Dal 15 ottobre 2014 è entrato in vigore su tutto il territorio nazionale il nuovo libretto di impianto per la climatizzazione estiva e invernale. Si tratta di un documento di proprietà del responsabile dell’impianto nel quale vanno indicati tutti gli elementi riconducibili all’impianto stesso, una sorta di carta d’identità. Essendo ogni impianto “diverso” nella sua composizione, anche il libretto avrà contenuti diversificati a seconda delle situazioni.
L’installazione di una nuova caldaia
Il caso specifico affrontato nel presente servizio si riferisce all’installazione di una nuova caldaia per riscaldamento e produzione istantanea di acqua calda sanitaria; utilizzeremo il modello nazionale di libretto di impianto per la climatizzazione estiva e invernale (che d’ora in poi chiameremo “libretto” per semplicità) , tenendo in considerazione che le versioni aggiornate dalle singole Regioni contengono limitate modifiche, non sostanziali, nell’ambito della nostra trattazione.
La prima pagina del nuovo libretto
La prima pagina del nuovo libretto, su cui ci concentreremo oggi, è rappresentata dalla scheda identificativa dell’impianto che, a tutti gli effetti, è a cura del responsabile d’impianto e quindi, in questo caso, il proprietario dell’immobile se residente, oppure l’inquilino se affittuario.
Dal punto di vista etico professionale – a mio avviso – dovrebbe essere compilata su consiglio diretto dell’installatore, con i dati generici che caratterizzato l’intero impianto di climatizzazione invernale ed estivo.
In questo caso specifico molto semplice, supponendo di aver installato solamente la nuova caldaia, la compilazione sarà molto rapida.
Compilazione della scheda n.1
- In alto a sinistra è presente lo spazio per inserire il Codice Catasto, compilabile nel solo caso in cui, nella Regione specifica, risultasse già attivo il nuovo catasto telematico; in caso contrario non bisogna inserire alcuna informazione.
- Si dovrà poi andare a compilare la sezione relativa alla tipologia di impianto (1.1), con la data dell’intervento e la motivazione, pertanto, in questo caso specifico, si dovrà sbarrare la casella “nuova installazione”.
- Andremo successivamente a compilare la parte che riguarda l’ubicazione dell’impianto (via Comune, ecc.), indicando in questo caso la categoria E1 (edificio residenziale), spuntando la voce “Singola Unità Immobiliare ed inserendo la volumetria dei locali riscaldati (generalmente la superficie in pianta dell’appartamento per l’altezza).
- La sezione 1.3 contiene le informazioni sulla tipologia di impianto, quindi in questo caso bisognerà porre semplicemente la crocetta su due voci, quella indicante la produzione di acqua calda sanitaria e quella relativa alla climatizzazione invernale. In entrambi i casi saranno da indicare le potenze utili (non al focolare), informazioni contenute nella scheda tecnica della caldaia (per il nostro esempio supponiamo 28 kW per il riscaldamento e 14 kW per il sanitario).
- Il punto 1.4 contiene invece l’informazione relativa al fluido vettore: in questo caso indicheremo banalmente l’acqua. Al punto 1.5 bisogna indicare la tipologia di generatore che è stato installato, pertanto sarà sufficiente mettere la spunta su “Generatore a combustione”.
- Infine, è necessario inserire i dati del Responsabile dell’Impianto al punto 1.6 della scheda, senza dimenticarsi della firma.
Ovviamente il lavoro non è terminato, sarà necessario compilare le restanti schede specifiche del libretto, in particolare, per l’esempio analizzato, la n° 2, 4, 5, 6, 7 e la n° 11, che affronteremo, in maniera indicativa, nei successivi articoli.
Informazioni “chiare” ai propri clienti
Ci troviamo di fronte ad un periodo storico mai affrontato prima, da una parte le nuove direttive e i nuovi regolamenti che impongono, alla categoria degli installatori, un’elevata conoscenza e competenza, dall’altra la difficile situazione economica che spinge i clienti ad occuparsi dell’indispensabile, accettando difficilmente tutti questi nuovi aspetti che purtroppo devono in parte incidere sul conto finale…
Ponendo da subito la massima attenzione alle varie tematiche che stanno interessando il panorama lavorativo, diventa più semplice comunicare con i propri clienti, e soprattutto evitare spiacevoli incomprensioni nel trasferire informazioni in modo confuso e poco chiaro. Siate etici e professionali, di sicuro non ve ne pentirete!
Luca Marcenaro, Professional Team
Nell’articolo che verrà pubblicato sul GT di febbraio 2015 sarà illustrata la compilazione della scheda n°2, relativa al trattamento acque.
Tra le numerose schede da compilare è certo una una delle più complesse e merita un approfondimento.