Innova. Polifunzionalità e rinnovamento continui

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Il terminale WLHP (Water Loop Heat Pump) per la riqualificazione impiantistica di edifici esistenti permette riscaldamento e raffrescamento con lo stesso impianto, anche contemporaneamente: la pompa di calore si collega ai punti di connessione dei terminali esistenti

Innova cavalca l’onda della sovrapposizione tra caldo, freddo e ventilazione, con soluzioni complete in grado di esprimere al massimo le proprie potenzialità nel riscaldamento e nel raffrescamento. Perché l’uso efficiente dell’energia è la chiave per affrontare il futuro.

Per spiegare la più recente attualità di Innova, Ilario Zanetti, membro della squadra Pre-Sales Management, utilizza un’espressione figurata: «Innova è sempre stata un’azienda di “cuore e cervello”, a cui dobbiamo aggiungere “polmoni e gambe”. A parte l’ambizioso piano di sviluppo prodotti in corso, stiamo fortemente investendo in struttura e organizzazione interna, con un forte potenziamento dei servizi essenziali quali prevendita e post-vendita».

Quali sono le ultime evoluzioni del mercato?

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Ilario Zanetti, Pre-Sales Management di Innova

«È evidente la progressiva sovrapposizione tra i mondi (una volta separati) di caldo, freddo e ventilazione: si tratta di uno sviluppo che porta a una concentrazione del mercato intorno a pochi grandi leader globali in grado di offrire soluzioni complete e integrate, con prodotti sempre più elaborati e complessi.

In questo quadro, da anni abbiamo affrontato la strada della “polifunzionalità”, in modo da presentare soluzioni sempre innovative che ci permettano di qualificare maggiormente il marchio Innova e l’azienda. Il progressivo spostamento verso le energie rinnovabili, imposto dalla transizione energetica in atto, porta in primo piano il ruolo delle pompe di calore sia per l’ambito residenziale – soprattutto per quanto riguarda le strutture già esistenti – sia per il settore industriale».

Risultano quindi strategiche le ristrutturazioni…

«L’evoluzione prevista per il parco edifici europeo evidenzia una stagnazione presente e futura del trend dei nuovi edifici. Molto, in effetti, si giocherà quindi su ristrutturazioni e sostituzioni edilizie.

Inoltre, in Italia il settore industriale è il terzo ambito per consumo di energia, con poco meno del 25% del fabbisogno energetico finale; circa il 40% di questi consumi viene soddisfatto tramite l’elettricità: in questo contesto, Innova propone soluzioni ad hoc come il terminale WLHP in pompa di calore per la riqualificazione impiantistica di edifici esistenti e Okki per la climatizzazione intelligente in pompa di calore dei grandi ambienti».

Si tratta di soluzioni best-seller?

«Sicuramente WLHP (Water Loop Heat Pump) lo è. Quello che è importante è trovare una soluzione per estendere il più possibile l’utilizzo delle pompe di calore al mercato degli edifici già esistenti con impianti centralizzati, quali condomini, edifici plurifamiliari, terziario ed edifici vincolati. Si tratta di strutture caratterizzate dalla presenza di impianti con tubazioni esistenti, alimentati ad alta temperatura con impianto di distribuzione generalmente non isolato o caratterizzato da un isolamento scarso o ammalorato, con conseguenti elevate dispersioni termiche nelle tubazioni di distribuzione, sia per il riscaldamento sia per l’ACS. Le perdite possono raggiungere il 30-50% del calore prodotto».

Come si può spiegare tecnicamente WLHP?

«Il sistema ad anello viene mantenuto a temperatura neutra grazie a sistemi di dissipazione o integrazione termica, mentre una pompa di calore centralizzata sostituisce il generatore fossile esistente, che funge da sorgente per i terminali in pompe di calore decentralizzate acqua/aria. Gli apparecchi vengono posizionati negli ambienti da climatizzare in sostituzione dei radiatori ad alta temperatura esistenti: in riscaldamento attingono calore dall’anello, in raffrescamento, invece, lo riversano».

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WLHP (Water Loop Heat Pump)

Quali sono i vantaggi?

«È possibile avere riscaldamento e raffreddamento con lo stesso impianto (anche contemporaneamente), utilizzando le tubazioni già presenti nell’edificio. La pompa di calore si collega infatti ai punti di connessione dei terminali esistenti, realizzando una soluzione altamente flessibile e versatile, con interventi poco invasivi senza la necessità di coinvolgere maestranze specializzate.

Inoltre, c’è una riduzione delle perdite di distribuzione nell’impianto e dei costi di esercizio, si mantiene la continuità abitativa, con autonomia di funzionamento stanza per stanza, monitoraggio dei consumi, comfort ottimale, nonché utilizzo di energia rinnovabile ed eliminazione delle emissioni inquinanti e CO2».

Ci sono altre soluzioni su cui puntare l’attenzione?

Okki è il sistema in pompa di calore per climatizzare i grandi ambienti: garantisce un comfort ottimale nell’area di interesse, evitando qualsiasi tipo di dispersione termica

«Un altro prodotto interessante è Okki, il sistema in pompa di calore per i grandi ambienti. A oggi, questi spazi vengono comunemente riscaldati con caldaie e aerotermi – sistemi con utilizzo di combustibili fossili, poco efficienti, rumorosi, dalla complessa e costosa installazione, che raramente offrono il raffreddamento estivo.

Inoltre, questi sistemi possono portare a problemi di stratificazione dell’aria, con impatti negativi sia sul comfort termico (a causa della distribuzione disomogenea del calore) sia sull’efficienza energetica.

Grazie alla combinazione tra una pompa di calore gestita da un inverter di ultima generazione e i ventilatori di mandata EC Brushless, con l’aggiunta degli ugelli motorizzati del sistema Smart Jet, Okki garantisce un comfort ottimale, evitando qualsiasi tipo di dispersione termica».

Come funziona?

«La dinamica di movimento degli ugelli si adatta in base alla temperatura dell’aria immessa, prevenendo la stratificazione e assicurando una temperatura ideale esclusivamente nell’area occupata, con un funzionamento articolato in tre fasi: la prima è il preriscaldamento, in cui gli ugelli sono mantenuti in orizzontale al momento dell’avvio, evitando che l’aria, non ancora calda, venga indirizzata sulle persone. Poi c’è il riscaldamento rapido: raggiunta la temperatura ideale, la potenza viene massimizzata e gli ugelli direzionati verso il basso, garantendo un riscaldamento rapido dell’area occupata. Infine, c’è il mantenimento: raggiunta la temperatura di comfort, gli ugelli si riportano progressivamente in posizione orizzontale, generando una “lama d’aria” che funge da barriera termica e ottimizzando la distribuzione del calore nella zona occupata».

E in merito alla climatizzazione?

«La logica di funzionamento è la stessa, ma con algoritmi diversi della regolazione degli ugelli. Si tratta di un sistema modulare efficiente per il massimo comfort, una soluzione intelligente anche per la climatizzazione dei grandi ambienti».

Parlando di distribuzione, quali sono i servizi per l’utente finale veicolati attraverso il vostro gruppo?

«Il supporto prevendita e post-vendita, la sinergia e la consulenza a progettisti e installatori. È solo creando una rete virtuosa che si possono raggiungere risultati ambiziosi, basati sulla qualità dei prodotti e del servizio offerto».

PARTNERSHIP DI SUCCESSO
Quello tra Innova e Panasonic è un matrimonio freschissimo, ma nato sotto i migliori auspici: Innova cercava un partner in grado di portare prezioso know-how (per lo sviluppo di nuovi prodotti) e capacità commerciale (per distribuire i prodotti in tre dei cinque continenti in cui a oggi l’azienda è presente). Panasonic cercava un partner con elevata capacità di R&D per sviluppare prodotti tagliati su misura per il mercato europeo.

«Entrambi abbiamo trovato quanto cercavamo e i frutti si vedranno a brevissimo. È importante ribadire che la conduzione operativa e strategica resta in mano al management e all’azionariato storico di Innova, essendo quella di Panasonic una partecipazione di minoranza» ha spiegato Ilario Zanetti.