Ivar. Tecnologie e soluzioni per l’impianto e per l’ambiente

Sostenibilità, innovazione e formazione sono i valori chiave per Ivar, che da un lato lavora per venire incontro alle ultime esigenze del mercato con prodotti sempre più evoluti, dall’altro punta a migliorare costantemente la propria offerta in termini di efficienza e facilità d’installazione.

Specializzata dal 1985 nello sviluppo, progettazione e realizzazione di sistemi per il riscaldamento e impian­ti sanitari ad alta efficienza energetica, Ivar è, oggi più che mai, una realtà dell’industria italiana in continua evoluzione, che investe quotidianamente nel potenziamento dei prodotti, nel miglioramento dei processi produttivi e nel conse­guimento di nuovi brevetti e certificazioni.

Con Valerio Rossini, responsabile commerciale Italia dell’azien­da, abbiamo fatto il punto sulle ultime iniziative, servizi e attività di ricerca e sviluppo che Ivar sta portando avanti.

Come si articola il vostro percorso d’innovazione, alla luce degli ultimi trend dell’impiantistica? 

Valerio Rossini, responsabile commerciale Italia di Ivar

«La digitalizzazione e il bilanciamento dinamico dei circuiti idrau­lici, unitamente alla rinnovata attenzione nei confronti della qua­lità dell’acqua negli impianti di riscaldamento e in quelli sanitari, sono trending topic indiscussi dell’impiantistica. Il nostro percorso di innovazione, però, consiste non solo nel ri­spondere alle esigenze del momento, ma anche nell’ottimizzare prodotti esistenti e anticipare le richieste.

Negli ultimi anni ab­biamo progettato soluzioni che consentono di realizzare sistemi estremamente efficienti. Per esempio, i prodotti della linea per il trattamento acque pre­servano l’impianto e lo mantengono nelle migliori condizioni possibili, garantendo una lunga durata nel tempo e assicurando un minor consumo energetico.

Alla luce di un interesse sempre più evidente verso il risparmio energetico sta assumendo molta importanza il tema del bilan­ciamento dinamico: un impianto di climatizzazione non bilancia­to infatti consuma molta più energia rispetto ad uno bilanciato. Ivar è in grado di rispondere con un’ampia gamma di prodot­ti, tra cui gli ultimi nati: il gruppo di bilanciamento dinamico per collettori e i vitoni a bilanciamento dinamico».

Quali obiettivi vi siete prefissati attraverso i nuovi prodotti, tra cui il defangatore magnetico Dirtstop® XL e il gruppo di bilanciamento dinamico per collettori Equifluid? 

«Il nostro obiettivo è innovare rispondendo alle richieste del mer­cato. Dirtstop® XL è stato progettato in risposta alla crescita sul mercato delle pompe di calore: si tratta di un defangatore a triplice azione filtrante con inserto brevettato che consente di mantenere inalterate nel tempo le prestazioni degli impianti di nuova generazione.

Equifluid invece vuole rispondere all’esigenza di bilanciare gli impianti di riscaldamento radiante. Si tratta di una valvola di controllo della pressione differenzia­le che, abbinata al collettore, permette di sfruttare nel modo mi­gliore l’energia termica».

La sala espositiva di IVAR

Quali sono i segmenti o le tipologie di prodotto che oggi offrono maggiori opportunità per Ivar, in riferimento al canale ITS italiano? 

«Il mercato è sempre più orientato verso soluzioni che migliorano l’efficientamento degli edifici – una scelta in cui hanno un ruolo molto importante gli incentivi statali. Oltre ai prodotti prima cita­ti, sono molto richiesti i satelliti di utenza per la contabilizzazione diretta del calore e dell’ACS con impianti di riscaldamento cen­tralizzati; un’altra soluzione molto ambita sono i produttori istan­tanei di ACS, che riscaldano istantaneamente l’acqua sanitaria usando l’acqua tecnica proveniente da un accumulo inerziale, precedentemente riscaldata con qualsiasi generatore e utilizza­bile anche per il riscaldamento».

Pre e post-vendita: dopo Linea Arancio, pensate a implementare nuove attività e servizi?

«Linea Arancio, il servizio di assistenza Ivar a supporto di preven­dita, post-vendita e preventivazione, è tra le attività più apprez­zate non solo dai grossisti ma anche da installatori e termotec­nici. Nel futuro implementeremo altri strumenti che ci aiuteranno ulteriormente nella comunicazione e nel fornire attraverso il digi­tale le informazioni richieste.

Un esempio già in uso è l’app Ivar, che aiuta l’utente professionale a trovare in modo semplice e veloce la soluzione di cui ha bisogno. È uno strumento costantemente aggiornato che offre numero­se funzionalità, tra cui la ricerca dei prodotti, la condivisione dei cataloghi e dei documenti. Abbiamo inoltre attivato per i nostri distributori e agenti il configuratore di prodotti Billy, utile per la preventivazione automatica di diversi tipi di impianto».

 Le attività di formazione nei confronti dei grossisti saranno a loro volta aggiornate o integrate? 

«Periodicamente pianifichiamo con il grossista attività di forma­zione rivolte a tutta la filiera, dal personale del punto vendita agli installatori fino ai progettisti. Attraverso il confronto costante, sviluppiamo azioni che conducono a obiettivi comuni e valutia­mo di volta in volta attività dedicate, spesso in base alla dislo­cazione geografica dei distributori stessi. Inoltre, organizziamo seminari tecnici in cui vengono approfonditi vantaggi e applica­zioni dei prodotti maggiormente richiesti o più complessi a livel­lo tecnico, e spiegate le nuove normative».

È di recente ultimazione la nuova sede di Ivar Academy. 

«Sì, il nostro nuovo centro di formazione, dedicato ai professio­nisti del settore, ospita una sala espositiva e una sala corsi che può accogliere 70 persone. Contiamo di raggiungere nume­ri importanti di visite nei prossimi mesi. Dal 9 al 12 maggio la struttura è stata inaugurata con la “settimana della formazione”, che ha visto ospiti esclusivi del settore tra i relatori. Questo perché la formazione, così come la diffusione della cultura tecnica sono un valore fondamentale per Ivar.

Da tempo, abbiamo atti­vato anche diverse collaborazioni con gli ITS locali, perché rite­niamo fondamentale creare futuri professionisti con competen­ze tecniche specifiche e riteniamo il ruolo della scuola cruciale nella formazione di risorse sempre più vicine alle esigenze delle aziende. Presso le scuole abbiamo realizzato anche i laboratori didattici (Hydronic Lab) a supporto degli studenti, l’ultimo pres­so l’IIS Cerebotani di Lonato del Garda».

Semplicità e innovazione sono le parole-chiave per l’impiantistica contemporanea? 

«Per noi, innovazione non è solo lanciare nuovi prodotti, ma spesso vuol dire revisionare un articolo per aumentarne l’effi­cienza o proporre versioni più compatte, per sistemi evoluti ma di facile installazione anche in spazi ridotti».

Ivar produce tutto in Italia. Questo è riconosciuto come plus da professionisti e utenti finali? 

«Il “made in Italy” è un sinonimo di qualità ed eccellenza nei pro­dotti così come nei processi produttivi e nei servizi. Ora più che mai questi aspetti acquisiscono un valore fondamentale e il consumatore è spesso disposto a pagare un premium price per un prodotto di qualità. Riteniamo quindi fondamentale mantenere la produzione esclusivamente in Italia, così come è strategico garantire il controllo dei processi lungo tutta la filiera produttiva».

Cosa significa per voi “made in Italy”? 

«I nostri valori sono rappresentati da sostenibilità, innovazio­ne, formazione, che riteniamo essere anche i punti fermi del “made in Italy”. Il forte apprezzamento del know-how italiano è sicuramente un fattore di vantaggio, e naturalmente tutta la produzione Ivar av­viene esclusivamente in Italia, ma non basta. Bisogna fornire un valore aggiunto, attraverso il servizio attento e puntuale».

Diversi fattori, non ultimo il climate change, richiamano l’attenzione sulla gestione responsabile delle risorse naturali: in qualità di realtà produttiva, come si articola il vostro percorso in termini di sostenibilità?

«Il rispetto e la tutela dell’ambiente sono tra i principali valori di Ivar: concepiamo un’idea avanzata e moderna di azienda so­stenibile, svolgendo un’attività tesa a uno sviluppo economi­co che tuteli l’ambiente in tutte le sue accezioni. Già nel 2014 Ivar è stata tra le prime aziende del settore a ottenere la certi­ficazione ISO 50001.

Dal reperimento delle materie prime agli imballaggi utilizzati, ogni processo viene studiato e ottimizza­to per salvaguardare energie e materiali, in una struttura a im­patto ambientale pari a zero. Recentemente, Ivar ha deciso di mappare i propri prodotti secondo le metriche specifiche previ­ste dai protocolli Leed e Breeam, i due più importanti sistemi di rating degli edifici in termini di sostenibilità; si tratta di standard che non si focalizzano soltanto su aspetti relativi all’energia, all’acqua o alla salute, ma considerano il quadro generale di tut­ti gli elementi critici che concorrono alla creazione del miglior edificio possibile».

PRODUTTORE ISTANTANEO DI ACQUA CALDA SANITARIA
SAP è un gruppo pre-assemblato che permette la preparazione istantanea di ACS mediante accumulo di acqua tecnica. Collegato a un accumulo contenente acqua primaria riscaldata da uno o più generatori, preleva il fluido primario caldo e, sfruttando uno scambiatore a piastre, cede calore all’acqua sanitaria sul secondario riscaldandola istantaneamente. Lo scambiatore permette un trasferimento di calore efficiente e mantiene separati i due fluidi. Così si evita lo stoccaggio di ACS (soggetto a vincoli di temperatura, igiene e manutenzione) riducendo il rischio di proliferazione della legionella.

La superficie di scambio è elevata: con la taglia minore di SAP C si producono 25 l/min di ACS portandola da 10 °C a 45 °C con acqua primaria a 60 °C. Il controllo della temperatura dell’ACS in uscita è elettronico, con set point impostabile sulla centralina: alla richiesta di ACS, un sensore di temperatura e portata attiva il circolatore presente sul circuito primario, che pesca direttamente dall’accumulo; la centralina modula la velocità della pompa in modo da ottenere la corretta temperatura in uscita ottimizzando lo scambio termico.

SAP è disponibile con valvola miscelatrice sul circuito primario per limitare la temperatura in ingresso allo scambiatore: un’accortezza utile nei periodi dell’anno in cui le temperature dell’accumulo superano gli 80 °C, soglia critica per uno scambio termico che potrebbe causare la precipitazione di calcare sul circuito secondario e perdite di performance dello scambiatore. È disponibile la variante con circuito di ricircolo sanitario e controllo elettronico del circolatore.

Il sistema è fornito con guscio isolante in diverse taglie, definite in base alla portata di ACS: la portata di SAP varia da 30 a 100 l/minuto, mentre il più compatto SAP-C varia da 25 a 40 l/minuto. Entrambi si prestano per edifici di diversa misura: dalla villetta autonoma fino a utenze plurifamiliari, condomini o strutture alberghiere. Per sistemi con fabbisogni molto elevati e/o variabili, è possibile collegare più unità in parallelo tra loro e azionarle in cascata in funzione della portata richiesta.