Icos. Risposte congrue per il cliente che vuole sognare

Lo showroom Icos (1500 m2 su due piani) è suddiviso in zone. L’area dedicata ai prodotti ceramici e al legno, di circa 450 m2, è la più emozionale; l’interior è moderno, luminoso e raffinato

Icos-Cittadella dell’edilizia e della casa ha strutturato la propria offerta per soddisfare qualsiasi richiesta della clientela, per la quale è costantemente impegnata a mettere a punto soluzioni su  misura, in grado di soddisfare appieno le esigenze di ogni target.

Icos-Cittadella dell’edilizia e della casa (Gruppo BigMat) è un punto vendita multi-specializzato a Torino, dove su 80.000 m2 hanno sede il centro edilizia (core business del­la società), l’area ferramenta, l’utensileria, il centro colore, il servizio noleggio, il servizio smaltimento macerie e rifiuti e uno showroom di 1.500 m2 dedicato alle finiture d’interni, molto fre­quentato da privati e professionisti (40%) e da imprese (60%) clienti del magazzino edile; una percentuale molto ridotta dei clienti che frequentano il magazzino e si rivolgono allo showro­om è costituita anche da idraulici e termotecnici.

Lo showroom è stato aperto nel 2009 per soddisfare le esigen­ze dei clienti, fornendo a 360 gradi tutti i materiali per la casa. La voce più importante del fatturato sono le ceramiche (pavi­menti e rivestimenti interni ed esterni), ma l’arredo bagno rea­lizza tra il 25% e il 28% del guadagno, con un’offerta comple­ta: mobili, rubinetteria, sanitari, box doccia, wellness, carta da parati e parquet idonei a essere posati in bagno, illuminazio­ne. L’offerta è completa non solo in termini di prodotto, dal mo­mento che la proposta comprende linee di fascia bassa, media, medio-alta e top di gamma:

Mauro Biancato, responsabile showroom Icos-Cittadella dell’edilizia e della casa

«Abbiamo effettuato questo tipo di scelta soprattutto perché, a mio avviso, non deve mancare al­cunché e occorre alzare l’asticella – afferma Mauro Biancato, responsabile dello showroom – Sicuramente in questo periodo il cliente privato si orienta su prodotti di fascia media.

È vero che vuole sognare e sceglie ispirato da quanto ha visto sulle riviste, però poi quando si arriva al discorso economico si rende conto che il suo budget non gli consente determinate soluzioni e arre­tra; a quel punto, siamo noi a cercare di capire le sue disponibi­lità e a proporgli alternative, sicuramente valide ma più econo­miche. L’impresa, invece, privilegia la fascia media o economica a seconda del tipo di cantiere su cui sta lavorando».

Che tipo di servizi offrite alla clientela?

«Premesso che ad assistere la clientela, privata e professiona­le, è preposto personale qualificato con pluriennale esperienza, che cerca di offrire la migliore consulenza e di soddisfare tutte le richieste in termini di informazioni, soluzioni e prodotti, la no­stra particolarità è che le risorse commerciali sono preparate a 360 gradi: la persona che gestisce il cliente (privato o impresa) lo supporta nella scelta completa, dal pavimento al rivestimen­to fino ad arredo-bagno e sanitari – eventualmente anche por­ta e serramenti. In questo senso, ci differenziamo rispetto ad altre strutture, dove il cliente è seguito da uno specialista per le ceramiche, uno per l’aspetto termotecnico e così via.

Inol­tre, ambientiamo i prodotti e realizziamo rendering, così da da­re al cliente un’idea di come sarà il bagno una volta installati i prodotti. Precisiamo sempre che si tratta di un’idea, perché so­prattutto la resa dei colori è diversa dal vivo. Inoltre, per quanto è possibile, applichiamo lo sconto in fattura e aiutiamo il cliente nel disbrigo delle pratiche per usufruire dei vari bonus».

Le ambientazioni dello showroom Icos sono numerose e ben studiate, per proporre alla clientela soluzioni di bagno complete cui ispirarsi. Attualmente gli utenti prediligono le ceramiche a effetto marmo e/o decorate, di cui vengono proposte diverse collezioni

Non avete pensato all’utilizzo della realtà aumentata? 

«Non utilizziamo la realtà virtuale. Negli anni il settore ceramico l’ha provata, ma il problema è la resa del colore, che in video è totalmente diverso rispetto a quanto si ottiene dal vivo, con il ri­schio di scoraggiare il cliente. Di conseguenza, preferiamo al­tri strumenti per evitare che il cliente si disinnamori del progetto che gli abbiamo presentato».

Quanti sono gli assistenti alle vendite? 

«Sono nove, più me che sono in prima linea. Sette assistenti si occupano del settore Area finiture interne, vale a dire arredo-ba­gno, pavimenti e rivestimenti, mentre due seguono l’area Ser­ramenti e porte interne. Va detto, però, che quando il cliente ha bisogno di un servizio a 360 gradi, senza particolari complessi­tà, può essere gestito da un assistente senza far intervenire un collega.

Il personale addetto alle vendite è infatti altamente pro­fessionale, preparato e aggiornato: mi occupo personalmente della loro formazione, ma frequentano anche i corsi organizza­ti dai fornitori presso le aziende, dove davvero possono far pro­prie tutte le competenze sui prodotti».

Per differenziarvi dai vostri competitor e dalla GDO su cosa avete puntato? 

«Sicuramente abbiamo puntato molto sul servizio. Quando un cliente entra nel nostro showroom, cerchiamo innanzitutto di ascoltarlo per capire quali siano le sue reali esigenze, ce ne prendiamo cura e lo “coccoliamo”.

Per capire cosa sta facendo la concorrenza, visito numerose sale mostra e i punti vendita della GDO, e mi sono reso conto che la grande distribuzione ha alzato il livello della qualità dell’offerta di prodotti per il bagno; tuttavia, il cliente si trova a parla­re non con un professionista del settore ma con un commesso, cosa di cui si rende conto.

Spesso si rivolgono a noi clienti che hanno visitato molti punti vendita, ma si fermano per l’acquisto nel nostro showroom per­ché comunque possono contare su un servizio diverso, di cui percepiscono il valore».

CONTENERE GLI AUMENTI DI PREZZO

«Ebbene sì! – afferma Mauro Biancato – Aumenti ce ne sono stati, ma cerchiamo di contenerli investendo per tenere il magazzino molto ben rifornito. Abbiamo aumentato il volume degli ordini anche per cercare di ottenere prezzi migliori, così da poter praticare prezzi competitivi per la clientela.

Quando gli aumenti sono significativi e ripetuti, per cui un prodotto viene a costare il 30-40% in più, farlo accettare dal cliente non è facile, sebbene capisca che si tratta di una conseguenza di quello che sta succedendo. Noi lo spieghiamo, lo motiviamo e cerchiamo un’alternativa al prodotto che ritiene troppo costoso, sempre rimanendo nei parametri di qualità ed estetica che lo avevano conquistato.

Anche i fornitori stanno affrontando una situazione non facile da gestire, soprattutto per i costi dell’energia elettrica e del gas. Anzi, qualche azienda ha preferito chiudere dei forni per la produzione di prodotti di fascia medio-bassa per dare maggiore importanza al prodotto medio e medio-alto, perché il cliente è più predisposto a spendere per un prodotto di maggiore qualità. L’aumento del 30% su un prodotto economico viene percepito maggiormente».

Il cliente si informa anche sulla sostenibilità dei prodotti e sulle aziende e sui processi produttivi? 

«Chiede informazioni in questo senso solo il 4-5% dei clienti. Sia­mo quindi noi a fornire questi dati, soprattutto nel momento in cui motiviamo la differenza di prezzo tra un prodotto e un altro oppure quando facciamo presente che, con la pandemia, alcu­ne aziende hanno inserito nel ciclo produttivo sostanze antibat­teriche. Il cliente apprezza queste informazioni e manifesta mag­giore propensione all’acquisto e a pagare la differenza di prezzo».

Quali sono le domande più frequenti? 

«I clienti chiedono prodotti validi, italiani e soprattutto disponibi­li in breve tempo. Abbiamo quindi investito molto sul pronto magazzino, perché siamo consapevoli che si tratta di un servizio oggi fondamentale per il cliente, che vuole tempistiche certe per portare a termine i lavori nei tempi concordati con l’impresa».

Le imprese accompagnano i privati? 

«Al nostro showroom si rivolge maggiormente l’impresa che co­struisce (per poi vendere), pertanto in genere abbiamo a che fare con cantieri di una certa entità; in questo caso, l’impre­ sa viene direttamente per valutare forniture e capitolati. Inve­ce, se l’impresa è impegnata su una singola ristrutturazione, ovviamente accompagna il cliente oppure lo indirizza al nostro showroom per la scelta delle finiture».

Avete progetti nel cassetto?

«Premesso che recentemente abbiamo aperto uno showroom di finiture nell’area tecnica della zona edilizia, le novità in un’a­zienda molto dinamica come la nostra non mancano mai. At­tualmente non siamo ancora pronti per offrire il servizio chiavi in mano, però stiamo valutando quest’opzione: ritengo che partirà quando saremo ben strutturati (dal punto di vista della manodo­pera) per presentare una proposta adeguata. D’altronde è que­sta la politica che l’azienda persegue da sempre.

Stiamo lavorando anche sull’e-commerce; c’è già un colle­ga che sta gestendo quest’aspetto e sicuramente, a mio avvi­so, anche le vendite online (che per il momento sono limitate a qualche prodotto) decolleranno».