Fotocatalisi ad ampio spettro

composto fotocatalitico  Un innovativo composto poroso fotocatalitico è in grado di catalizzare anche le fonti luminose artificiali, per innescare processi di ossidazione che purificano aria, acqua e superfici solide dagli agenti inquinanti.

I materiali fotocatalitici sono una valida soluzione per mi­nimizzare la concentrazione degli inquinanti presenti nell’a­ria e nell’acqua, specie di quelli di origine organica.

Chimicamente stabile, econo­mico ed estremamente versati­le, il biossido di titanio (TiO2) è il fotocatalizzatore di gran lun­ga più utilizzato, per la cui atti­vazione a pieno regime è suf­ficiente una buona esposizio­ne alla luce solare, compresa la componente ultravioletta (UV). Oggi è disponibile anche un in­novativo fotocatalizzatore che per attivarsi non necessita del­la componente UV, ovvero che si attiva anche se esposto esclu­sivamente a sorgenti artificia­li LED, nel cui spettro è assen­te la radiazione ultravioletta.

L’innovazione è stata sviluppa­ta in Italia dalla startup innova­tiva Clentech (Clean Environ­mental Technology), uno spin-off dell’Università degli Studi di Cagliari.

Igiene in ogni applicazione

La tecnologia Clentech si attiva con la massima efficienza indi­pendentemente dalla luce visi­bile, solare e artificiale, alla qua­le è esposta la sostanza fotoca­talitica. Si tratta perciò di una soluzione estremamente duttile, che può essere applicata a diversi pro­dotti anche in assenza di illumi­nazione naturale, garantendo un livello di igienizzazione e pu­rificazione sempre ottimale, ad esempio per scopi antinquina­mento, antivirali, antibatterici e auto-igienizzanti.

Il materiale fotocatalitico Clen­tech si presta infatti all’uso sia in prodotti passivi – vernici, ri­vestimenti, malte, vetri ecc., per l’uso in edilizia, nell’industria ceramica e nell’ingegneria am­bientale ecc. – sia in sistemi atti­vi che utilizzano la luce artificia­le, per il condizionamento e la purificazione dell’aria, la depu­razione delle acque (compresa quella potabile) ecc.

Il potenziale d’applicazione è estremamente ampio e com­prende l’igiene e la salubrità de­gli spazi costruiti, con importan­ti vantaggi per la salute degli abitanti. Se rivestite con una mano di vernice fotocatalitica, ad esem­pio, le pareti di un locale si tra­sformano in un formidabi­le sanificatore dell’aria in esso contenuta.

AZIONE VISIBILE
Il composto fotocatalitico Clentech è ottenuto attraverso un innovativo processo di preparazione e può essere applicato come polvere, disperso in acqua, formulato come vernice per interni ed esterni o ancora in abbinamento ad altri materiali.

Nel caso della depurazione delle acque – ad esempio dell’acqua potabile per scopi antibatterici e antivirali – il risultato è percepibile alla vista: la fiala a destra è limpida.

LUCE NATURALE E ARTIFICIALE
Per innescare i processi di ossidazione che purificano l’acqua, l’aria e le superfici dagli agenti inquinanti, l’innovativa formulazione fotocatalitica sviluppata da Clentech può utilizzare non solo le fonti luminose naturali, ma anche quelle artificiali comprese le sorgenti LED. L’azione fotocatalitica si attiva anche senza l’esposizione ai raggi UV, senza pregiudizio per la depurazione da inquinanti, batteri, virus, muffe ecc.

composto fotocatalitico

AZIONE BIOCIDA
Nel caso della filtrazione delle acque, il filtro fotocatalitico è attivato da una fonte luminosa a bassissimo consumo (LED) che non emette raggi UV. I radicali ossidrili presenti sulla superficie del materiale attivato danneggiano la parete cellulare dei microorganismi, provocando rapidamente alterazioni alla loro chimica organica e ciò ne inibisce l’attività in modo definitivo.

composto fotocatalitico

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