Con 2.0 senza unità esterna, Innova climatizza il Castello di Petrata

Situato in cima a una collina ad Assisi, il Castello di Petrata era una fortezza medievale abbandonata che, grazie alla volontà dell’ing. Romualdo Landrini e dell’architetto Giuseppina Orbi e al mantenimento delle sue fattezze originali, si è oggi trasformato in un moderno relais perfettamente integrato con l’ambiente circostante. Il risultato è un edificio unico in pietre a vista, con camere e suite personalizzate, piscina, ristorante, sale per banchetti e centro benessere: un luogo perfetto per trascorrere momenti di relax e riposo dalla vita quotidiana.

Meta di turisti provenienti da tutto il mondo, l’attività turistica si concentra tra i mesi di marzo e novembre e, nonostante ci si trovi in fascia climatica “E” – fascia che presuppone inverni anche molto freddi – i proprietari hanno voluto concentrare attenzioni particolari alla climatizzazione estiva.

Fino al 2018, il confort era affidato – in tutte le 21 camere – esclusivamente a dei ventilatori da soffitto in legno, perfettamente in sintonia con le travi a vista della struttura, ma molto limitati per gestire il raffrescamento degli ambienti.

L’aumento del flusso di turisti con esigenze di climatizzazione più sofisticate, ha reso rapidamente obsolete le vecchie pale da soffitto. La nuova soluzione di raffreddamento, oltre a una gestione perfetta del clima, doveva rispondere anche ad altre precisi requisiti riguardanti la silenziosità (le unità dovevano essere installate nelle camere da letto), la facilità di installazione e l’impatto estetico.

L’installazione, inoltre, doveva avvenire nel modo meno invasivo possibile: i muri spessi e in pietra dell’edificio avrebbero reso di fatto molto difficoltoso qualunque intervento fatto a posteriori rispetto al restauro e i vincoli imposti dalle Belle Arti non consentivano di montare delle unità condensanti esterne alla struttura.

Per rispondere alle richieste dei clienti, la Proprietà ha scelto di modernizzare il sistema di raffrescamento delle camere con una soluzione che, oltre ad assicurare il confort dei clienti, rispondesse a esigenze ben precise: silenziosità, minimo impatto strutturale e visivo, installazione veloce senza interruzione dell’attività ricettiva. Il progetto è stato affidato allo Studio Tecnico Raffaele Valecchi di Bastia Umbra (PG) e realizzato nel mese di giugno 2019.

L’analisi della struttura ha reso chiara al Progettista l’impossibilità di installare una soluzione centralizzata di condizionamento che avrebbe richiesto anche una modifica della tubatura esistente, non in grado di assicurare la portata d’acqua necessaria per un sistema centralizzato, con conseguente interruzione dell’attività alberghiera per i lavori di installazione: di fatto un intervento troppo invasivo e oltremodo impegnativo nei tempi di realizzazione.

Per rispondere alle necessità di questa particolare realtà, il progettista ha scelto 2.0 di INNOVA: un climatizzatore monoblocco aria/aria, senza unità esterna e che non richiede interventi idraulici per l’installazione. Ogni unità è una macchina plug-in indipendente che porta il suo circuito frigorifero ermetico con condensatore, evaporatore e compressore in un corpo unico. 2.0 di INNOVA è una macchina che non fa solo freddo ma ha anche la funzione pompa di calore nello stesso modello.

Una soluzione che, nel corso delle mezze stagioni, permette di riscaldare le camere realmente utilizzate, anziché dover attivare l’impianto centralizzato a GPL, con importanti risparmi sui costi generali di esercizio, sia per una maggiore riduzione delle emissioni clima-alteranti.

Trattandosi di un sistema ermetico, non vi è necessità di toccare il circuito frigorifero: non è necessario, quindi, alcun intervento da parte di un idraulico o di un tecnico con patentino F-Gas, richiesti, invece, nel caso dell’installazione di un normale split.

Il compressore del circuito frigorifero è dotato di tecnologia inverter, il cui driver è completamente progettato e prodotto da INNOVA. Con questa soluzione, l’Azienda è riuscita a raggiungere livelli di silenziosità ineguagliati sul mercato: 27db il livello sonoro minimo e 39db quello massimo per il modello 2.0 orizzontale di INNOVA. Il compressore con inverter, inoltre, permette una maggiore efficienza energetica della macchina che con il modello orizzontale, il più usato in questa struttura, raggiunge la classe A+.

L’indice di efficienza energetica nominale (EER) risulta di 3,22 e il valore di COP si assesta su 3,28, sempre con riferimento al modello orizzontale.

È importante sottolineare come l’installazione di queste unità non richieda interventi strutturali invasivi. La richiesta, infatti, si limita all’apertura verso l’esterno per ciascuna macchina di due fori di soli 162 mm di diametro che servono per la presa e lo scarico dell’aria, sorgente termica del monoblocco.

Il controllo delle macchine e il loro collegamento ai termostati sono di tipo wireless, senza la necessità di qualsiasi cavo elettrico e anche il controllo della macchina e del display sono gestibili da remoto tramite collegamento Wi-Fi.

Anche dal punto di vista estetico, 2.0 di INNOVA risponde alle richieste del Committente. Esternamente non vi è nessuna unità visibile e solo un occhio veramente esperto riuscirebbe a individuare le bocchette delle prese d’aria nel gioco irregolare delle pietre a vista; internamente, con soli 16 cm di profondità, 2.0 di INNOVA risulta estremamente sottile; per disponibilità di modelli e colori si integra alla perfezione negli spazi disponibili, anche in ambienti eleganti e particolari come le camere del Castello di Petrata.

L’installazione delle macchine nelle 21 stanze è avvenuta a giugno, in piena attività turistica della struttura. Ciononostante, non è stato necessario alcun blocco o limitazione dell’attività di accoglienza, grazie alla possibilità di lavorare in maniera indipendente – “stanza per stanza” – e alla semplicità e velocità d’installazione che non ha mai richiesto più di mezza giornata per macchina, compreso il collegamento wireless.

Con questa applicazione 2.0 di INNOVA dimostra di essere la soluzione giusta per esigenze di riqualificazione parziale e con interventi minimi su strutture esistenti anche in costruzioni storiche e strutturalmente peculiari come un castello medioevale, senza richiedere il fermo delle attività, in questo caso elemento di primaria importanza per una struttura ricettiva di alto livello.

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