Ever Life Design. L’etica oltre l’estetica

Made in Italy non vuol dire soltanto prodotti belli e dal design accattivante. Dietro c’è tutto un mondo di imprese e famiglie che reggono un Paese oggi più che mai bisognoso di fiducia e nuovi stimoli

“Siamo tornati dall’ISH di Francoforte con la consapevolezza di quanto il prodotto italiano sia sempre apprezzato in termini di brand, qualità e design. Ma purtroppo nel nostro Paese non siamo ancora in grado di sfruttare un vantaggio del genere, né si fa qualcosa per valorizzare il Made in Italy, valore che invece andrebbe diffuso e comunicato adeguatamente”. Per Jacopo Antoniazzi, direttore generale di ThermomatEver Life Design, l’argomento è molto più ampio rispetto ai concetti di provenienza geografica del prodotto e di estetica. È una questione di sistema.

Il Made in Italy ha molto appeal all’estero, mentre in patria fatica ad affermarsi. Questo è ormai un dato di fatto.

Il problema è che in Italia si cercano prodotti di qualità elevata, ma dal prezzo “cinese”. All’estero, al contrario, i clienti sono disposti a pagare per la qualità italiana. Non è un caso che distributori di varie nazionalità abbiano effettuato degli ordini direttamente presso i nostri stand all’ISH di Francoforte. Nelle trattative che abbiamo condotto con loro, si è parlato di diversi aspetti e naturalmente anche di prezzo, che tuttavia non è mai stato un fattore decisivo.

Un paradosso, se si pensa che Paesi come Germania o Francia sono abbastanza protezionisti nei confronti dei brand nazionali…

Appunto. Mentre lì riconoscono concretamente il valore del made in Italy, noi stiamo diventando la Cina di noi stessi. Con non pochi distributori, grandi o piccoli che siano, si discute sovente di scontistiche che, sebbene consistano in pochi punti percentuali, fanno pendere la bilancia a favore di competitor che producono oppure importano dall’estero. Da questo punto di vista, ci sono significativi margini di miglioramento.

Cosa significa per voi Made in Italy?

È un concetto trasversale, che va oltre il mero luogo di fabbricazione del prodotto. Tutti gli articoli Thermomat ed Ever Life Design sono progettati, sviluppati e realizzati sul territorio nazionale col supporto di una filiera di subfornitori italiani e di una forza lavoro che, senza voler togliere nulla a persone di nazionalità diversa, è completamente italiana. Si tratta di scelte che comportano dei costi molto elevati, ma compensati da altrettanta qualità.

DOT consiste in una collezione di complementi e accessori modulari multifunzione, adatta agli spazi più piccoli e alle sale da bagno spaziose, grazie all’attenta progettazione e all’industrializzazione degli elementi che la compongono

Il vostro approccio al tema appare anche sociale, etico.

Senza dubbio. Al di là del prodotto di qualità e dall’estetica gradevole, Made in Italy significa creare e sostenere un’intera filiera. Chi sceglie un fornitore italiano deve essere consapevole di contribuire all’economia del proprio Paese, di alimentare un circolo virtuoso che ha delle ricadute positive per tutti: imprese, famiglie, individui. Questo passaggio, per quanto elementare, va comunicato nel modo più chiaro possibile per valorizzare quelle imprese che, a fronte di uno Stato oggi completamente assente nei loro confronti, hanno scelto di restare qui, senza delocalizzare. Naturalmente non è possibile produrre qualsiasi cosa in Italia, ma nel settore idrotermosanitario esistono ancora tante realtà che praticano il vero Made in Italy, e noi siamo una di queste.

Anche tra i designer sembra esserci un certo fermento, allo stato attuale…

Sebbene ci siano molti validi professionisti in tutto il mondo, abbiamo scelto di concentrarci sulla valorizzazione di professionisti/progettisti italiani. Monica Graffeo, Diego Cisi, Gianni Arduini, Marco Frigerio e tutti gli altri designer di Ever Life Design sono stati scelti proprio per coerenza alla nostra idea di Made in Italy. Pur non essendo una delle maggiori realtà in termini dimensionali, intendiamo dare una ribalta ai giovani nel corso dei prossimi tre anni. Creeremo delle opportunità sotto forma di percorsi scuola-lavoro, stage e altre iniziative che andremo a sviluppare nell’arco dei prossimi tre anni.

Una nota dolente per lo Stivale è la presenza di tante energie ma, appunto, di poche sinergie.

La scarsa attitudine a fare networking è insita nella popolazione italiana. Occorrerà del tempo per affrancarsi completamente da questo modo di fare. Molte aziende temono tuttora di esporsi, mentre altre scelgono deliberatamente di chiudersi a riccio. Tutti ci lamentiamo dell’andamento del Paese senza renderci conto che, unendo le forze, sarebbe possibile ottenere dei risultati.

Questo vale anche nei rapporti di filiera?

Assolutamente sì. È per questo che chiediamo al distributore di porsi delle domande. Con quali fornitori intende trattare? Quale identità intende darsi sul territorio? Visto che la GDO vende determinate tipologie di prodotti, lui potrebbe scegliere di riposizionarsi tramite un’offerta che presenti una significativa componente di Made in Italy. D’altronde, il fornitore che produce in Italia e investe in certificazioni – cosa che del resto è tenuto a fare per entrare nei mercati degli altri Paesi – meriterebbe un occhio di riguardo rispetto a chi si limita a commercializzare prodotti d’importazione.

Non sempre, ma quasi, il prodotto d’importazione è quantomeno “basico” rispetto a quello europeo. Ma questo può bastare a convincerli?

Poco tempo fa, una trasmissione televisiva parlò del caso di un bambino che aveva perso la falange di un dito a causa di una barra ribaltabile che si era sganciata, perché priva di adeguato supporto a muro. Di prodotti del genere, ben al di sotto dei requisiti minimi di sicurezza prescritti dalle normative, ce ne sono molti nel mercato e in vendita. E alcuni grossisti tendono a prendere sottogamba la questione, non accertandosi che i prodotti siano certificati e conformi agli standard. Va considerato che i prodotti per disabili pongono degli ulteriori distinguo: devono avere degli standard qualitativi elevatissimi, ma anche prezzi ‘giusti’ che non diano adito a speculazioni, poiché si tratta di oggetti che vengono acquistati sempre per necessità. Sarebbe già molto se i rivenditori prospettassero al cliente la possibilità di scegliere un prodotto di basso costo, che magari può essere giustificato da ragioni di disponibilità economica, e uno di fascia più alta, magari prodotto 100% Made in Italy. e contraddistinto da un design e uno stile più accurato e contemporaneo.

Intanto la collezione Ever Life Design si arricchisce di un prodotto che spicca per il design originale.

DOT sta suscitando consensi proprio in virtù del suo carattere “rivoluzionario”. Se fino a ieri chiunque comprasse un accessorio da bagno doveva preoccuparsi degli spazi disponibili, DOT permette di superare tali limiti: il suo filo in acciaio è installabile in lunghezze comprese tra 5 centimetri e 1 metro. Tale flessibilità lo accomuna a tutti gli altri oggetti Ever Life Design.

Dunque, si parte dal portasciugamani per approdare ad altri utilizzi, anche allo scopo di arredare.

Esattamente. Nelle piccole abitazioni e nei bagni non molto grandi, DOT può fungere da stendibiancheria oppure da maniglione di sicurezza, in quanto è certificato per resistere fino a 120 chilogrammi di peso. Inoltre può essere arricchito con portariviste, porta carta igienica, mensole, appendino e altri accessori. Disponendo il suo filo nello spazio, l’architetto, ma anche l’utilizzatore finale, può creare dei disegni, esprimere tutta la propria creatività.

Quale posizionamento di prezzo avete scelto per questo nuovo prodotto?

Se normalmente un articolo di design ha un costo alto, con DOT abbiamo cercato di metterci alla prova creando qualcosa di bello e allo stesso tempo dal prezzo “democratico”. La designer Monica Graffeo è stata bravissima nell’interpretare questo input, creando un prodotto che consente a tutti di arredare la stanza da bagno senza una spesa eccessiva. Anche questa è una chiave di lettura del nostro Made in Italy: offrire qualcosa di bello anche a quelle fasce di utenza che non hanno capacità di spesa elevate o che, per ragioni di salute o d’età, hanno bisogno di prodotti che li li aiutino nella vita quotidiana. In pratica, “design for all”.

Altre novità in programma?

In aprile è prevista l’uscita di due nuove serie di sanitari dal design pulito e moderno, Easy 42 ed Every 44: alti rispettivamente 42 e 44 centimetri, sono disponibili in versione filoparete a pavimento, sospesi o monoblocco.

UN SISTEMA MODULARE E “DEMOCRATICO”

DOT consiste in una collezione di complementi e accessori modulari multifunzione, in grado di risolvere gli spazi più piccoli e le sale da bagno spaziose, grazie all’attenta progettazione e all’industrializzazione degli elementi che la compongono. In primis il sottile ma resistente cavetto d’acciaio che scorre all’interno di solidi appigli cilindrici in ottone, fissati a muro. Questo cavo funge da portasalviette per lavabo e bidet, ma è anche spazio utile per appendere altri accessori come phon e spazzole; gli elementi cilindrici, oltre a ospitare piccoli piani di appoggio per sapone e flaconi, mantengono la cifra essenziale di Ever Life Design e a necessità sono utili appigli e sostegni sicuri, con una tenuta certificata di 120 kg. La parte finale del cavo può essere accessoriata con il fermo portarotolo. DOT viene venduto in un kit base che comprende 2 elementi cilindrici in ottone dal diametro di 3,8 cm e una lunghezza di 8 cm fissabili a muro attraverso tasselli e 1 cavo in acciaio di 1,10 m di lunghezza e un diametro di 1,5 mm. La collezione DOT prevede inoltre: piani di appoggio, fermo portarotolo, ulteriore metraggio di cavo, cilindri aggiuntivi. Nel caso di eccedenza di cavo, il cilindro è progettato per ospitare al suo interno l’esubero, così da evitare il taglio del cavo e soprattutto prevedere la possibilità di modificare la configurazione in un momento successivo. Ciò permette quindi non solo di cambiare il “disegno” a parete mantenendo gli stessi elementi, ma anche di soddisfare spazi piccoli o maggiori, modificando il metraggio e il numero dei supporti cilindrici, acquistabili separatamente e in autonomia rispetto al kit base DOT. DOT è disponibile in tre varianti di colore: bianco opaco, nero opaco, cromato.

UN FAMILY BUSINESS CRESCIUTO NEL TEMPO

La storia di Thermomat è legata a quella della cartuccia termostatica sviluppata e brevettata dal fondatore Sante Ragazzi, diventata standard europeo nel 1993. L’azienda, che ha sede alle porte di Mantova, occupa 28 persone guidate da un terzetto di famiglia: Sante Ragazzi, oggi presidente, con sua figlia Rossella e Jacopo Antoniazzi, diventati coniugi. L’offerta Thermomat Saniline si declina nel campo degli accessori che garantiscono la sicurezza in bagno per comunità e diversamente abili. Emblematico in tal senso è il maniglione Soft, anch’esso brevettato, caratterizzato da uno speciale trattamento di superficie che lo rende piacevole al tatto: l’Istituto Giordano ne ha certificato un grip superiore del 120 per cento rispetto a qualsiasi altro prodotto analogo in commercio. Il marchio Ever Life Design identifica invece sanitari e arredi dal design ricercato ma allo stesso tempo pratici, multifunzione, che nascono per la stanza da bagno ma si adattano anche ad altri ambienti. Nel 2015, in occasione dell’ADI Design Index, l’azienda ha ottenuto  il Premio dei Premi per l’Innovazione, consegnato dal Presidente della Repubblica Mattarella, per il sedile Tuck-Type disegnato da Gianni Arduini e Marco Frigerio.

di Stefano Troilo

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