Facot Chemicals. Salute per gli impianti HVAC e l’ambiente

Walter Rimoldi con il figlio Filippo e l’AD Massimiliano Cagnana sono ai vertici dell’organigramma di Facot Chemicals, brand di riferimento nel campo dei prodotti chimici professionali per termoidraulica, condizionamento, trattamento acqua e manutenzione industriale e civile.

La storia di Facot Chemicals riporta al 1956, quando il cav. Arnaldo Rimoldi diede vita ad una piccola fabbri­ca artigianale di additivi chimici e olii tecnici, facendo tesoro della propria esperienza nel settore petrolchi­mico. Dopo aver terminato gli studi universitari in chimica, Wal­ter Rimoldi, figlio del fondatore, ha rifondato nel 1989 l’azienda lombarda, che ha in organigramma anche la terza generazione, rappresentata da Filippo Rimoldi.

L’AD Massimiliano Cagnana (a sinistra) e Walter Rimoldi (a destra)

Il focus dell’attività è lo svilup­po di prodotti chimici professionali per diversi settori – come ter­moidraulica, oil&gas, industria ed edilizia – a supporto del lavoro di impiantisti e manutentori. «Il mercato si evolve continuamen­te e ogni settore merceologico, attraverso i rispettivi canali di­stributivi, ne recepisce i contenuti adattandosi in funzione del­le proprie attitudini. Spetta a noi capire chi è meglio predisposto al cambiamento» spiega Filippo Rimoldi, responsabile tecni­co-commerciale per il settore acqua.

Il settore ITS è ricettivo, in questo senso? 

Filippo Rimoldi, responsabile tecnico-commerciale per il settore acqua

«Il comparto è tra quelli più conservativi per tradizione. Questo, da un certo punto di vista, rappresenta per noi un vantaggio, grazie ai rapporti umani consolidati da decenni; di contro, è ne­cessario essere “camaleontici”: ogni settore, infatti, ormai diver­sifica la propria offerta attraverso vari canali e piattaforme, fra le quali sicuramente l’e-commerce sta assumendo gradualmen­te un ruolo strategico. Noi non abbiamo una ricetta unica per identificarci, ma l’unica che vogliamo fortemente continuare ad applicare è quella della credibilità».

La pandemia ha fatto da spartiacque tra due diverse concezioni e percezioni degli impianti, della loro sicurezza e della loro manutenzione? 

«L’annata 2020 ha determinato un mercato impulsivo per quanto riguarda sanificazioni e disinfezioni; molte aziende hanno sfrut­tato questo trend, ma come toccata e fuga. Facot Chemicals ha invece voluto mettere in campo importanti risorse attraver­so la creazione di un’intera linea di prodotti autorizzati dal Mini­stero della Salute. Si tratta di Presidi Medico Chirurgici destina­ti a divenire biocidi sotto l’egida dell’ECHA, l’agenzia europea di controllo che uniformerà a livello comunitario entro il 2025 le so­stanze e i preparati secondo il regolamento UE 528/2012».

COS’È UN PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO?

Rientrano in questa categoria prodotti disinfettanti e sostanze poste in commercio come virucide, germicide o battericide, insetticidi, topicidi e ratticidi per uso domestico e civile e insetto-repellenti. Sono disciplinati dal DPR 392/1998 che sarà sostituito dalla normativa europea Biocidal Products Regulation (BPR), come da Regolamento UE 528/2012, che comporterà l’integrazione dei Presidi Medico Chirurgici nella categoria dei biocidi. Inoltre, è in corso di revisione a livello europeo l’elenco dei principi attivi presenti nei prodotti sul mercato che, una volta approvati, potranno essere successivamente adoperati per la preparazione di biocidi. L’elenco definitivo dei principi attivi accettati in Europa sarà completato entro il 31 dicembre 2024.

Trattamento aria, condizionamento, ma anche trattamento acqua e presidi medico-chirurgici: sono stati questi i segmenti trainanti negli ultimi anni? 

«Ogni elemento naturale come l’acqua e l’aria è fonte di vita, ma anche di agenti patogeni. Per questo, in ogni ambiente è sem­pre più necessario garantire la sicurezza e la salute umana con trattamenti e prodotti affidabili e qualificati. Il batterio della legio­nella è un esempio calzante, dato che si annida dovunque sia­no presenti condizioni di umidità e ristagno di acqua e aria».

Due temi “caldi” sono l’igienizzazione degli impianti di climatizzazione e il risanamento degli impianti termici: come aiutate il grossista e l’installatore ad approcciarsi correttamente? 

«Gli impianti sono sempre più complessi e delicati, oltre che onerosi. I grossisti più attenti si documentano, così da propor­re trattamenti specifici agli installatori. Il nostro ruolo è quello di “collante” nella catena di distribuzione, informando il più possi­bile chi è predisposto a recepirne i contenuti tecnici. Con tale prospettiva, ogni attività di formazione tecnico-normativa è ap­prezzata dal mercato. Il nostro servizio si articola in forme ben definite, ma la base è sempre quella dell’approccio analitico al problema, in ottica di prevenzione ed efficientamento».

Un altro argomento sempre più rilevante, nell’ambito del trattamento delle acque e non solo, è la sostenibilità. Quale valore assume per voi questo concetto, alla luce della vostra esperienza? 

«Il termine è quantomeno inflazionato, ma allo stesso tempo è un elemento-chiave, che si traduce in efficienza degli impian­ti, risparmio energetico, minori emissioni in atmosfera, allunga­ mento della vita media dei componenti. Da qui nasce la nostra offerta di prodotti chimici super-concentrati con imballi ridotti e minore uso di plastica; lavoriamo da sempre per una chimica sostenibile con l’obiettivo di migliorare il comfort delle persone e salvaguardare l’ambiente».

Per il risanamento degli impianti avete messo a punto un servizio specifico, il Temit Tour. Discorso analogo per l’analisi chimico-fisica dei liquidi termovettori. 

«Temit è un acronimo nato oltre 25 anni fa e significa Trattamen­to e Manutenzione Impianti Termici. Nel corso degli anni si so­no aggiunti e correlati vari servizi, tra cui il Check Service, un pacchetto completo di analisi chimico-fisiche delle acque tec­niche e primarie del “paziente-impianto”, eseguite nei nostri la­boratori conformemente alla norma UNI 8065:2019.

Offriamo inoltre la parte di consulenza tecnica attraverso report specifi­ci, che indicano la “terapia” corretta e non invasiva da effettuare negli impianti più o meno recenti o datati, ma non compromes­si. Spesso in passato è stata data priorità alla sostituzione del­la caldaia, che rappresenta il “cuore” degli impianti, senza pre­occuparsi troppo di cosa scorre nelle loro “arterie”, vale a dire i tubi, le valvole, radiatori e scambiatori. Si tratta di componen­ti quasi sempre ostruiti almeno parzialmente, determinando re­se termiche drasticamente ridotte e la crescita esponenziale dei consumi nel corso degli anni».

Facot rende disponibile il Check Service

Chi può accedere al servizio e in che modo? 

«Il servizio è disponibile presso i migliori grossisti fidelizzati alla nostra gamma, anche in funzione di un ulteriore plus che sta ri­scuotendo consensi, il Temit Tour. Si tratta di un affiancamen­to in cantiere agli installatori scelti dal grossista, durante il qua­le il nostro personale si occupa non solo di verificare le corrette procedure di risanamento degli impianti, ma anche di fare i pre­lievi e tenere monitorato l’esito delle “terapie” attraverso le anali­si chimico-fisiche del Check Service, che prevede la calendariz­zazione dei controlli sempre secondo la norma UNI 8065:2019».

Quale risposta state ottenendo dai corsi di formazione per installatori, operatori professionali e personale di vendita dei grossisti? 

«Il riscontro è ottimo, anche se la disponibilità all’ascolto potrà e dovrà migliorare una volta ridimensionata la frenesia correlata alle conseguenze dei bonus fiscali».

Chi può diventare Centro di Assistenza Facot Service? 

«Il progetto Facot Service è partito oltre 10 anni fa ed è poi stato implementato contestualmente al Libretto di Impianto nel 2013, con il quale si è iniziato finalmente a ufficializzare a livello nor­mativo il trattamento fisico e chimico dell’acqua tramite una se­zione dedicata. In questo modo è stata data di fatto rilevanza a tutto l’impianto e non più solo alla caldaia, ristabilendo un equi­librio tra i rispettivi ruoli, che fino ad allora avevano visto indiscu­tibilmente in vantaggio la caldaia.

Può diventare Facot Service ogni installatore che ne recepisce il valore di crescita professio­nale e di opportunità di lavoro: una volta frequentato il corso, che prevede un primo step di due giorni di formazione teorica e pratica in azienda, per apprendere le tecniche specifiche per i vari casi e i cicli di intervento con gli opportuni prodotti, sono previsti corsi di aggiornamento periodici».

Qual è il rapporto con i principali interlocutori di filiera e in particolare con il grossista ITS? 

«I grossisti ITS sono sempre più organizzati e le fusioni con chi proviene dal mercato elettrico, edile o dalla GDS (grande distribuzione specializzata) sono all’ordine del giorno. I prodotti e i componenti degli impianti dialogano sempre di più fra loro, la casa è sempre più domotica ed elettronica; di conseguenza i canali distributivi si contaminano positivamente sempre di più, generando sana competizione e confronto».

Siete una realtà “made in Italy” che si rivolge al mercato globale. In quali aree del mondo sono previsti nuovi investimenti produttivi e commerciali?

«Il “made in Italy” è il nostro DNA di azienda familiare fondata nel 1956 da mio nonno Arnaldo. L’export al quale ci siamo affac­ciati nei primi anni Duemila, sia in Europa che nel mondo, rap­presenta per noi un potenziale molto importante e sfidante. Il know-how costruito in tanti anni, la diversificazione dei canali e la trasversalità dei prodotti, grazie a più linee di lavorazione sulle quali abbiamo sempre investito, ci danno la possibilità di esse­re protagonisti del nostro destino, vero obiettivo di molte azien­de di medio taglio come la nostra. Essere produttori compor­ta molte incombenze e crescenti responsabilità, che sono però compensate dalla soddisfazione di offrire un contributo concreto alla crescita in più settori».

LE PAROLE CHIAVE DI FACOT CHEMICALS

Best seller per l’efficientamento energetico degli impianti

Tutti i prodotti Facot sono progettati e realizzati in Italia, nel sito produttivo di Capralba (CR). Vengono testati, certificati e immessi sul mercato dopo i più severi collaudi normativi, contribuendo all’efficientamento energetico di migliaia di impianti in tutto il mondo, raggiunti attraverso una rete di dealer professionali presente in 70 Paesi.

ADDITIVO CONCENTRATO POLIFUNZIONALE

FOUR X One Shot è un nuovo additivo concentrato polifunzionale, con funzione risanante e senza scarico, idoneo per circuiti termici-refrigeranti non compromessi e pavimenti radianti. Ha un’azione disgregante per morchie e fanghi ed esplica inoltre un’azione protettiva antincrostante in presenza di acque dure, garantendo una protezione anticorrosiva verso tutti i metalli costituenti gli impianti, in particolare verso l’alluminio e le sue leghe. È inoltre formulato con un potente biocida ad ampio spettro in grado di inibire la proliferazione algale negli impianti a bassa temperatura (pavimenti radianti). L’azione complessiva è risanante e non necessita di scarico a condizione che il prodotto venga utilizzato unitamente agli appositi filtri magnetico-defangatori della serie MAGNEX.1.

DISINFETTANTI PROFESSIONALI PMC

L’offerta Facot si arricchisce con i nuovi disinfettanti della linea PHARM PMC, che hanno l’obiettivo di salvaguardare la salute umana attraverso il miglioramento delle condizioni degli ambienti civili e industriali. Si tratta di Presidi Medico Chirurgici autorizzati dal Ministero della Salute (Gruppo 1, disinfettanti) sia pronti all’uso sia concentrati (spray e liquido), sviluppati specificamente per ambienti sanitari, civili, industriali e comunità, ideali per superfici e tessuti, filtri industriali, impianti di climatizzazione HVAC estiva-invernale; una soluzione sempre più trasversale nelle applicazioni e nei canali distributivi professionali. Per questa linea sarà avviato l’iter di passaggio da PMC a biocidi nella classe PT 2 (disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta sull’uomo o animali) presso l’European Chemicals Agency entro il 2024.