L’eliminazione dei gas florurati

Lo studio “Gas fluorurati a effetto serra 2019” recentemente pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente valuta i dati comunicati nel 2019 dalle società europee sulla produzione, importazione, esportazione, distruzione e uso di materie prime di gas fluorurati fino al 2018. Analizza i progressi compiuti sia nell’ambito della UE in corso riduzione graduale degli idrofluorocarburi (HFC) e riduzione graduale globale degli HFC, iniziata nel 2019 con il cosiddetto emendamento di Kigali al protocollo di Montreal.

La relazione fornisce, inoltre, dettagli sulle diverse quantità di gas fluorurati fornite per varie applicazioni industriali. Queste sono espresse sia in quantità fisiche (in tonnellate), sia in quantità “riscaldamento globale”, cioè importi ponderati per il potenziale di riscaldamento globale dei gas e misurate in tonnellate equivalenti di CO2. Nel 2018, la quantità di HFC immessi sul mercato in Europa è rimasta al di sotto del limite complessivo del mercato per il terzo anno consecutivo, dell’1%. Il “consumo” di HFC dell’UE nel 2018, come definito dal protocollo di Montreal, era inferiore del 46% al primo limite fissato per l’UE per il 2019 dall’emendamento Kigali del protocollo di Montreal. Oltre a ridurre l’uso e le importazioni – rileva lo studio – è in atto una sostituzione a favore dei gas fluorurati meno dannosi per il clima. Il volume della fornitura totale di gas fluorurati nell’UE è stato inferiore del 14% nel 2018 rispetto al 2017 e l’effetto di riscaldamento globale è diminuito del 30%. La refrigerazione e il condizionamento dell’aria continuano ad essere applicazioni chiave. Le importazioni totali di gas fluorurati nell’UE nel 2018 sono diminuite del 7% rispetto al 2017 (25% se misurato in tonnellate equivalenti di CO2. La maggior parte di questa riduzione è dovuta alle minori importazioni di HFC, mentre il resto è causato dalla riduzione delle importazioni di esafluoruro di zolfo e perfluorocarburi.

Le emissioni di gas fluorurati ad effetto serra – conclude il report – sono in calo nell’UE dal 2015, dopo 15 anni di aumenti annuali ininterrotti.