Prorogato al prossimo settembre il termine che obbliga a presentare lo stato di avanzamento lavori del 30% per poter usufruire del Superbonus 110% per le abitazioni unifamiliari. Tale termine, prima di questo cambiamento, era stato fissato per il mese di giugno.
Prorogare il termine fissato a giugno per completare almeno il 30% dei lavori che interessano gli edifici unifamiliari: è questa la richiesta che era stata avanzata da tutti i presidenti delle associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti (AiCARR, ANGAISA, Aqua Italia, Assistal, Assoclima, Assotermica, CNA Installazione Impianti).
Come apprendiamo dal sito di AiCARR, il Def, documento di economia e finanza approvato il 20 aprile dal Parlamento, ha fatto sì che tale richiesta venisse ascoltata. Il termine ultimo sarà spostato a settembre 2022, qualche mese in meno rispetto al termine di dicembre indicato nel documento delle Associazioni. L’ok del Ministro dell’Economia Daniele Franco, con la data ufficiale, potrebbe avvenire già nella giornata di oggi, lunedì 2 maggio.
Le Associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti nell’appello avanzato lo scorso aprile, avevano sottolineato come gli edifici unifamiliari rappresentino il segmento di immobili maggiormente interessato dall’applicazione del Superbonus, dato confermato da ENEA, e che quindi la proroga dei termini avrebbe avuto l’obiettivo di salvaguardare il circolo virtuoso innescato dagli incentivi del Superbonus 110%, specie in un settore così rilevante.
Il comunicato evidenziava anche come la rivisitazione dei termini sia giustificata anche dalla difficoltà di approvvigionamento dei materiali, verificatasi negli ultimi mesi, e dalla necessità di “adottare misure straordinarie per affrontare questo delicato momento, accelerando il processo di decarbonizzazione”, come indicato dalla recente comunicazione della Commissione europea – REPowerEU.