“MOG micro e piccole imprese” UNI e Provincia Autonoma di Trento pubblicano una nuova prassi di riferimento

UNI Ente Italiano di Normazione, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, ha pubblicato la nuova Prassi di Riferimento UNI/PdR 83 “Modello semplificato di Organizzazione e Gestione della salute e sicurezza sul lavoro, di cui al D.lgs. 81/2008, per micro e piccole imprese”.

La UNI/PdR 83 fornisce gli indirizzi organizzativi e operativi utili ai fini dell’adozione e di un’efficace attuazione del Modello di Organizzazione e Gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro (MOG) da parte delle micro e piccole imprese che operano nei diversi settori produttivi.

Il documento si rivolge ai datori di lavoro che intendono adottare un MOG aziendale al fine di migliorare i livelli di sicurezza dei lavoratori, fornendo indicazioni semplificate che tengano conto della struttura e dell’organizzazione aziendale, delle modalità di lavoro e delle specifiche esigenze delle micro e piccole imprese.

La prassi è frutto di un accordo stipulato tra UNI e Provincia autonoma di Trento finalizzato alla redazione e approvazione di una serie di documenti per supportare le pubbliche amministrazioni che, da un lato vogliono migliorare l’efficienza e l’efficacia delle proprie attività di controllo e, dall’altro, semplificando i controlli rivolti alle aziende, vogliono promuovere l’attività imprenditoriale e la competitività del proprio territorio.

Come spiega Patrizia Tullini (Project leader della prassi di riferimento e professoressa ordinaria di Diritto del lavoro dell’Università di Bologna) “Il Modello di organizzazione e di gestione elaborato dal Tavolo UNI – Provincia Autonoma di Trento offre alle imprese di minori dimensioni uno strumento semplificato ed immediatamente operativo per la realizzazione di un sistema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, aggiornato secondo la normativa vigente, le indicazioni della Commissione Consultiva Permanente e le migliori prassi adottate nei diversi settori produttivi. La struttura modulare e le schede operative allegate consentono un’agevole applicazione nei differenti contesti aziendali e facilitano l’adeguamento alle specifiche caratteristiche delle imprese. La puntuale attuazione e l’efficace funzionamento di tale Modello possono consentire di soddisfare i requisiti di legge e di assolvere gli obblighi prevenzionistici dei datori di lavoro in materia di salute e sicurezza dei lavoratoti”.

Modelli di Organizzazione e Gestione e Micro/Piccole Imprese possono sembrare a un primo sguardo mondi talmente diversi e distanti da non incrociarsi in concreto quasi mai”– afferma Paolo Angheben (Responsabile area Legale di Confindustria Trento e rappresentante della stessa al tavolo dei lavori).“Eppure non è così: il primo fronte caldo di incontro – tanto più nella fase di emergenza che stiamo vivendo – è quello della sicurezza sul lavoro, ambito nel quale occorre che le misure tradotte in disposizioni normative da puri vincoli esterni diventino finalmente prassi e cultura dei lavoratori e delle imprese.
Il Modello semplificato per micro e piccole imprese di cui alla odierna Prassi di riferimento UNI concorre utilmente a rafforzare una prospettiva essenziale per il futuro del nostro tessuto economico che è quella in cui la prevenzione dei rischi si realizza anche tramite l’organizzazione aziendale, della quale tende a diventare anzi tratto costitutivo: in questo risiede principalmente il suo valore aggiunto. La traiettoria descritta è chiara: monitorare i rischi a cui ogni attività produttiva inevitabilmente si espone, contenerli entro limiti accettabili e pianificare adeguate contro-misure per ciascuno rischio individuato.
La posta in gioco è alta, la tutela della salute e dell’incolumità personale di chi opera negli ambienti di lavoro, e d’altro canto di strutture aziendali ridotte all’osso stiamo parlando: motivo per cui non sarà a maggior ragione ammessa alcuna concessione a sovrastrutture burocratiche dentro le imprese, necessitando piuttosto poche essenziali cautele e procedure fatte rispettare da tutti
”.
A me pare – conclude Angheben – che l’obiettivo sia alla nostra portata se anche l’ente pubblico fa la sua parte adottando misure premiali e di incentivo per quelle realtà aziendali anche minute che si danno forme di auto-regolamentazione rigorosa e praticano strategie di prevenzione dei rischi: il che significa niente duplicazione nei controlli e anzi opportuna valutazione nella programmazione del calendario dei medesimi. Se agiamo su questa leva dell’incentivo ad adottare comportamenti virtuosi sono certo che i modelli – e questo in particolare – abbiano molto da dire anche alle piccole imprese e lo sforzo collettivo promosso dalla PAT e “codificato” oggi da UNI costituisce senz’altro un primo passo nella giusta direzione.”

Attraverso lo sviluppo di questa prassi, la Provincia mira a rafforzare la sensibilità imprenditoriale su un tema tanto delicato quanto importante, garantendo la piena e concreta attuazione di quanto disciplinato dall’art. 2087 del codice civile, attraverso i modelli di organizzazione e gestione di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231, conformemente a quanto disciplinato dall’art. 30 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.       

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