficile per i rifugiati siriani che vivono in condizioni precarie nelle tende dei campi profughi. La mancanza di accesso all’acqua potabile e servizi sanitari insufficienti hanno drasticamente peggiorato il rischio di infezione da COVID-19 colpendo di fatto i più vulnerabili.

Il progetto, nato nei primi mesi del 2020, rientra nelle iniziative di Water for All, organizzazione no profit che coinvolge i dipendenti e le aziende del Gruppo Atlas Copco a supporto dell’SDG 6 (Sustainable Development Goal o Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile), il quale ha come obiettivo quello di “ottenere accesso universale ed equo all’acqua potabile ed ai servizi igienici e di migliorare la qualità dell’acqua a livello globale”.

Attualmente, più di un terzo della popolazione mondiale vive in paesi in cui l’acqua scarseggia, e la situazione sta peggiorando: ci si aspetta che il numero arrivi a due terzi entro l’anno 2025. Inoltre, più del 75% della popolazione di 24 paesi dell’Africa sud-sahariana percorre lunghe distanze per approvvigionarsi di acqua pulita per uso quotidiano, trasportandola dalle fonti fino alle proprie case.

L’organizzazione no profit Water for All collabora con diverse organizzazioni umanitarie non governative (ONG) realizzando progetti legati alla disponibilità di acqua pulita e sicura. Water for All è nata del 1984, quando il Gruppo Atlas Copco ha deciso di supportare l’iniziativa di due dipendenti, che avevano raccolto fondi fra i loro colleghi per un intervento in Perù, con un finanziamento pari alla somma degli importi versati dai singoli individui.

Dal 2011, l’azienda raddoppia ogni anno la cifra messa a disposizione dai dipendenti. Numerosi i progetti realizzati dall’organizzazione negli anni. Nel 2020, ad esempio, sono stati realizzati più di sessanta progetti in 34 paesi raggiungendo in totale 220.000 persone nel mondo. Water for All è gestito su base volontaria non solo dai dipendenti del Gruppo Atlas Copco, ma anche da quelli del Gruppo Epiroc, che fino al 2018 era parte del Gruppo Atlas Copco.

Un esempio concreto è il progetto realizzato in Sud Sudan, paese martoriato da lunghi anni di guerre civili, da Water for All Italia in collaborazione con Amref Health Africa, organizzazione non governativa internazionale fondata nel 1957 con personale africano in contatto attivo con le comunità locali anche dei paesi più disagiati.

L’iniziativa, avviata nel 2019 e recentemente terminata, ha dato accesso ad acqua pulita e sicura a un totale di circa 17.000 persone come beneficiari diretti e 21.000 persone come beneficiari indiretti. Nel primo anno è stato costruito un pozzo trivellato a 92 metri di profondità nel villaggio di Nabaka, in Sud Sudan, per garantire acqua sicura e pulita a 2500 persone. L’anno successivo l’intervento si è spostato nell’area rurale di Lalama, fornendo ad altre 2.350 persone accesso ad acqua pulita.

Importante da un punto di vista di genere la costruzione di quattro blocchi di servizi sanitari in una scuola secondaria femminile rivolta a circa 150 alunne. La ricerca dell’acqua è infatti a carico di donne e bambine, che per cercare acqua sono costrette a restare in strada fino a tarda sera o alzarsi prima delle quattro del mattino, e per questo spesso abbandonano la scuola.

Il progetto ha incluso anche altre attività determinanti per l’igiene e per l’alimentazione:
• sensibilizzazione della popolazione sul bene e l’igiene per le comunità attraverso programmi radiofonici
• distribuzione di prodotti per la sanificazione domestica: taniche, sapone, secchi e zanzariere per 250 famiglie
• realizzazione di un laghetto artificiale nel quale allevare pesci per migliorare l’alimentazione e la salute della comunità. È stata installata una vasca dotata di sistemi di scarico e filtri per la pulizia dell’acqua, riempita inizialmente con circa 150 pesci.
• riabilitazione di due pozzi di superficie parzialmente o totalmente distrutti per fornire nuovamente acqua pulita a più di 12.000 persone nei villaggi di Hai Gabat e Hai Tarawa.
• formazione di 45 persone che con il titolo “Campioni dell’Acqua Sicura” che contribuiranno a promuovere l’importanza per la salute a seguire a buone pratiche igieniche.

“È un piacere per me coordinare le attività di Water for All Italia, che mi dà l’opportunità di entrare in contatto con paesi e persone che vivono in condizioni tanto diverse dalle nostre e contribuire a migliorare le loro condizioni di vita”, dichiara Manuela Stagnati, ambasciatrice di Water for All Italia, “Fra le numerose iniziative degli ultimi anni il progetto del Sud Sudan e quello del campo profughi in Libano sono i due a cui tengo di più in quanto portati a termine durante l’emergenza COVID. Quest’anno è stata anche avviata una nuova iniziativa nel nord dell’Uganda che in tre anni raggiungerà quasi 30.000 persone in 48 villaggi, garantendo accesso all’acqua per almeno 15 anni. Il progetto è stato selezionato e proposto da Water for All Italia, che l’ha presentato alla Svezia che a sua volta l’ha proposto alle organizzazioni locali degli altri paesi raccogliendo 11 adesioni”.

I compiti dell’ambasciatrice Manuela Stagnati sono: rappresentare l’organizzazione all’interno di Atlas Copco Italia, organizzare iniziative locali per la raccolta fondi fra i dipendenti, mantenere aggiornati gli aderenti sullo stato dei progetti in corso, tenere i contatti con Amref, l’organizzazione africana e con Water for All Svezia, che coordina le attività delle organizzazioni nei vari paesi in cui Atlas Copco è presente.

Un nota conclusiva e particolare è per le donne e le ragazze che sono particolarmente colpite dalla mancanza di acqua e di igiene: Water for All si pone tra gli altri l’obiettivo di influire positivamente sulla loro vita nei prossimi anni.

Le iniziative di Water for All hanno appassionato tutti gli impiegati coinvolti che dedicano tempo e impegno su base volontaria ottenendo risultati concreti e tangibili. Alcuni di loro, insieme all’ambasciatrice, si sono recati in loco al termine dei progetti per “toccare con mano” quanto è stato fatto, tornando ancora più convinti della validità degli obiettivi dell’organizzazione e pieni di idee per il futuro.

    Richiedi maggiori informazioni










    Nome*

    Cognome*

    Azienda

    E-mail*

    Sei un professionista del settore? No

    Professione*

    Provincia*

    Telefono

    Messaggio*